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Milano, pur non essendo New York, è per certi versi come il parente ricco cui non si sa mai cosa regalare perché ha già tutto. Milano è ricca anche di locali: da Brera al Ticinese, dall’Isola a Zona Tortona-Savona la scelta della location in cui passare la serata è così ricca che aprire un esercizio che sia diverso dagli altri sembrerebbe un’impresa impossibile.

BeerGarden, all’Isola, ha voluto provarci. Il gruppo societario, proprietario della gelateria Artico, gestiva nello stesso spazio una pizzeria che quando nacque circa 10 anni fa era tra le poche mentre ora l’Isola è un quartiere di ristoranti e di pizzerie. Questa considerazione ha portato i proprietari a pensare a una formula nuova che mancasse in zona. Di fatto il locale era quasi in vendita e, cosa interessante, alcuni birrifici mostrarono attenzione in location strategica in zona.

Così i proprietari decisero di tenere il locale cambiandone destinazione d’uso rivolgendosi per una possibile partnership proprio ai birrifici e l’intesa fu trovata con Heineken. L’azienda ha sposato subito l’idea al punto da considerarla un progetto pilota a livello europeo, da riprodurre cioè in altre città in cui Heineken è presente.

Sicuramente la birra non manca all’isola, ma non dispone di spazi grandi e accoglienti come questo (foto 2) in quanto sono solo i ristoranti che sono dotati di certe metrature. BeerGarden dispone di bancone con un impianto di spillatura tecnologicamente avanzato (foto 3 ), saletta più silenziosa e appartata (foto 4 ), tavolo conviviale con sgabelli (foto 5 ) e un’una lunga mensola con sgabelli nel dehors (foto 6 ) con ampi schermi per trasmettere in diretta eventi internazionali.

BeerGarden rappresenta un ambiente diverso firmato dal designer Ricky Sedini che si è avvalso della collaborazione del Trade Marketing di Heineken nello studiare un format unico nei minimi dettagli.

BeerGarden è interessante anche per la specificità, ossia la riproduzione di un luogo che consente di bere, nello specifico la birra, ma anche i cocktail oltre agli aperitivi e di disporre di una cucina non da birreria.

Infatti quando la birra è protagonista il food di accompagnamento è rappresentato sostanzialmente da burger e patatine; la cucina di BeerGarden è più ambiziosa e propone piatti più elaborati come il risotto zafferano e agrumi di Sicilia (foto 7), o la carbonara con la panna. Noi abbiamo provato varie portate tra le quali gli appetitosi Chicken sticks (foto 8) oltra a un imperdibile Gelato di cioccolato alla birra by Artico (foto 9 ).

L’offerta di birre è tutta Heineken. Il Parco birre comprende sette spine, oltre ad Heineken Ichnusa non filtrata, Affligem Blonde, Affligem Rouge, Moretti Ipa, Erdinger Weizen e Gasoline. In bottiglia due IPA, una saison, una
triple, una lager, tre ale, una India pale ale, una White Ipa, un’analcolica ed una birra senza glutine.

Da non perdere i cocktail sia i classici, sia rivisitazioni alla birra. Da provare sicuramente per aperitivo e anche in accompagnamento ai piatti il Negroncino sbagliato da passeggio (foto 10) con Campari, Vermouth Torino, Orange Bitter, Heinieken e per after dinner il Pumpkin Pie Cocktail con purea di zucca e zenzero, sciroppo di canella e due varietà di rum. BeerGarden è un locale nuovo sicuramente da provare con un personale molto disponibile ed ospitale. E a pranzo occhio alla lavagna (foto 11 )

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