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Una fortuna abitare a Milano, metropoli fiorente e viva, dove non è un problema mangiare, con offerte di ogni genere ad ogni angolo, ma è una fortuna perché si può anche “gettare l’occhio”, ma anche lo stomaco, un poco fuori porta e fare delle gradevoli scoperte.

Noi ci siamo avventurati a Melegnano, cittadina a sud-est lungo la via Emilia, 10 kilometri e un casello autostradale noto ai milanesi che al rientro dalle vacanze cominciano a sentirsi a casa ma anche bella o ordinata città storica, dove è piacevole fare una passeggiata in centro, oppure visitare il Castello Mediceo (aperto nei fine settimana) e ricca di locali e punti d’incontro. Siamo andati all’Osteria del Portone, proprio sulla piazza del Castello, a conoscere Luca Daniotti, lo chef trentenne e patron e la compagna Mara Zambelli che cura la sala con il papà di Luca, Antonio. Il locale è veramente grande e multiforme e probabilmente è proprio questo che lo distingue dai luoghi milanese, tanto spazio, una sala ristorante grande che si affaccia sul garden e che in inverno diventa il locale per gli aperitivi, mentre il ristorante invernale si articola in ben 3 sale separate per dare spazio ma anche privacy a chi lo richiede. Al piano di sotto, uno chicchissimo locale privé dalle pareti grezze in contrasto ai divani bianchi e l’enoteca Enò, al fianco della cantina, dove si organizzano degustazioni con i produttori che, per scelta dei Daniotti, sono solo ed esclusivamente biologici e biodinamici. Infatti la carta del locale è sorprendente; 230 etichette tutte bio, un esempio più unico che raro… all’Osteria del Portone sono stati precursori sul vino naturale, mentre per quanto riguarda la cucina? Luca con pochissimi aiuti prepara tutto in casa, composte, dolci, dressing e una selezioni di pani indimenticabili, nel suo menù ci sono alcuni piatti-icona del territorio come la cotoletta, il vitello tonnato o l’ossobuco ma la sua idea di cucina ha un respiro più ampio e moderno con piatti di pesce e verdure freschi e mediterranei, da non perdere i risotto per i quali ha una mano particolarmente felice. Per il menù lunch lo scontrino medio può rimanere sotto i 20 euro, la sera arriverete a 40 assaggiando qualcosa in più e scoprendo un paio di vini.

La clientela ad oggi è composta per meno del 50% da melegnanesi e, per il resto, arriva dai paesi limitrofi, ma scoprire questo luogo vale il viaggio da Milano, che poi grande viaggio non è….. mezz’ora d’auto oppure, di giorno, ci metterete lo stesso tempo dal centro della “city” e vi costerà meno di 3 euro prendere il “Passante ferroviario”.

 

Articolo di: Clara Mennella

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