Anche quest’anno Simply the Best ha messo in mostra a Milano nel chiostro del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci (foto 1), il meglio dell’enologia nazionale. Nella presentazione delle nuove annate abbiamo ritrovato molte cantine presenti lo scorso anno, anche se non sono mancati cambi di guardia. Sono passati alcuni giorni dall’evento e dopo aver lasciato decantare le impressioni iniziali, abbiamo effettuato la nostra selezione che, come per altre già effettuate, non ha la pretesa di essere una guida, ma è più semplicemente legata alle emozioni che i vini ci hanno suscitato.
I vini selezionati
Secca del Capo, Salina Igt 2022 (foto 2)
Cantine Colosi
I vigneti Colosi di Salina dimorano in terreni vulcanici nella zona Monte dei Porri e a Capofaro dove il suolo è composto da sabbia scura ricca di sostanze organiche.
Da un anno dall’ultima edizione di Simply the Best, degustiamo il nuovo millesimo di Secca del Capo. Le uve malvasia di Capofaro e di Porri, grazie alle escursioni termiche e alla breve macerazione in pressa, contribuiscono ad arricchire il corredo aromatico del vino. La vinificazione e la maturazione avvengono in acciaio per valorizzare le caratteristiche varietali. Nel calice possiede colore giallo paglierino caldo. Al naso si riconoscono le piacevoli note aromatiche agrumate e di frutta matura anche esotica e i profumi di macchia mediterranea. In bocca è caldo, avvolgente, più intenso, più morbido e meno spigoloso dell’annata 2021, ma ripropone la stessa piacevolezza con una componente glicerica che riscalda e fornisce morbidezza al sorso e la ben delineata nota salina che è un tratto irrinunciabile dell’etichetta.
Abbazia Rosazzo DOCG 2018 (foto 3)
Livio Felluga
Nasce da un unico vigneto che comprende uve friulano, sauvignon, pinot bianco, malvasia istriana, ribolla gialla raccolte in cassette piccole la prima metà di settembre, diraspate, lasciate brevemente macerare, quindi pressate. Il mosto ottenuto decanta in acciaio poi ha luogo la fermentazione in botti di rovere dove, dopo la malolattica, il vino viene elevato sui lieviti per 18 mesi. Il 2018 è stato imbottigliato il luglio successivo alla vendemmia. L’annata è particolarmente felice e all’interno dell’uvaggio esiste una dinamica per cui se una varietà è in difficoltà è sostenuta dalle altre. Chi ha messo a dimora questo vigneto 80 fa ha dimostrato notevole lungimiranza
Nel calice riflette colore giallo paglierino carico. Il profumo è pieno, inteso, con sentori floreali di fiori bianchi, di rosa, con ricordi di frutta matura, di pesca, di mango, di susina gialla, oltre a sensazioni di pasticceria e speziate in particolare di vaniglia.
Quest’annata è sicuramente eccellente come complessità, equilibrio, in termini di finezza, eleganza, profondità e piacevolezza. Possiede salda struttura, acidità perfettamente integrata che bene armonizza con la morbidezza; il sorso è lungo, e si riconoscono inoltre le nuance speziate e di pasticceria, già avvertite in fase olfattiva, arricchite da sensazioni agrumate. Finale lungo.
Droppello Alto Costa Toscana Bianco 2021 (foto 4)
Tenuta Fertuna
Tenuta Fertuna, azienda di proprietà di Gruppo Meregalli, nasce nel 1997 in Maremma, a Gavorrano. I vini dall’annata 2020 sono certificati bio, in quanto l’azienda alleva le proprie viti senza utilizzare prodotti chimici di sintesi come concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere e senza l’impiego di organismi geneticamente modificati. Anche la cantina garantisce una conduzione virtuosa eseguendo la vinificazione con l’impiego di prodotti enologici e processi autorizzati dal regolamento 203/2012.
