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Simply the best, di cui abbiamo scritto qui, riunisce in un unico banco di assaggio le cantine più premiate dalla critica enologica nazionale e i vincitori di WOW! The Italian Wine Competition.

 

Pertanto, tra i best dell’enologia, i vini che segnialiamo non sono assolutamente, né vogliono essere, un’ulteriore nostra selezione, ma piuttosto preferenze suggerite da una accattivante bevibilità senza rinunciare a una certa complessità. Sono vini di otto cantine, conosciute e altre meno, e mancano molti big dei quali sicuramente racconteranno altri.

Gli 8 vini in ordine alfabetico

 

 

Castello di Semivicoli Trebbiano d’Abruzzo Superiore Doc 2020 Masciarelli (foto 1)

Il vino mutua il nome dal Castello in quanto le uve trebbiano con le quali è prodotto vi dimorano intorno, a 350 metri sul livello del mare.

Dopo la macerazione a freddo, ha luogo la fermentazione del mosto liberatio dalle parti solide in vasche di acciaio. Il vino ottenuto matura sui lieviti fini per circa un anno e affina due anni in bottiglia.

Alla degustazione il corpo è sostenuto da una bella spalla acida; marcate note minerali e sorso lungo.

Maia Vermentino di Gallura Superiore Docg 2022 Siddùra (foto 2)

Dei tre Vermentino della casa sarda, Maia è considerato l’intermedio per vinificazione e per caratteristiche sensoriali, ma è stato il primo a essere prodotto.

Le uve dopo la diraspatura, vengono raffreddate e lasciate in macerazione in acciaio per 2-3 giorni alla temperatura di 2°C per estrarre i precursori aromatici contenuti nelle bucce.

Successivamente il solo mosto fermenta, quindi il vino ottenuto rimane sui lieviti fini per sei mesi; è poi filtrato e affina altri sei mesi in bottiglia.

La grande freschezza del vermentino viene qui coniugata con rotondità e corpo grazie alla struttura conferita dai lieviti. Possiede quindi grande freschezza, ma anche grande profondità, e lascia in bocca sensazioni di corpo e di velluto.

Misco Riserva Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico Docg 2019 Tenuta di Tavignano (foto 3)

La 2019 è stata una grande annata per i Castelli di Jesi; Misco è prodotto con le uve della vigna migliore della tenuta, 4 su 34 ettari complessivi, e sono prodotte solo 3 mila bottiglie.

Vinificazione: il vino matura 2 anni in acciaio sui lieviti fini e poi affina in bottiglia. È molto giovane considerato il potenziale di invecchiamento di 10-15 anni, ma già si avvertono note evolute.

Come tutti i Verdicchio ha una nota ammandorlata finale, che è volutamente attenuata, in quanto è lavorato sulla morbidezza e sulla rotondità. Utilizzando solo l’acciaio è molto varietale, puro, pulito, con note di frutta secca e miele.

Rêve Villa Angela, Offida Pecorino Docg 2022 Velenosi (foto 4)

È prodotto a Offida, la zona più vocata del pecorino. Il vigneto dimora su un colle che guarda il mare. Dopo la pressatura soffice, innescata la fermentazione, metà del mosto è trasferito in barrique nuove, dove prosegue la fermentazione, quindi il vino rimane sui fecce con bâtonnage regolari.

Il restante mosto termina la fermentazione e sosta in acciaio.

I vini sono assemblati in acciaio dove riposano, quindi sono imbottigliati e dopo qualche mese di affinamento è immesso sul mercato.

Possiede sentori evidenti di frutta esotica e una marcata nota balsamica un po’ mentolata, con ricordi di salvia e di rosmarino.

Select Vigna Premstallerhof Alto Adige Santa Maddalena Classico DOC 2022 Rottensteiner (foto 5)

E’ vinificato con uve schiava completate con una quota più piccola di lagrein.

Alla pressatura soffice segue dopo la fermentazione in vasche di cemento; il vino ottenuto è poi è elevato per alcuni mesi in legni grandi di rovere.

È un rosso piacevolmente fruttato con marcati ricordi di prugna, di ciliegia, di mora cui si uniscono sentori di sottobosco come muschio bagnato e funghi.

Torre Rosazza Friuli Colli Orientali Friulano DOC 2022 Le Tenute del Leone Alato (foto 6)

Le uve friulano sono prima macerate a freddo in acciaio quindi il mosto è avviato alla fermentazione; il vino ottenuto sosta ancora in acciaio per 4 mesi sui lieviti nobili e almeno tre mesi in bottiglia.

Non è escluso che nel prossimo futuro all’acciaio possano alternarsi anfore e cemento. Una particolarità: il terreno in cui dimorano le viti, la ponca, è poco fertile, per cui particolarmente vocato alla viticoltura in quanto le radici si sviluppano in profondità e acquisiscono la mineralità che comunicheranno all’uva e conseguentemente al vino.

Nel calice rivela struttura, potenza che si avverte già al naso, ma soprattutto in bocca, con profumi floreali di gelsomino, di fiori di campo, e fruttati di pera, nuance di zafferno e con il tempo, sarà evidente la minerlità che si esprime come pietra focaia.

Turriga Isola dei Nuraghi IGT 2019 Argiolas  (foto 7)

È prodotto con uve cannonau, completate con piccole percentuali di carignano, bovale di Sardegna, malvasia nera.

Il pigiato macera 18-20 giorni con dèlestage, successivamente il vino matura in cemento per 6 mesi ed è successivamente elevato per 24 mesi in botti nuove; affina un anno in bottiglia ed è dotato di 14,5° alcolici.

E’ intenso con ricordi di piccoli frutti maturi anche in confettura e note balsamiche; pieno, complesso, rotondo potente e al tempo stesso morbido e lungo.

Villa Bucci Castelli di Jesi Verdicchio Classico Superiore DOC 2020 Villa Bucci (foto 8)

Nasce da uve verdicchio dei vigneti più vecchi, ossia di oltre 50 anni, con esposizioni e altimetrie differenti pertanto le uve vengono vendemmiate in date diverse e vinificate separatamente.

Dopo la spremitura soffice, la fermentazione alcolica in acciaio è innescata dai lieviti presenti naturalmente sulle bucce.

Il vino ottenuto è assemblato ed elevato in grandi botti di rovere di Slavonia molto vecchie così che non cedano nessun sapore di legno.

Alla degustazione è fruttato con ricordi di pesca, di frutta a polpa bianca, e floreale (si riconosce l’acacia); è un vino di grande struttura, ancora molto giovane rispetto alla potenziale capacità di affinamento quando la frutta percepita risulterà più matura, e si evidenzieranno le note minerali

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