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Questo periodo prevede che il Panettone sfili nelle Hit Parade di Re Panettone e a Panettoni d’Italia, portato con i guanti (di lattice, che brutto) con punteggi che vanno tra i 75 e i 90 dando indicazioni sui Panettoni da acquistare per Natale. In questo fine settimana, 24 e 25 novembre al Museo della Tecnica a Milano si è appena tenuto l’evento I Maestri del Panettone.

Vorremmo per Natale, un Panettone da star tranquilli, un confidente, un ospite del nostro convivio, crediamo, mimetizzato sulla tavolata che sia ricca di leggerezza pinolo più, candito meno. Un pane arricchito che la creatività di casa nostra ci offra spunto per aggiunte home made, con zabaione appena fatto, per esempio, un velo di cacao in polvere o quanto in più desideriamo.

ACCADE A NATALE

1° RACCONTO

Scendete alla stazione di Venezia S.ta Lucia, proseguite verso Canaregio, entrate nella Chiesa di Santa Maria di Nazareth che raccoglie tesori di pittura e scultura di ineguagliabile bellezza. Ancora inebriati dal talento del Tiepolo, andate verso l’uscita, passate dal negozio di souvenir, comprate le caramelle alla propoli e al miele e il liquore alla Melissa prodotti dai religiosi della chiesa.

Proseguite il largo camminamento di Canaregio, salite e scendete il primo ponte: vi imbatterete nella piccola vetrina con piramidi di Macarons colorati e il fracasso dei pescatori al piccolo mercato di pesce fresco, pochi metri più in là. Quelle piramidi sono esposte nel negozio della Pasticceria Flego, aperta dal 16 ottobre a Venezia. Flego è pasticceria originaria di Verona, con due negozi e un laboratorio. Produce un Lemon pie squisito che abbiamo assaggiato (foto 2).

Venezia è stata scelta rispetto ad altre città per aprire la terza pasticceria di Flego che presto sarà ingrandita con una sala da tè. A Verona, da Flego, vanno forte i macarons (ne vendono 30.000 al mese) ma si fa ancora il Nadalin (foto 3), dolce simile al panettone, un pane arricchito, mi dicono, più basso e solitamente a 8 punte. L’antenato del Pandoro.

2° RACCONTO

Ritornati a Milano, chiamiamo Carlo Pavesi, pasticciere per passione, chef per convenzione, gli chiediamo di poter replicare la ricetta del Nadalin utilizzando i suoi ingredienti selezionatissimi tra cui il burro dell’ azienda Corman (foto 4). Dopo aver accolto la proposta con entusiasmo, l’esperimento riesce, incaricandoci poi dell’assaggio. Sorprendentemente soffice l’impasto, non troppo dolce è stato arricchito di pinoli e cioccolato bianco (foto 5). Il risultato gustativo è stato sublime. Il segreto? Arte della lievitazione e merito del burro impiegato (da centrifuga – 82% materia grassa, 17% latticello, 1% Sali minerali).

Abbiamo approfittato nel nostro peregrinare anche per incontrare il pasticciere Roberto Reali (foto 6) di Paderno Dugnano, seconda pasticceria che suggeriamo per la varietà di prodotti di altissima qualità. Roberto si diverte davvero nel suo lavoro, il suo viso è quello di un ragazzo che gioca (alla perfezione). Un esempio: il Panettone Rocher al Gianduia (foto 7 ). Vale la pena passare e assaggiare. Nel video 8 mentre monta la sua mousse al cioccolato.

Il terzo racconto ve lo narriamo nel prossimo articolo.

Di questo Autore