Droppello è prodotto con uve sangiovese vendemmiate precocemente a metà agosto, lasciate molto brevemente macerare in pressa soffice quindi il mosto con le fecce fini svolge la fermentazione alcolica in tini di acciaio. Il vino ottenuto è elevato in legno, sempre sulle fecce fini, per un anno con bâtonnage mensili per meglio caratterizzarlo e conferire maggiore ampiezza aromatica e longevità. Dopo l’affinamento in bottiglia presenta color giallo paglierino intenso; al naso è fruttato con ricordi di albicocca, di pesca gialla. In bocca esprime struttura, freschezza, vivacità. È un vino elegante con mineralità ereditata dal terreno e con ricordi fruttati e floreali.
Numero Chiuso Vermentino Colli di Luni DOC 2019 (foto 5)
Cantina Lunae
Anche quest’anno incontriamo quest’azienda lunigiana della famiglia Bosoni, che ha il merito di aver promosso la creazione della DOC Colli di Luni. La cantina dispone di vigneti in un territorio che dalla collina, attraverso la pedecollina, arriva in pianura sino a 4 chilometri dal mare. Il vermentino è il vitigno più rappresentativo. Numero Chiuso è un vermentino in purezza, vinificato in acciaio e sempre in acciaio il vino matura 16 mesi, quindi viene elevato per altrettanti 16 mesi in botte di legno di 20 ettolitri, pari a 2600 bottiglie, non una di più, da qui la denominazione del vino. Dopo 18 mesi di affinamento in bottiglia alla degustazione possiede colore giallo paglierino con riflessi dorati. Profumo fruttato, con ricordi di erbe aromatiche. In bocca è ricco, fresco con maggiore complessità e struttura rispetto all’annata precedente e piacevole mineralità
Castello di Semivicoli Abruzzo Pecorino DOC 2022 (foto 6)
Masciarelli
Masciarelli Tenute Agricole nasce nel 1979 dall’intuizione di Gianni Masciarellli; anno della prima produzione: 1981; bottiglie prodotte circa 2,5 milioni suddivise in 7 linee tra le quali Castello di Semivicoli. Dalla scomparsa del fondatore conduce l’azienda la moglie Marina Cvetic Masciarelli.
L’Abruzzo Pecorino selezionato è prodotto dalle omonime uve in purezza vendemmiate nel mese di settembre raccolte in piccole cassette e sottoposte a criomacerazione. Il solo mosto fermenta in vasche di acciaio, quindi il vino matura a sua volta in acciaio per circa sei mesi.
Alla degustazione possiede colore giallo paglierino con riflessi verdi. Al naso profumi agrumati, ricordi floreali, balsamici. In bocca è verticale, fresco, con sfumature minerali e nota salina.
Laccento Ruchè di castagnole Monferrato DOCG 2021 (foto 7)
Montalbera
Montalbera di Franco Morando, è un’Azienda Agricola tra le più rappresentative del Piemonte. Il vino bandiera è il Ruchè: circa il 60% del Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG presente sul mercato è prodotto da Montalbera. Laccento, da uve ruchè in purezza, è vinificato esclusivamente in acciaio. Le uve sono raccolte a maturazione ottimale, eccetto il 20% vendemmiato quando sono sovramature. Essendo un’uva ricca di zuccheri, e povera di acidità, la sovramaturazione ne amplifica le caratteristiche aromatiche.
Laccento, venne prodotto per la prima volta nel 2006, mentre risale al 2003 la prima annata di Ruchè Montalbera.
Nel calice mostra colore rosso rubino intenso con sfumature violacee. Al naso è un tripudio di profumi sia floreali di rosa, viola, sia di frutti rossi, frutti di bosco, confettura, oltre a note fresche di menta. In bocca è morbido, setoso, caldo, rotondo, con corrispondenza con quanto percepito in fase olfattiva; i tannini morbidi e l’alcolicità sono ben integrati.
