Il mensile Gentleman, incrociando i dati di sei guide enologiche italiane, ha stilato la Top 10 dei Vini Rosé. Rohesia Negroamaro Rosato Cantele (foto 1) ha ricevuto il massimo punteggio ed è pertanto il Numero Uno d’Italia.
Nella classifica si sono posizionati rispettivamente secondo e terzo i prestigiosi rosati Five Roses Leone de Castris e Bardolino Chiaretto Classico Kenya Guerrieri Rizzardi. Seguono gli altri rosati, ossia Le Flery Rosato 2021 Pescaja, Brezzarossa Bolgheri Rosato 2021 Campo al Pero, Valtenesi Chiaretto Molmenti 2018 Costaripa Mattia Vezzola, Cerasuolo d’Abruzzo Superiore Villa Gemma 2021 Masciarelli, Faragola 2021 Placido Volpone, Clo’ De Girolle Negroamaro Rosato 2021 Garofano, e Cerasuolo d’Abruzzo ‘Roas-ae’ 2021 di Torre dei Beati.
Rohesia Negroamaro Rosato
Rohesia Rosato si è rivelata così la migliore espressione del vitigno negroamaro che in questa referenza rivela la sua nobiltà. A valorizzarlo al meglio la famiglia Cantele (foto 2), che è alla guida dell’azienda, la cui storia merita di essere, sia pur brevemente, raccontata. Non è infatti pugliese, ma di origine veneta, e si trasferì in Puglia nel 1950.
Nel 1979 Augusto Cantele, enologo formatosi alla scuola di Conegliano Veneto, con il padre e il fratello Domenico fondò l’attuale Azienda a Guagnano, nel cuore del Salento, comune vicinissimo a Salice Salentino. Augusto, forte non solo della formazione enologica, ma anche di esperienze professionali maturate sul campo, ha saputo conferire ai vini un’impronta internazionale, utilizzando in alcuni casi l’affinamento le barrique. Percorso seguito successivamente da Gianni e Paolo (foto 3) figli di Augusto, e da Umberto e Luisa figli di Domenico e adottato anche per i vitigni autoctoni così da ottenere referenze eleganti, definite dall’equilibrio di zuccheri residui, acidità, tannino, alcol e Rohesia Negroamaro Rosato è, in merito, esemplare.
Per produrlo le uve negroamaro dopo la raccolta, sono pressate e lasciate macerare a temperatura controllata, ossia a 10-12 °C per 24 ore, in modo da trasmettere i caratteri varietali dell’uva al mosto e al tempo stesso limitare l’estrazione dei tannini. La fermentazione del solo mosto si svolge in acciaio a temperatura controllata. Il vino ottenuto matura sui lieviti nobili per circa 4 mesi prima di essere imbottigliato.
Riportiamo qui le nostre note gustative
Colore oro rosso con riflessi ramati.
Al naso è ampio, fruttato con ricordi di ciliegia e di piccoli frutti, oltre che di melagrana e nota vegetale di elicriso cui si unisce un delicato profumo di rosa mattutina.
In bocca è morbido, rotondo, con sorso ben equilibrato dalla vena fresca; note saline che si integrano a nuance di pasticceria appena accennate e sul finale un ritorno fruttato di fragola. Acidità e tocchi salini, più in generale minerali, conferisco eleganza al vino.
Abbiamo recensito Rohesia Rosato qui.