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Doveva essere il Palazzo del Ghiaccio la location che sabato 28 e domenica 29 avrebbe ospitato i 25 artigiani selezionati da Re Panettone in alcune regioni italiane per presentare le proprie interpretazioni di quello che una volta era solo il tipico dolce milanese delle festività natalizie.

Poi, 13 anni fa, Stanislao Porzio ha inventato Re Panettone e, a Milano, incominciano ad arrivare i panettoni confezionati da Nord a Sud e in questo caso, da bravi artigiani tra pasticceri e panettieri che, per il piacere dei milanesi, potevano anche vendere i loro prodotti. Una vera scoperta, perché per più di un secolo ad essere nota era praticamente solo la versione industriale del panettone. Tant’è vero, sottolinea Porzio, l’interpretazione più nobile di questo dolce, quella artigianale delle botteghe milanesi, ha cominciato a diffondersi in tutto il nostro Paese solo da una quindicina d’anni. Sarà la sua iniziativa a dare l’avvio ad una sorta di caccia al panettone esclusivo, visto che ogni artigiano aveva, ed ha tutt’ora, una capacità produttiva molto contenuta.

Di questo fenomeno, Re Panettone® è stato il facilitatore. Portando a Milano, a partire dal 2008, i panettoni migliori della Lombardia e del resto d’Italia, “coronando il sogno del pubblico milanese, che aspettava da sempre un evento che celebrasse il suo dolce”. E, contestualmente, ha stimolato nei migliori pasticcieri di tutt’Italia una bella competizione che si è disputata sui terreni della qualità e della varietà con il concorso del panettone più buono d’Italia. Sempre più lievitato, più soffice, più ricco il classico, l’unico che ha il privilegio riconosciuto dalla legge di chiamarsi Panettone senz’altri attributi. Sempre più fantasiosi, più creativi, più sorprendenti quelli che si discostano dalla tradizione, inglobando ingredienti inattesi, esotici, perfino salati. Tutto, sempre all’insegna della naturalità degli ingredienti. Insomma, le dodici edizioni milanesi – con l’appendice di Napoli, dove si sono svolte cinque edizioni – di Re Panettone hanno regalato emozioni sensoriali indimenticabili a chi vi ha partecipato, ma anche un contributo creativo sostanziale alla tradizione pasticciera milanese e italiana.

L’emergenza planetaria del coronavirus, però, ha costretto Porzio a rinunciare al Palazzo del Ghiaccio per il 13^ appuntamento di Re Panettone ma senza cancellare del tutto la manifestazione.

Così la prima e più autorevole kermesse dedicata al dolce milanese, porterà nonostante tutto a compimento una delle sue attività più amate: il Premio I PanGiuso, dedicato al miglior panettone e al miglior Dolce Lievitato Innovativo. Sabato 28 novembre, presso un albergo milanese, si riuniranno a porte chiuse le due giurie, quella della categoria Panettone e quella della categoria Dolce Lievitato Innovativo, per scegliere i dolci da premiare.

La prima giuria sarà composta da Luigi Franchi, direttore Sala&Cucina, con l’incarico di Presidente e composta da Gabriele Ancona, vicedirettore Italia a Tavola, Renato Andreolassi di Teletutto, Cristina Gambarini de La Cucina Italiana, Mariella Tanzarella di Repubblica.

La seconda giuria comprenderà Alberto Paolo Schieppati, direttore Artù, come Presidente, affiancato da Carlo Ottaviano de Il Messaggero, dal giornalista Aldo Palaoro, Roberta Rampini de Il Giorno, Fabio Sironi di Dove.

Al termine delle valutazioni, la proclamazione dei vincitori verrà effettuata alle 19.30 della stessa giornata dall’organizzatore, Stanislao Porzio, in diretta Facebook sulla pagina di Re Panettone®  cliccando qui.
La diretta sarà anche l’occasione per rinnovare l’appello a firmare sul sito di Re Panettone cliccando qui il sostegno alla candidatura a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO dell’Arte di fare il Panettone, l’antica sapienza che i fornai e i pasticcieri milanesi hanno insegnato ai colleghi di tutt’Italia e del resto del mondo.

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