Le Serre Nuove dell’Ornellaia, Bolgheri Rosso Doc 2020 magnum (foto 8)
Ornellaia
Il vino nasce da un taglio bordolese, se si vuole “bolgherese”, che comprende merlot 44%, cabernet sauvignon 30%, cabernet franc 13%, petit verdot 13%. Le vinificazioni sono separate e si svolgono in acciaio; il vino è elevato in barrique, dopo un anno ha luogo il blend quindi il vino ritorna in barrique per altri 3 mesi per poi affinare in bottiglia per 6 mesi. Le Serre Nuove anticipa le caratteristiche dell’Ornellaia, il top di gamma della maison. Rispetto all’annata precedente si rivela più concentrato e presenta colore rosso rubino intenso con riflessi porpora; al naso è fruttato, maturo e al tempo stesso fresco e si avvertono note balsamiche e speziate. Al palato è ricco, denso e ampio, con grande equilibrio fra struttura, pienezza ed eleganza ed esprime forza.
Vin de La Neu, Vigneti delle Dolomiti 2020 (foto 9)
Resistenti Nicola Biasi
È prodotto in Alta Val di Non a 832 metri di altitudine con il vitigno resistente johanniter di origine tedesca, tra i cui genitori c’è il riesling, che possiede un notevole potenziale. Dopo la pressatura soffice il mosto chiarifica in vasche di cemento non vetrificato, quindi svolge la fermentazione in barrique. Il vino è elevato ancora in barrique per 11 mesi, e affina 18 mesi in bottiglia: 957 le bottiglie prodotte; la prima annata risale al 2013. Nel calice riflette coro giallo paglierino con riflessi verdi; al naso ricordi di fiori bianchi, note agrumate ed erbacee; in bocca è sapido, minerale, fresco ed elegante.
Il Pigro, Spumante Metodo Classico Brut 2020 (foto 9)
Pigro Metodo Classico Brut 2020 (foto 10)
Cantine Romagnoli
Storica cantina picentina di Villò di Vigolzone, sorta a fine Ottocento ha attraversato nel secolo sorso alterne vicende sino a ritrovare un assetto virtuoso. La dirige Alessandro Perini, enologo che ha saputo conferire una forte personalità all’azienda. La collezione conta circa 20 etichette distribuite in più linee tra queste la Linea Il Pigro dedicata agli spumanti Metodo Classico.
Il Brut nasce da uve chardonnay 70% e pinot nero 30%. Vinificato in acciaio, la presa di spuma in bottiglia si svolge in 30 mesi e dopo la sboccatura il vino affina altri sei mesi. Possiede colore giallo paglierino percorso da bollicine minute; al naso ricordi di pane appena sfornato; in bocca fresco, cremoso con note saline.
Sassicaia, Bolgheri Sassicaia DOC 2020 (foto 11)
Tenuta San Guido
È prodotto con uve cabernet sauvignon 85% e cabernet franc 15%. Dopo la selezione delle uve hanno luogo la diraspatura, la fermentazione alcolica dopo di che il vino è elevato 25 mesi in barrique delle quali 45% nuove, 45% di primo passaggio e 10% di secondo passaggio. L’assemblaggio si effettua in tini d’acciaio quindi il vino affina lungamente in bottiglia. Di color rosso rubino intenso profuma di frutta matura in particolare di frutti di bosco, con note di erbe aromatiche. In bocca è pieno, complesso con spalla acida ben delineata che mantiene una verticalità che contribuisce all’eleganza del sorso.
Corte Brà Amarone della Valpolicella Classico Riserva DOCG 2015 (foto 12)
Sartori di Verona
Le uve corvina 60%, corvinone 20%, rondinella 15% e altre varietà autoctone
sono selezionate, raccolte in cassette piccole e fatte appassire in fruttaio per circa 4 mesi. Sono successivamente pigiadiraspate e dopo la fermentazione e la macerazione il vino è elevato per circa sei anni in botti piccole e medie; è successivamente affinato in bottiglia per almeno sei mesi. Alla degustazione possiede rosso rubino tendente al granato; profumi di ciliegia di confettura di frutta rossa e note speziate. In bocca è potente, avvolgente, fruttato, morbido con piacevole nota fresca che lo mantiene lineare, pulito elegante. Lunga persistenza.
