Si è appena concluso Vinitaly 2018. Ecco alcuni vini, tra quelli degustati, da ricordare.
Uberti
La bottiglia fotografata (foto 2 ) è senza etichetta. Si tratta dell’anterpima di un Franciacorta Extra Brut Uberti che uscirà in ottobre e che non ha ancora un’etichetta e soprattutto neanche il nome. Sì, perché creare un vino assemblando dieci millesimi (a partire dal 2002) non è cosa da tutti i giorni ed è complesso da definire. Ciò che sappiamo è che uscirà solo in formato magnum… tiratura limitata in quanto ne è stato prodotto un solo tino. Noi che conosciamo la maison un po’ siamo preparati perché già abbiamo avuto modo di apprezzare Quinque… un Franciacorta che comprende cinque millesimi come la denominazione lascia intuire, con fermentazione in tini di legno, e un tino di assemblaggio dove confluiscono tutte le annate. Sappiamo ancora poco del nuovo vino di sole uve chardonnay con presa di spuma con permanenza sui lieviti da 60 a 72 mesi. Degustandolo abbiamo colto tutta la struttura che caratterizza i prodotti Uberti: colore paglierino con fugaci riflessi verdi, perlage finissimo; al naso si colgono profumi floreali, cui si uniscono ricordi di pesca, di mela golden, di agrumi. In bocca si rivela armonico,di grande compostezza, di ampio spessore, intenso, minerale, senza rinunciare alla freschezza con lunga persistenza finale.
Champagne Grand Cru Millésime 2008 Blanc de Noirs
Prodotto unicamente con uve pinot nero, questo Blanc de Noirs Nicolas Feuillattes ( foto 3 ) unisce la potenza e l’eleganza. E’ figlio dell’annata più fredda di inizio secolo che ha contribuito a comunicare complessità; le prime settimane di settembre soleggiate e secche hanno permesso alle uve di raggiungere la piena maturazione. Ha l’austerità che gli conferisce il lungo affinamento, la corposità propria del vitigno, ma al tempo stesso le note piacevolmente fruttate in cui si evidenziano piccoli frutti; proseguendo nella degustazione si coglie la mineralità ben espressa, nuance vegetali di stoppie e sentore di mandorla fresca. Un grande Champagne che non esita ad accostarsi anche a preparazioni di carne.
Champagne Les Clos Extra Brut
La Maison A. Bergère produce questo Champgne blanc de noirs (foto 4 ) ottenuto esclusivamente da uve meunier, vitigno che viene generalmente impiegato, se utilizzato, come complemento del pinot nero e dello chardonnay. Di colore giallo paglierino, possiede fini bollicine, al naso ha tonalità floreali e agrumate con sfumature di pane appena sfornato; il sapore è pieno, morbido e al tempo stesso fresco dotato di buona persistenza.
Rosa Linda 10
Rosa Linda 10 (foto 5 ) è una rappresentativa espressione del Garda mantovano, ed è prodotto dall’Azienda Agricola Ricchi. Nasce da un uvaggio insolito, un mix di vitigni di diversa origine, ossia chardonnay, sangiovese, malvasia e pinot nero. Si tratta di uve nobili, ciascuna capace di comunicare al vino specifici caratteri che ne definiscono il profilo organolettico. E’ una produzione limitata (5 mila bottiglie) con rifermentazione in bottiglia per sei mesi. Nel calice riflette nuance rosa cipria percorse da fini bollicine. Il profumo è fruttato, si riconoscono sentori di piccoli frutti, accompagnato da ricordi floreali e di rosa canina. In bocca l’impatto è di grande piacevolezza, fresco, vivo, e si ripresentano sentori fruttati di ribes e fragola di bosco, e nota ben dichiarata sapida.
La Genisia Riserva 110 Pinot Nero Nature
La Genisia è il marchio che contraddistingue i top di gamma delle Cantine Torrevilla che dimorano nell’Oltrepò Pavese. Il Pinot Nero Nature Metodo Classico Riserva (foto 6 ) è ottenuto unicamente dalle omonime uve allevate nel comune di Terrazza Coste. La permanenza sui lieviti prima della sboccatura è di 36 mesi: zero zuccheri in fase di rabbocco. Alla degustazione mostra colore paglierino con riflessi dorati e perlage fino e continuo. Al naso si aprono sentori di frutta, in particolare di ribes, lampone, mirtillo, note agrumate e ricordi di crosta di pane. II sapore è ampio, profondo e unisce un impatto morbido a una buona spalla acida e a una giusta persistenza.
Poggio Argentato 2017
Dalla Fattoria Le Pupille della sempre affascinante Elisabetta Geppetti, Poggio Argentato (foto 7 ) è una delle referenze che più ci ha appassionato. E’ un vino prodotto con uve sauvignon 60%, petit manseng 20%, traminer 10% e semillon 10 %. Una cuvée sicuramente interessante che potrebbe far pensare a un bianco tendente al dolce, invece è sorprendentemente secco. Dopo la pigiatura soffice, la massa è lasciata macerare per qualche ora a bassa temperatura; seguono la pressatura e la fermentazione in acciaio. Il petit manseng è vinificato a parte con fermentazione e affinamento in tonneau di 500 litri ed è successivamente assemblato con gli altri vini; alla commercializzazione Poggio Argentato possiede colore giallo paglierino con riflessi verdi; ha profumo ampio, suadente e odorandolo si riconoscono fiori bianchi come la gardenia, la pesca e un vago ricordo di pompelmo. In bocca è moderatamente morbido, sofficemente intenso, minerale, fresco e persistente.
