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Un “censimento” di anni fa rilevava che a Milano vi erano più pizzerie che a Napoli. Ma non si entrava nel merito della qualità. Ora, a prescindere dalle statistiche, grazie anche all’arrivo dei maestri pizzaioli e allo sviluppo della cultura della pizza di qualità, a Milano la pizza soddisfa anche i palati più esigenti segnando una nuova tendenza.

Non fa eccezione Quore, ristorante all’insegna dell’italianità che propone, oltre alle pizze, primi piatti di pasta ispirati della cucina regionale ma con un taglio contemporaneo, al passo con i gusti attuali.

Il primo ristorante Quore nasce nel 2013 con una formula molto apprezzata, grazie al focus su pizze e paste, cui faranno seguito altre tre aperture. Se si vuole, a prescindere dalle elaborazioni attuali e dalle evoluzioni, si tratta dei piatti della cucina italiana nati poveri ma di grande soddisfazione. In un momento di grave crisi economica e sociale , i fondatori dell’insegna Marcello Rizza e Giuseppe Beani inaugurano ora, al debutto del 2021, il quinto Quore in una via che collega Pizza Gae Aulenti a Corso Como, ossia nel cuore mondano di Porta Garibaldi.

E ovviamente, visti i tempi, parte con molta attenzione per il delivery, attuale più che mai. I punti di forza della cucina sono la pasta fresca, la pizza e i salumi emiliani con lo gnocco fritto, con materie prime di piccoli produttori. La selezione delle paste, che si possono orinare tramite le principali piattaforme di delivery, vede piatti della tradizione , come le tagliatelle con ragù di Chianina, o i tortelli di zucca impreziositi con di burro nocciola. Un aspetto tecnico, ma di notevole importanza: l’impasto delle pizze è di farina semi-integrale biologica macinata a pietra ed è lasciato lievitare per almeno 72 ore, che significa pizze digeribili, che non provocano sete, e che non gonfiano. La location è accogliente (vedi foto 2 ), di tono contemporaneo dotato di ampie vetrate, il luogo ideale per una pausa lavorativa, o un rinfresco durante lo shopping.

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