Bàcco Isola dei Nuraghi Carignano IGT 2021 (foto 13)
Siddùra
L’azienda ha per mission la valorizzazione dell’espressività dell’enologia sarda. Bàcco, prodotto unicamente con uve carignano, è un vino recente, la cui prima
annata risale 2020, da una vigna di 70 anni con piede franco. La vinificazione avviene in acciaio e dopo circa 30 giorni la massa è svinata, cui seguono 3 giorni di decantazione e 12 mesi di affinamento in barrique. Di colore rosso rubino, profuma di frutta rossa estiva come la prugna e la ciliegia, con note balsamiche. In bocca, è potente, caldo, si coglie il frutto in tutta pienezza, senza note boisé o ingerenze del legno. Possiede una nota iodata data dalla vicinanza al mare, e una piacevole freschezza che allunga il sorso.
Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella Classico Riserva DOCG 2016 (foto 14)
Tedeschi
È una reputata realtà vitivinicola della Valpolicella a conduzione familiare con una solida tradizione che affonda le proprie radici storiche nel Seicento. L’attenzione per la terra, per il territorio ha portato a valorizzare i singoli vigneti. E ciò a partire dagli anni 60 quando Lorenzo Tedeschi decise di vinificare separatamente le uve del vigneto Monte Olmi, originando così uno dei primi cru della Valpolicella. Primo cru dell’Azienda, è un vigneto terrazzato in quanto in forte pendenza. Il vino è prodotto con uve corvina 30%, corvinone 30%, rondinella 30%, e oseleta 10% lasciate appassire per 4 mesi in fruttaio, quindi il pigiato è fatto macerare 40-60 giorni a 15 °C. Affina in botte per 4 anni cui fanno seguito almeno 6 mesi in bottiglia. Possiede colore rosso rubino fitto e denso. Il profumo è ampio con ricordi di ciliegia, di lampone, di note balsamiche. In bocca è morbido, caldo, suadente, con trama tannica matura e piacevole freschezza così che l’ equilibrio tra alcolicità, tannini e acidità risulta perfetto, con lunga persistenza.
Misco Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva DOCG 2019 (foto 15)
Tenuta di Tavignano
Prodotto unicamente con uve verdicchio di un singolo vigneto, raccolte a fine vendemmia, pressate sofficemente per non stressare la buccia, così da evidenziarne il profilo più delicato e umile, anziché, come precisa Ondine de La Field, CEO della Tenuta, la prepotenza. Seguono 18 mesi in vasca di acciaio sulle fecce fini evitando i bâtonnage per non enfatizzare il côté più ricco di quest’uva. Alla degustazione il colore è paglierino chiaro brillante. I profumi sono floreali, con note di fiori bianchi, cui si uniscono ricordi di ginestra, di frutta gialla matura in particolare di pesca e sentori agrumati e di anice stellato. In bocca è strutturato e al tempo stesso elegante, complesso, armonico con corrispondenza rispetto a quanto percepito in fase olfattiva, cremoso e fresco, con note minerali e lungo finale.
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Sei Vigne Insynthesis, Barbera Superiore DOCG 2016 (foto 16)
Vinchio Vaglio
Oggi la Cantina Sociale di Vinchio-Vaglio Serra , nata come cooperativa nel 1959, dispone di circa 480 ettari di vigneto che dimorano sulle colline del Monferrato, con 197 piccoli conferitori. Sono prodotti vini sia bianchi sia rossi, compresi spumanti e dolci, ma è la Barbera la protagonista del territorio. Sei Vigne Insynthesis è un vino d’eccellenza nato da uve di elevata qualità, di vecchie vigne di sei vigneti selezionati in origine.
La macerazione si protrae per 10 giorni. Il vino è elevato in barrique nuove per circa 18 mesi e affina un anno in bottiglia.
Nel calice il colore è rosso rubino con unghia granata tendete al violaceo. L’impatto è fruttato, floreale, con ricordi speziati e di tabacco. In bocca è strutturato, possente, decisamente complesso con tannino ben integrato così come l’acidità ben espressa che dà tensione al sorso ampio, lungo e avvolgente.