Skip to main content

Abbiamo già avuto modo di presentare Tenuta di Ghizzano  in occasione di un incontro virtuale con Ginevra Venerosi Pesciolini, la patronne dell’Azienda, di cui abbiamo scritto qui.

Centralità aziendale

Introduciamo ora due vini, Mimesi Vermentino e Mimesi Rosso (foto 1) gli ultimi nati, espressioni della filosofia produttiva della Tenuta che vede la propria centralità nel rispetto e nella valorizzazione del frutto. Rispetto che privilegia il lavoro manuale in luogo di quello svolto utilizzando i mezzi meccanici. Pertanto le uve sono raccolte a mano, così come manuale è la cernita degli acini diraspati; la pigiatura avviene con i piedi, il modo più soffice per ottenere il mosto. Infatti questa pratica rompe circa il 60-70% degli acini e pertanto, non schiacciandoli interamente è più morbida, più modulata. Inoltre le fasi di vinificazione si succedono senza utilizzo di pompe, senza ricorso a tanti rimontaggi. Nello specifico i vini Mimesi sono elevati in anfora in quanto questa, grazie alla particolare porosità, consente un’ottimale maturazione del vino favorendone la micro-ossigenazione senza cedere tannini o altre sostanze proprie del legno.

Coerentemente con il rispetto della natura la conduzione aziendale, non solo del vigneto, ma a anche dell’uliveto e delle colture cerealicole, è Biologia (Certificazione Suolo e Salute) e Biodinamica (Certificazione Demeter).

Mimesi Costa Toscana IGT Vermentino 2020 (foto 2)

La 2020 è stata una buona annata con piogge a giugno che hanno favorito lo sviluppo della vite. Per contro il periodo siccitoso da luglio a metà agosto, ha favorito un’invaiatura consistente. Il 17 agosto una forte pioggia ha spinto la maturazione fenolica ai livelli desiderati. I vini 2020 sono pieni, eleganti e ben equilibrati.
Le uve vermentino sono raccolte in cassette da 20 kg, e dopo la cernita gli acini selezionati sono refrigerati a 16 °C per 48 ore. La fermentazione si svolge in vasche di cemento e si protrae per 48 ore.

Il vino è elevato 4 mesi sulle fecce fini in anfore TAVA, prodotte con un impasto ceramico esclusivo brevettato che garantisce porosità controllata ed elevata capacità di isolamento termico. Ciò ha permesso di ottenere un Vermentino con una freschezza più ovattata.

Bottiglie prodotte 2000 bottiglie.

Note gustative
Giallo paglierino con riflessi dorati.
Al naso si riconoscono frutti a polpa gialla, sfumature agrumate, poi note floreali, timidi ricordi di macchia mediterranea, e ancora fugace sensazione di porfido.
In bocca l’ingresso è sottile, quindi si fa più incalzante, ed è un incalzare garbato. Il sorso è pulito, verticale, lungo con nuance saline che insieme all’acidità forniscono eleganza al vino.

Abbinamenti
Cappesante gratinate, filetti di sogliola in salsa al vino bianco, salumi nobili.

Mimesi Terre di Pisa DOC Rosso 2018 (foto 3)

L’annata 2018 ha avuto un decorso regolare e ciò ha permesso lo svolgimento di una maturazione progressiva che ha contribuito alla complessità aromatica del frutto. Le piogge primaverili e di inizio estate hanno favorito lo sviluppo della pianta. La vendemmia si è svolta senza precipitazioni significative. Il livello di maturazione fenolica è stato raggiunto gradualmente.La fermentazione del pigiato avviene in vasche di cemento, quindi il vino è elevato per 14 mesi in anfore cocciopesto Drunk Turtle materiale che garantisce una micro ossigenazione controllata, ottenendo prodotti non ossidati, ma evoluti. Il vino affina 12 mesi in bottiglia.

Bottiglie prodotte 1215

Note gustative
Colore rosso rubino con sfumature granate.
Ricchezza olfattiva data da profumi fruttati, frutta estiva come la prugna, la mora, ma anche ricordi agrumati, oltre a sentori floreali di viola, di liquirizia e balsamici.
In bocca è pieno, ampio, rotondo, con una piacevole tensione acida salata. Ritroviamo la frutta già percepita in fase olfattiva; il tannino è maturo, ben intessuto e il sorso è mantenuto lungo dalla freschezza.

Abbinamenti
Gyoza di wagiu, tagliata di controfiletto, formaggi di lungo affinamento

Conclusioni

I vini Mimesi della Tenuta di Ginevra Venerosi Pesciolini, sono accomunati dallo stile che ha la propria centralità nella valorizzazione del frutto:
nel vigneto grazie all’allevamento delle uve in conduzione biologia e biodinamica, rispettando la maturità fenolica;
in cantina adottando procedure morbide, senza forzature, dalla pigiatura ai rimontaggi, all’utilizzo di vasi vinari rispettosi dei caratteri varietali.
Il risultato: riproduzione dell’identità territoriale senza mediazioni; potenziamento dell’esprit del vino; piacevolezza della beva che non rinuncia alla complessità.

Di questo Autore