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Castello di Luzzano Umore Nero Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese DOC 2018 Giovannella Fugazza

Il Pinot Nero è tra i vini che più ci affascinano. Difficile da allevare in vigna e da vinificare in cantina, in quanto, come lo definisce qualche produttore, è una primadonna per le attenzioni che richiede. Presenta notevoli differenti caratterizzazioni non solo da zona a zona, ma anche all’interno dello stresso territorio.

Inoltre si presta a diversi stili di vinificazione: possiamo trovarlo strutturato e compatto come un borgognone o più immediato, dal colore più scarico e beverino come si produce in Alsazia, in Svizzera o in Germania. Pertanto ogni bottiglia di Pinot Nero è una sorpresa, e sorprendente è l’ultrapadano Umore Nero Pinot Nero 2018 del Castello di Luzzano (foto 1).

L’azienda

Ma prima di dire del vino merita una presentazione la Maison posta sulla line di confine di due zone vinicole DOC, Oltrepò Pavese e Colli Piacentini. La famiglia Fugazza acquisì l’Agricola Luzzano, nel Pavese agli inizi del secolo scorso, che ha sede nel medievale Castello di Luzzano (foto 2) nelle cui cantine oggi sono elevati in barrique i vini rossi riserva e l’Azienda Romito nel contiguo Piacentino.

Attualmente la gestione aziendale fa capo a Giovannella Fugazza, la proprietaria, laurea in Giurisprudenza,  che è entrata a farne parte nel 1980, data in cui i vini cominciarono a essere imbottigliati con il brand aziendale conseguendo maggiore visibilità.

Castello di Luzzano, cui fanno capo entrambe le Aziende, si estende su 110 ettari dei quali circa 80 vitati. Da oltre vent’anni aderisce a un programma di agricoltura biologica  integrata,  sotto il rigoroso controllo di organi regionali, per un uso ridotto di fitofarmaci e fertilizzanti. Il 100% dell’Azienda adotta l’inerbimento sotto filare.

L’Azienda imbottiglia solo vini prodotti con uve di proprietà, selezionando i migliori vigneti. Ogni vigna è raccolta e vinificata separatamente per valorizzarne le caratteristiche territoriali.

Il Vino

Castello di Luzzano Umore Nero Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese DOC 2018 Giovannella Fugazza
L’etichetta, dal taglio fumettistico, non passa inosservata così come la denominazione Umore Nero. A cosa debba essere attribuita la scelta di questo nome, le ipotesi possono essere varie, a cominciare dal colore dell’umore della proprietaria che le procura la vinificazione, dal vigneto alla bottiglia, di questo vino “difficile”.

In ogni caso il fumetto di per sé dissacra qualsiasi drammaticità intrinseca.

Nell’Oltrepò Pavese il vitigno pinot nero arrivò nel Cinquecento come testimoniano alcuni ritrovamenti; a Luzzano alligna dall’Ottocento e il vigneto che dà vita a Umore Nero è stato messo a dimora nel 1999. Lo stile di vinificazione, coerente con l’etichetta, è teso all’immediatezza, ossia alla bevibilità come richiede l’attuale tendenza di mercato. Pertanto il vino ottenuto dalla macerazione-fermentazione, matura in vasche, sino a tarda primavera, evitando quindi il legno. Il vino affina infine in bottiglia. Non viene utilizzato il legno per meglio valorizzare le caratteristiche organolettiche proprie di quest’uva.

Note Gustative
Colore rosso rubino intenso.
Al naso si colgono sentori di frutta matura, piccoli frutti sia rossi sia neri e un delicato sentore di sbocciare di rosa.
In bocca è scorrevole, netto, pulito, con tannini morbidi; ripropone le note fruttate e floreali già percepite in fase olfattiva. Pur non essendo un vino giovanissimo, l’affinamento quasi quinquennale nulla toglie alla sua freschezza primaverile. E’ un rosso disinvolto, di piacevole impatto, agile senza rinunciare all’eleganza del sorso.

Abbinamenti
Ravioli al brasato (alla varzese), anatra in casseruola, pesci di scoglio in umido.

Di questo Autore