Piemonte Sauvignon Blanc
Da uve sauvignon, Isolabella della Croce produce questo bianco (foto 8 ) dotato di una piacevole quanto ampia fragranza. La vendemmia che avviene nel momento di completa maturazione delle uve (quindi né anticipata, né posticipata), nonché le procedure di vinificazione le quali evitano possibili ossidazioni, sono i passaggi che permettono di ottenere un vino dotato di piccata ricchezza aromatica; si riconoscono la “dolcezza” dei fiori bianchi, i sentori di frutta tropicale come ananas, mango e litchi; in bocca è composto, ricco, dotato di buona sapidità e mineralità con lungo finale.
Agathe
La bottiglia incolore permette di osservarne la tonalità rosata (foto 9 ); Agathe è prodotto con uve molinara in purezza da Corte Sant’Alda. La produzione biodinamica, l’affinamento in anfora lo caratterizzano fortemente e in bocca si rivela come un cavallo lasciato libero nel paddock. L’azienda crede nell’equilibrio e nella forza della natura e coerentemente il ciclo del vino, dalla vigna alla bottiglia, segue un processo armonico, con lieviti indigeni e con tutte le pratiche enologiche steineriane. Il profumo riproduce ricordi di fiori essiccati, di lampone, di arancia e di sentori speziati che si riconoscono anche in bocca dove si rivela rotondo, in un insieme di equilibrio e piacevolezza.
Amarone della Valpolicella Valmezzane 2012
L’Amarone Valmezzane di Corte Sant’Alda (foto 10 ) è prodotto con uve corvina e corvinone in ugual misura, completate da rondinella con una quota pari al 20%. L’appassimento delle uve avviene tra ottobre e fine gennaio, mentre la successiva fermentazione alcolica ha luogo in tini di 40 hl con lieviti indigeni; la macerazione si protrae circa un mese. Il vino ottenuto affina in botti di diversa capacità per circa 4 anni. Nel calice svela un colore rosso rubino che vira al granato; profumo ampio, intenso, eterico dove alle note fruttate di prugna, ciliegia, ciliegia sotto spirito, si uniscono sentori di cuoio, tabacco, vaniglia e altre nuance spezie. In bocca è pieno, potente, avvolgente e lo apprezziamo in quanto non ha la dichiarata morbidezza di alcune produzioni costruita per rendere il vino di “facile” beva; nella propria ricchezza è sobrio, senza ridondanze, caldo, penetrante, persistente.
Bricco del Falco Piemonte Pinot Nero
Prodotto unicamente con uve pinot nero da Isolabella della Croce, la fase fermentativa di Bricco del Falco (foto 11) conosce due fasi, una prima in vinificatori orizzontali a temperatura controllata sino al raggiungimento di 7-8 gradi alcolici svolti, quindi il mosto è svinato e prosegue la fermentazione in barrique dove il vino ottenuto affina. Alla commercializzazione è definito da colore rosso rubino con sfumature granate; il profumo comprende sentori di viola, ricordi fruttati in cui si distinguono la mora, la ciliegia e la fragola di bosco, oltre a un corredo aromatico di spezie. In bocca è caldo, pulito, armonico, e si avvertono le nuance fruttate e speziate precedentemente avvertite con finale di mandorla dolce.
Colli della Toscana Centrale
E’ un vino rosso (foto 12) prodotto dall’Azienda Agricola Antico Podere Gagliole con uve sangiovese e un piccolo apporto di cabernet sauvignon (2%). La vinificazione avviene in legno: parte in barrique e parte in botti. L’affinamento ha luogo in barrique delle quali il 20% nuove e le restanti di secondo passaggio. Segue un ulteriore affinamento in bottiglia. Il vino possiede colore rosso rubino profondo con sfumature viola. Al naso è fruttato con ricordi di frutta rossa matura, sentori di macchia mediterranea e nuance speziate, di tabacco, di nocciolo di ciliegia. In bocca ripropone note fruttate e possiede tannini composti e finale speziato di vaniglia.
Bolgheri Superiore 2015
Bolgheri Superiore 2015 (foto 13 ) Campo alle Comete, è prodotto con uve cabernet sauvignon, merlot, cabernet franc e petit verdot vinificate separatamente in serbatoi di acciaio. Il vino è poi affinato in tonneau di rovere francese per 15-18 mesi, quindi in bottiglia per circa un anno. Nel calice mostra colore rubino con riflessi violacei. Al naso si colgono profumi di frutta estiva come la prugna, la marasca, sentori di melissa, di menta, di cacao. In bocca è suntuoso, con tannini presenti, ben strutturato con piacevole presenza fruttata, buona mineralità, caldo e persistente.