Skip to main content

Il rito dell’aperitivo è stato inventato a Milano? Sicuramente il capoluogo lombardo ha “fatto sua” questa abitudine, dandogli una connotazione modaiola, aggregante e trendy, al di là del bere e spizzicare in sé, mentre per quanto riguarda la storia passata, è giusto dire che Venezia è forse la città da dove questa usanza ha avuto genesi e quella che ne ha difeso l’anima pop tradizionale che va in scena da sempre nei bàcari, le osterie tipiche caratterizzate da pochi posti a sedere e da un lungo bancone.
Ogni bàcaro che si rispetti ha poi, in prossimità del proprio banco, una vetrina nella quale sono esposti i bocconcini di pane della casa con tante diverse farciture, tutti freschissimi e da scegliere secondo il proprio gusto e la fame.
Da un paio d’anni a Milano è possibile ritrovare questa atmosfera, nel centralissimo quartiere di Brera, dove si “inciampa” in un locale ad ogni passo, l’indirizzo è via San Carpoforo 4 e i cinque giovani soci (Alessandro, Mattia, Carlo, Umberto e Alberto) hanno proprio voluto catapultare i milanesi in un localino veneto, anche nella proposta di food&wine fatta di prodotti che sono per la gran parte di provenienza triveneta, dagli affettati ai formaggi, Asiago in testa.
Entrando non ci crederete subito che il locale è stato completamente ristrutturato, sembra che il tempo qui si sia fermato a parecchi decenni fa, invece Alessandro Carlo Borromeo, socio del progetto e anima dello studio di architettura Borromeo de Silva ha fatto un fine lavoro, insieme all’architetto Gian Paolo Celada dello studio G-Lab, per creare uno stile vintage che più vero non si può, utilizzando materiali come il ferro, l’ottone e il legno di teak indiano di recupero per il pavimento.
Ogni oggetto è stato disegnato appositamente come le belle lampade e l’immancabile vetrina con allineate a viste le tartine, belle cariche di ingredienti posati sui paninetti al latte.
Rispetto ai bàcari veneziani qui i posti a sedere sono numerosi, al piano terra, nel vicolo e nella sala privè del piano di sotto con le volte a botte, inoltre la clientela è molto diversa, universitari, professionisti e “milanesi bene” dediti alla movida, divisi fra che va di fretta e con pochi bocconi si nutre in maniera sostanziosa e chi invece ha tempo di fermarsi per stare in compagnia e partecipare alle serate a tema organizzate periodicamente.

La Tartina
Aperto tutti i giorni dalle 11 a oltre mezzanotte

 

Articolo di: Clara Mennella

Di questo Autore