Skip to main content

Dire acqua minerale frizzante o aranciata significa evocare il brand San Pellegrino, in Italia così come all’estero. Le bottigliette a forma di clava con il vetro sigrinato a effetto buccia d’agrume hanno viaggiato negli anni, di generazione in generazione, dal 1932 per essere precisi, data in cui venne presentata alla fiera campionaria di Milano l’aranciata San Pellegrino.

A questa si aggiunsero altri gusti così da dar vita a un’itera gamma. Oggi a più di ottant’anni dall’esordio della mitica aranciata, San Pellegrino ha voluto dare un forte segnale di cambiamento. Innanzitutto le bottigliette sono stare sottoposte a restyling perdendo la caratteristica forma a clavetta mentre il vetro è diventato liscio (foto 2). La bottiglietta possiede oggi una forma più slanciata, raffinata e premium, ma in ogni caso iconica, arricchita da rilievi personalizzati.

Le novità, però, non si limitano alla forma. E’ stata infatti lanciata la linea bio per i gusti aranciata, aranciata amara e limonata (video 3). Per produrla sono utilizzati al 100% agrumi italiani da agricoltura biologica cui si unisce zucchero di canna anch’esso biologico oltre ad aromi naturali: il risultato è un gusto più attuale, leggermente modificato.

E al passo con i tempi, queste bibite entrano a pieno titolo nel repertorio delle bevande utilizzate per la creazione di cocktail, pre e after dinner; abbiamo in merito provato, in occasione della presentazione alla stampa della nuova linea, l’aranciata amara bio miscelata, con frutto della passione e aromatiche  (foto 1 e 4).

Gli abbinamenti sono stati pensati da un mixologist presente anche all’evento che ha presentato diversi cocktail analcolici. E in merito una nuova tonica dalle note agrumate (foto 5), in pieno trend mixability, amplia la gamma delle toniche con un profumo leggermente citrico, adatta a essere miscelata a tutti i tipi di distillato.

Di questo Autore