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Tra qualche giorno inizia il quarto weekend della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba che ha aperto i battenti il 6 ottobre e proseguirà tutti i fine settimana fino al 25 novembre.
Finalmente, dopo 2 anni non facili e grazie soprattutto alle piogge di fine estate, l’annata è ottima e il Tuber Magnatum Pico, nome scientifico del tartufo bianco, è presente per quantità e qualità.
L’88° edizione della fiera è dedicata alla terra e alla luna, i due elementi che maggiormente influiscono nella formazione e nella qualità del tartufo: la prima lo protegge e lo nutre, il tartufo è un fungo ipogeo, mentre la seconda influisce sulla sua struttura composta per l’80% da acqua, ma anche sulla cerca da parte del tartufaio.

Alba, la capitale enogastronomica del Piemonte, patrimonio dell’UNESCO, si sveglia il sabato mattina avvolta da quelle nebbie leggere che fanno del paesaggio autunnale delle Langhe un incanto e sono tanto preziose ai vigneti, ma è già vestita a festa. Dalla Piazza del Duomo alle vie del centro storico, il programma è fitto di eventi: esibizioni di sbandieratori, giochi medievali, mostre d’arte e aree didattiche per bambini; nel cortile della Maddalena si trova la sede della Fiera, affollata di turisti e molti stranieri.

All’interno: Albaqualità, una rassegna di stand di selezionati espositori delle eccellenze enogastronomiche langarole: salumi e formaggi affinati nelle vinacce, dolci alla nocciola Tonda Gentile di Langa, cioccolato, vini e funghi si alternano ai banchi dedicati ai tartufi, valutati tutte le mattine dai giudici certificatori prima di essere esposti. Tra i presenti, anche l’azienda agricola La Meiro, che ha conquistato l’Italian Cheese Award 2018 nella categoria formaggi stagionati con un Castelmagno di Alpeggio 2016 e propone ottimi Castelmagno affinati d’alpeggio o di montagna e una golosa crema di formaggio.

Una delle aziende storiche piemontesi più antiche, la Fratelli Caffa, che risale al 1856, lavora e trasforma la Nocciola Tonda Gentile di Langa in ottime delizie e propone numerosi dolci: biscotti, baci, creme al gianduia, nocciole ricoperte e la famosa Torta Cortemilia. Non potevano mancare i ravioli del plin del Pastificio artigianale La Cucina delle Langhe, fatti secondo l’antica ricetta di famiglia: i classici con carne e verdure, al brasato di barolo, al tartufo o i plin da brodo con carne di gallina bionda piemontese secondo la ricetta creata appositamente dallo chef stellato Massimo Camia.
Poco distante, l’area degustazione dove poter assaporare i piatti tipici della tradizione che meglio si associano al tartufo bianco, in abbinamento con i vini del territorio, nell’enoteca creata per l’occasione dall’Associazione Italiana Sommelier (AIS ). Segue Alba Truffle Show, gli show cooking di chef stellati che si alternano nella preparazione di piatti a base di tartufo organizzati in collaborazione con l’Accademia “Bocuse d’or Italia”

All’uscita, lo shopping continua nelle vie del centro di Alba costellate di enoteche e negozi con le migliori prelibatezze del territorio, dalle macellerie con la pregiata carne di razza Fassona, alle panetterie con i grissini stirati a mano o le pasticcerie con le torte e i biscotti alla nocciola, le paste di meliga e gli immancabili gianduiotti. Nelle gastronomie: tajarin, funghi, tome e tomini fanno bella mostra di sé, incoronando Alba una delle capitali dell’enogastronomia di qualità.

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