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Piano, piano e timidamente ci saluta il signor Teresio Schiavi chiedendoci se avessimo bisogno di sapere come accedere all’entrata di Mirabella Franiacorta.

Ci troviamo in Franciacorta e stiamo per incontrare Alessandro Schiavi, responsabile tecnico ed enologo mentre stiamo di fronte al pilastro portante e fondatore della nuova realtà spumantistica franciacortina.

Mirabella Franciacorta descrive tutti i concetti attuali richiesti dal mondo del vino per vincere con i migliori produttori italiani.
Carte in regola con sostenibilità, ricerca, territorialità, l’azienda condotta dai due fratelli Alessandro e Alberto lanciandosi sul mercato attenti e puntuali.

Citiamo per il prodotto di punta:

DØM il nostro Franciacorta Riserva prodotto solo nelle migliori annate, trascorre 80, anche 85 mesi di affinamento in catasta prima di poter essere degustato, mentre per disciplinare ne basterebbero 60”

I vini della azienda prendono ispirazione dal territorio del vigneto Mirabella e traduce l’inventiva, lì immaginazione e la scoperta.
E tutto nasce dal Pinot Bianco, vitigno raro qui, in tempi non sospetti faceva le veci dello Chardonnay pensando che lo fosse.
Oggi, verificata la corretta origine, si festeggia all’anniversario di 40 anni di attività e alla nascita di una cuvée di prestigio, tutta di Pinot Bianco.
Alessandro Schiavi è essenziale, è millimetrico nel raccontare la storia della azienda pensata e realizzata dal papà e ha addosso tutte le sensazioni di una simbiosi con la collina privilegiata che si chiama Mirabella.
Allevata a Sylvoz (tipica dei primi anni di viticoltura in Italia)
I grappoli più belli vengono pressati nella vicina cantina e poi al chiuso si realizza l’opera e la realizzazione del vino che prenderà tempo. Oggi, noi siam qui per DØM.

DØM sta per Dosage 0 Mirabella ed è l’assemblaggio dei tre vitigni principali di Franciacorta: Pinot Nero, Chardonnay e Pinot Bianco.

Uve: Chardonnay 60% – Pinot Nero 25% – Pinot Bianco 15%. Resa: Da 70 q.li/ettaro. Vendemmia: Selezione dei grappoli migliori dei più vecchi vigneti. Aggiunta di Pinot Nero vinificato in bianco per dare struttura e longevità. Vinificazione: Lavorazione separate delle uve a perfetto grado di maturazione, fermentazione con lieviti selezionati 70% in cemento e 30% in barrique, batonnage per 4-5 mesi. Affinamento: Sui lieviti per almeno 85 mesi e non meno di 6-7 prima della vendita dopo la sboccatura.
Degustiamo il Rosé, rappresentante di un importante traguardo per l’ azienda spumantistica.
La perfezione. DØM Rosé.
Un vino ricco, millesimato, che affascina per il suo potenziale dopo 80 mesi di affinamento minimo, sposta la qualità del sorso in avanti.

Dalle parole di Alessandro Schiavi:

Sorprendente e carnoso, si apre nel bicchiere con i colori di un tramonto dalla velatura antica.
Il Pinot Nero regala note pungenti di sinuosa speziatura che virano in una brezza fumosa, elegante e netta.
La rotondità golosa delle bacche rosse selvatiche viene rincorsa dalla dolce effervescenza del pompelmo rosa.
Chiude materico, denso e appagante.

Da poco uscita sul mercato, sarà possibile gustarla per il Natale 2019.

Un grande sorso per un grande potenziale di affinamento nelle cantine di casa vostra, opportunamente conservato.

Per chi non fosse avvezzo, occorrono 12 °C costanti e umidità intorno all’85%, niente luci artificiali, nessun altro prodotto in cantina: solo vino.

Mentre si arriva a Mirabella si percepisce il profumo di un bosco che si ritaglia spazi più riservati, che percepiamo preferiti da Alessandro Schiavi

Assaggiamo anche Demetra, la figura della Dea dell’Agricoltura sta nel logo aziendale e chiama il vino dedicatole.
Millesimato, con 60 mesi di passaggio sui lieviti, di grande piacevolezza. Lo Chardonnay, il Pinot Nero che ha bisogno di essere addomesticato e il “semplice” Pinot Bianco per armonizzare l’assemblaggio.
Il Pinot Bianco nuovamente, un segno distintivo dell’azienda.

Il mosto passa in legno per una ulteriore firma d’autore e parliamo della tipologia Extra Brut pensato per la beva immediata e suadente, invitante. Complesso e pieno il sorso con una struttura importante senza doverlo sapere ma soltanto godere. Per l’abbinamento si possono raggiungere più combinazioni con grande piacevolezza.
Complessità, corpo e versatilità per la sua innocente, consapevole maturità.

In questo nuovo viaggio in terre d Franciacorta, l’equilibrio sta nel tempo dedicato al vino.

Di questo Autore