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Al settimo piano di Casa Baglioni Milan,  presso Casa Baglioni Rooftop by Sadler,  lo spazio di 150 mq con una deliziosa vista sulla città che abbiamo presentato qui, sono stati focalizzati due prodotti firmati da Claudio Sadler (foto 1), presente all’evento. Si tratta di un vermut bianco dorato e di un cocktail  mixato con questo stesso vermut.

Il Vermut

Vermouth Bianco Dorato Sadler  (foto 2) è una creazione di The Spiritual Machine, realtà torinese che progetta e realizza nuovi prodotti alcolici, con l’uso esclusivo di basi ottenute da piante aromatiche naturali di altissima qualità. A rappresentarla la CEO Elisa Cravero che ha spiegato come degustando un vermut ciascuno può riconoscere un ingrediente, una sfumatura aromatica, scoprire una qualsiasi cosa.

Nello specifico The Spiritual Machine ha voluto valorizzare un Moscato dolce di alto profilo, vinificato nell’Oltrepò Pavese. Già nella tradizione astigiana il Moscato veniva utilizzato, per produrre questo vino liquoroso aromatizzato di origine torinese, in quanto l’alto residuo zuccherino equilibra l’apporto degli ingredienti amaricanti. Il vermut è prodotto con il 75% di vino e con un bouquet aromatico di erbe e radici in infusione alcolica.

Si chiama “vermut” perché in quanto contiene l’artemisia, ossia l’assenzio (in tedesco Wermut), una delle componenti amare della bevanda. La versione bianca è nata per soddisfare il palato femminile, più adeguata allo scopo del vermut rosso, più spigoloso, più maschile. Nel Vermouth Bianco Dorato Sadler la base amaricante, che è fondamentale in quanto in sua assenza il sorso risulterebbe stucchevole, è costituita oltre che dall’assenzio, dalla genziana, ma anche dallo zafferano che fornisce inoltre il colore e un accento milanese perché milanese di nascita e di spirito è lo chef stellato che lo ha voluto.

La base, ossia il vino, è ovviamente fondamentale, perché la sapiente capacità di miscelare le botaniche e di estrarne le essenze con le infusioni non basta per ottenere un prodotto d’eccellenza in quanto eccellente deve essere il vino. Il Moscato impiegato è prodotto dalla Cantina Scuropasso,  di Pietra de’ Giorgi, in provincia di Pavia ed è Fabio Marazzi, terza generazione, a spiegare molto modestamente che il suo Moscato è semplicissimo. La base è il saper fare in vigna così da poter raccogliere uve sane con il giusto grado zuccherino. Queste sono pressate sofficemente e il mosto fiore, cioè la parte più nobile del succo ricavato, è sottoposto a una breve fermentazione alcolica e il vino ottenuto è pronto per essere elaborato.

Alla degustazione il Vermouth Sadler ci è piaciuto per la complessità, data anche da eleganti note agrumat, e di sambuco avvertibili sia al naso e sia in bocca; inoltre le note amarognole e zuccherine sono ben integrate, e armonizzano generando in un equilibrio perfetto. E’ inoltre sorprendente come si riesca a riconoscere la nota varietale del Moscato, quando in genere nei vermut le caratteristiche del vino sono spesso irriconoscibili, perché coperte dall’intensità aromatica degli altri ingredienti.

Il cocktail

il Vermouth Bianco Dorato Sadler è il componente principale di Tel Ch! (foto 3) cocktail studiato da Mario Ippoliti, sommelier del Ristorante Sadler, che lo ha miscelato ad aceto di riso, con riferimento al cerale che richiama il risotto vale a dire la milanesità di Sadler, ma è anche un omaggio all’Executive Chef coreano Park Kisung, oltre a ricordare l’esperienza orientale di Claudio Sadler..
Il cocktail e qui la novità, è dispponibile in packaging da 100 ml, grazie alla collaborazione con NIO Cocktails  azienda che ha per mission produrre cocktail già mixati di altissima qualità, in confezioni monodose (foto 4).

Così confezionato, Tel Ch! diventa asportabile, da tenere nel bar di caaa (o nel frigo bar dell’albergo). Per consumarlo è sufficiente agitare, strappare, versare in un bicchiere con ghiaccio, ed è questo il concetto di NIO (Needs-Ice-Only). I NIO Cocktails portano la firma di garanzia di Patrick Pistolesi, master mixologist italiano e brand ambassador dei marchi più prestigiosi del settore. Il packaging di design è interamente riciclabile e NIO Cocktails è una Carbon Neutral Company. La confezione riporta il disegno del profilo di Claudio Sadler, realizzato dall’artista Laura Zeni.

Di questo Autore