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Un messaggio WhatsApp, diventato virale, avvisa che, a causa degli insolventi che non pagano le forniture elettriche, le bollette dal prossimo aprile verranno aumentate di 30 – 35 euro. Viene citata come fonte Altroconsumo, che è sicuramente attendibile, e invita il destinatario del messaggio, in attesa di una decisione TAR, a non pagare l’aumento e di far girare il messaggio in quanto per poter astenersi dal pagamento senza correre rischi di rivalsa occorre essere in tanti.

Ma allora noi che siamo solventi dobbiamo addossarci i costi di quelli che non pagano? Di per sé la logica purtroppo regge: non è forse quanto accade per le imposte che le paghiamo anche per gli evasori? Ma le cose stanno veramente così? Verifichiamolo. Abbiamo scritto delle fake news e della loro pericolosità qui. Ciò che invitavamo a fare è, prima di diffondere un notizia in genere eclatante, di verificarne le fonti. Le notizie false, le bufale possono prosperare perché fanno conto sull’ignoranza e sulla sprovvedutezza di chi le diffonderà. Bisogna sempre arrivare alle fonti per verificarle. In questo caso il comunicato cita addirittura la fonte, ossia Altroconsumo. E’ che sul sito dell’associazione, che abbiamo subito visitato, in merito all’aumento delle bollette di 30-35 euro, è riportato “sta circolando un messaggio su WhatsApp che cita Altrconsumo come fonte e invita i consumatori a ‘decurtare’ dalla bolletta un ipotetico importo e pagare solo quanto dovuto: chiariamo subito che si tratta di una bufala”.

Nel messaggio WhatsApp ricevuto vediamo quindi che c’è un falso e ciò toglie credibilità alla notizia stessa. Lo stesso Codacons, un’altra associazione dei consumatori, ha definito il messaggio una “pericolosa bufala”. E pericolosa è perché tutti gli utenti che detrarranno 30-35 euro dalla bolletta diventeranno morosi subendone le conseguenze.

La bufala è sta ideata in seguito alla delibera ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) la quale prevede, come spiega la Repubblica  che i distributori luce potranno recuperare alcuni crediti inesigibili (ossia i crediti che è altamente improbabile che vengano pagati dal debitore) tramite le bollette, ma tali crediti non sono le morosità di chi non paga. Gli oneri che verranno addebitati rappresentano una voce non legata ai consumi, e che in ogni caso si tratterà di una cifra irrisoria, valutabile, come spiega IlSole24Ore,  attorno ai 30 centesimi a bolletta, per cui ogni due mesi. Inoltre per ancora molti mesi non ci saranno questi aumenti, per cui ad aprile non conviene decurtarle di ipotetici 30 -35 euro anche perché l’aumento non rappresenterebbe una voce separata come nel caso del Canone Rai, per cui non sarebbe facile quantificarlo.

E se aumenti ci saranno, saranno di altra natura. Una delibera ARERA di fine dicembre ha stabilito, tra l’altro, di “fare uno sconto” a chi di energia elettrica ne consuma molta, vale a dire 2800 grandi imprese; il prezzo sarà di 1,7 miliardi e saranno le famiglie a pagarlo, come spiega per il Corriere della Sera Milena Gabanelli.

Per rispondere alla domanda posta nel titolo: non ci saranno aumenti di 30-35 euro per colpa di chi non paga le bollette. Gli aumenti prospettati sono da attribuire ad altre cause  quali lo sconto che l’ARERA intende applicare alle grandi imprese consumatrici dei energia elettrica. Pertanto rimandiamo al mittente il messaggio di WhatsApp in quanto è una bufala.

Di questo Autore