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Al Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi, dal 10 al 25 ottobre, si tiene questa seconda personale di Sandra Constantini, frutto di un percorso creativo molto particolare.

Sandra ha sempre affidato all’immagine e alla creatività una parte importante della sua vita, nel lavoro e nelle passioni che l’hanno portata a fare molte esperienze nell’uso della fotografia come mezzo espressivo.
Quando i problemi alla vista sono diventati più importanti è stato fondamentale per lei trovare una nuova via creativa.

A Viterbo l’incontro con la creta: fatale si potrebbe dire. Affascinata da questa materia che si sottomette alla sua manipolazione, Sandra comincia a frequentare corsi, sperimenta, impara anno dopo anno e affina la tecnica. Nascono così gli oggetti che sono esposti a Cortina: diverse installazioni, progettate e ideate da Angelica De Paolis, che esprimono con forza l’intimo sentire della autrice. Lei stessa riconosce che la manipolazione della creta è diventata una esperienza vitale ed è ormai il mezzo privilegiato per esprimere le sue pulsioni creative.

Non solo, il suo desiderio è quello di far comprendere e fornire ad ognuno uno stimolo che lo incoraggi a ricercare nella creta o in altri materiali il mezzo per esprimersi, dando forma ai propri e personali sogni creativi, così come alle singole spinte emotive. Nessun limite fisico, se non quello mentale che ci costruiamo noi stessi, può impedire o bloccare la nostra volontà espressiva: l’invito della artista va esattamente in questa direzione, la scelta del materiale resta soggettiva. Le Stagioni diventano brocche pennellate da colori primari, Il Mare è trasparenza e scambio tra dentro e fuori l’acqua, I Cappelli delle Fate sono il rimando a Cortina, dove Sandra è nata, e alle favole dei Monti Pallidi; Le Corone sono divertenti autocelebrazioni ma senza il carico ingombrante dell’ego. E poi ancora la natura con Il Picnic, abbraccio gioioso e conviviale con ciò che ci circonda, e ancora,

I Vasi dalle geometrie cui ognuno può attribuire un ruolo.

Il visitatore può vivere una esperienza tattile attraverso il box all’interno del quale è celato un oggetto da riconoscere, percepire e vedere col tatto.
L’ingresso è libero e l’accesso è regolato nel rispetto delle norme di sicurezza.
Per informazioni info@ospitiatavola.com

 

Articolo di: Elena Miano

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