È un’inedita collaborazione tra un musicista e compositore, un’etichetta discografica e un’azienda vinicola quella che dà vita a questo progetto unico, che ha radici profonde nella musica mediterranea, nelle tradizioni locali e soprattutto nella fusione fra esse. Rohesia Violinorchestra – etichetta Dodicilune – parte proprio da qui e soprattutto dall’esigenza di indagare ed esaltare la relazione virtuosa tra vino e musica.
I cinque brani del disco – presenti in due versioni, una orchestrale e a tratti elettronica e l’altra più unplugged con l’apporto di questi ospiti speciali – sono stati scritti dal musicista Francesco del Prete per essere accostati ai vini Cantele, realtà vinicola di respiro internazionale, ma fortemente radicata nel territorio pugliese, che insieme all’artista ha coprodotto questo lavoro.
Un viaggio dunque, che parte dalla terra, dai paesaggi rurali, dai sapori locali che sono prima di tutto fonte d’ispirazione per l’arte, per la musica e per l’intelletto. Attraverso le note musicali si sviluppa il racconto della famiglia Cantele che, nel corso del tempo e con il susseguirsi delle vendemmie, è diventata protagonista della viticultura pugliese.
L’espressività unica del violino, che in questo disco alterna a momenti struggenti e melodici altri più brillanti e dinamici, diventa il mezzo per accostare il mondo della tradizione enogastronomica ad una musica innovativa, ma fiera delle proprie radici: L’impiego del violino, per molti legato al passato e alle grandi orchestre, grazie all’utilizzo di loop, dell’elettronica e delle nuove tecnologie, diventa uno specchio dei tempi moderni, un mezzo attraverso cui Francesco del Prete porta le atmosfere del passato a incontrare la contemporaneità.
Rohesia Violinorchestra è un progetto unico e innovativo, che si arricchisce della partecipazione di musicisti di grande livello quali Arale (Lara Ingrosso) alla voce, Marco Schiavone e Anna Carla Del Prete al violoncello, Angela Cosi all’arpa, Emanuele Coluccia al pianoforte e Roberto “Bob” Mangialardo alle chitarre.