A Milano il ristorante Bon Wei è il punto di riferimento di chi ricerca l’alta ristorazione cinese, non solo classica, ma anche contemporanea e innovativa.
E’ stato il primo ristorante a Milano a proporre l’anatra alla pechinese (o laccata) non già su prenotazione e unicamente per più persone, ma pure alla carta, disponibile anche per un solo cliente. La cucina cinese più conosciuta a Milano è quella di Canton, sicuramente affascinante e attraente grazie anche agli stuzzicanti dim sum, ma che non è rappresentativa di tutto il paese.
Così come gli spaghetti alla pommarola e la pizza non sono certo esaustivi della gastronomia italiana, in modo analogo la cucina cantonese rappresenta solo una parte della Cina, più precisamente una delle otto regioni gastronomiche in cui si può suddividere.
La Fondazione Italia Cina in collaborazione con il ristorante Bon Wei (chef Guoqing Zhang), ha voluto far conoscere ai milanesi la cucina di tutte le otto regioni.
Otto tappe scadenzate mensilmente, per degustare una cucina millenaria, la più complessiva al mondo per varianti e per storicità. Per ogni regione è proposto un menu composto dalle portate più rappresentative, sia tradizionali sia rivisitate.
A marzo è stata la volta del Fujian, cucina raffinata, profumata e molto gentile.
Zuppa di vongole vivacizzata dall’uso garbato dello zenzero, gamberoni al mango e lycheese (foto 1), costine di maiale marinate in un distillato cinese (non una grappa) (foto 2) sono solo alcune delle portate e, piatto protagonista del menu, l’anatra alle castagne (foto 3). Mentre quella laccata sino all’Ottocento non varcò le soglie del Palazzo Imperiale, ossia della Città Proibita, l’anatra alle castagne era un piatto più “democratico”, preparato per le grandi occasioni nelle famiglie. Unisce sapori sapidi a dolcezza molto discreta; morbida consistenza delle carni abbinata a “soda” cedevolezza delle castagne che armonizzano con la preparazione anche per la tenue dolcezza nel continuum nell’ordine dolce-sapido-umami. L’anatra alle castagne è stata inserita nella carta del Bon Wei e potrà essere ordinata sino a metà aprile, data in cui verrà presentata una nuova regione… e un nuovo piatto la sostituirà.
Ad ogni cena saranno presenti il docente in lingua e cultura cinese Francesco Boggio Ferraris che racconterà il menu e il maestro calligrafo Silvio Ferragina, che aggiungerà ai piatti il segno grafico corrispondente.
Costo di una cena € 50 per persona, € 60 con abbinamento di vini Marchesi Antinori.