Una ricerca condotta dal centro studi dell’agenzia Pr Comunicare il Vino ci offre un’analisi approfondita sull’evoluzione e la necessità di cambiamento del linguaggio del settore vinicolo. Per realizzare questo obiettivo, l’agenzia ha affidato l’indagine al proprio centro studi interno, diretto dal semiologo Elvio D’Ancona, che ha analizzato il consumo e la percezione del vino in Italia. Lo studio ha rivelato tendenze generazionali di grande interesse, sottolineando come le abitudini di consumo e la percezione culturale del vino stiano mutando in base alle diverse fasce d’età.
La ricerca, effettuata tra ottobre 2023 e gennaio 2024 su un campione di 217 persone, è stata ulteriormente sviluppata con approfondimenti che hanno portato a una versione finale all’inizio del 2025. Lo studio ha esaminato le abitudini di consumo, le opinioni culturali e le preferenze comunicative legate al mondo del vino. I risultati hanno evidenziato una marcata differenziazione generazionale: mentre le persone più anziane considerano il vino come un elemento essenziale della cultura e della convivialità, i giovani lo vedono principalmente come un simbolo della tradizione, piuttosto che come un’abitudine quotidiana.
Evoluzione nel consumo e nella percezione culturale
I dati raccolti indicano che il consumo regolare di vino aumenta con l’età. In particolare, la fascia d’età compresa tra 56 e 65 anni registra il consumo medio annuo più elevato, pari a 46,63 litri, mentre i giovani di età compresa tra 18 e 25 anni riportano un consumo nettamente inferiore, pari a 18,42 litri annui. Nonostante il vino sia ancora percepito come parte integrante della cultura italiana, tra le generazioni più giovani emerge una tendenza a delegare il mantenimento di questo patrimonio culturale agli altri, senza sentirsi direttamente coinvolti.
Il linguaggio del vino: tecnicismo o emozione?
Un aspetto cruciale emerso dalla ricerca riguarda la comunicazione del vino. Le generazioni più mature preferiscono un linguaggio tecnico e descrittivo per comprendere la qualità del prodotto, mentre i giovani dimostrano un interesse maggiore verso un approccio narrativo ed emozionale. Questo trend rappresenta una significativa opportunità per il settore vinicolo, che potrebbe adottare strategie di comunicazione innovative, valorizzando l’esperienza del consumo rispetto a una descrizione puramente tecnica.
Digitalizzazione e nuove esigenze informative
L’indagine ha inoltre messo in luce una crescente domanda di informazioni sul vino accessibili tramite strumenti digitali. Tra le preferenze espresse dai giovani, emergono in particolare le note di degustazione e i dettagli riguardanti la storia del produttore e della cantina. Ciò evidenzia un interesse sempre maggiore verso la narrazione esperienziale e l’attenzione all’origine del prodotto.
Implicazioni per il settore vinicolo
I risultati di questa ricerca forniscono indicazioni preziose per i produttori di vino e per gli operatori del settore enologico. Adattare la comunicazione alle esigenze delle nuove generazioni appare fondamentale, con un’enfasi particolare sulla narrazione e sulla digitalizzazione delle informazioni. Inoltre, comprendere le diverse percezioni culturali tra le generazioni rappresenta un’opportunità per sviluppare strategie di marketing più mirate ed efficaci.