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 “E’ il bianco più importante del Piemonte, notoriamente Terra di Rossi e può essere la guida che ci fa scoprire una parte diversa dal resto della regione, una zona di grande bellezza con i suoi panorami e le sue colline, che si incontrano sia per arrivare che durante la discesa”. Queste le parole che ha usato Carlo Cracco per descrivere il Gavi e il suo territorio, durante la conferenza stampa di domenica scorsa in occasione della 5° edizione di Di Gavi in Gavi, appuntamento sempre più frequentato dai wine-lovers e che quest’anno ha fatto registrare un record di presenze al di sopra delle aspettative. 

Oltre 10.000 visitatori, più di 100 volontari delle Proloco degli 11 Comuni della

Denominazione, 50 persone arruolate nell’organizzazione, oltre 20 sommelier schierati nelle 6 Corti che hanno sbicchierato più di 2.000 bottiglie di vino – tutti i commercianti e gli esercenti aperti con proposte a tema, 300 persone a Libarna per ArcheoMovie, 1.000 persone alla Raviolata, 200 i partecipanti alla Gavilonga, 300 spettatori agli Showcooking presentati da Lisa Casali con Francesco Oberto, Jumpei Kuroda, Flavio Costa, Christian Milone, quasi 800 presenze totali nelle cantine aperte straordinariamente di notte. 

Questi i numeri di quella che è “La più riuscita edizione di Di Gavi In Gavi… fino alla prossima naturalmente!” secondo quanto ha dichiarato soddisfatto il Presidente del Consorzio Maurizio Montobbio.

La premiazione della gara culinaria tra i Comuni della Denominazione, è avvenuta sotto una pioggia di coriandoli d’oro ed è stato uno dei momenti più seguiti e attesi, anche sui social network. Ha vinto il Comune di Carrosio con la Peperonata Carrosiana ma la scelta non è stata facile: “La morbidezza e la carnosità del peperone si sposano perfettamente con la freschezza del Gavi” è stata la motivazione spiegata da Carlo Cracco. 

Il lavoro che il Consorzio Tutela del Gavi sta svolgendo da qualche anno ci è stato raccontato molto bene da Sara Repetto, Brand Manager: “L’obiettivo è quello di creare una sinergia di emozioni legata ai molteplici elementi che ruotano intorno al vino, per questo abbiamo iniziato a lavorare a 360° creando sinergie con le più importanti realtà del territorio, come il sito archeologico di Libarna e Il Forte. 

La volontà e quella di far diventare il Gavi una destinazione sempre più importante per il turismo internazionale, anche perché il Gavi è un vino che è venduto principalmente all’estero. Oggi il totale di produzione è intorno a 13 milioni di bottiglie delle quali l’85/87% è venduto fuori dall’Italia, con l’Uk come mercato principale, gli Stati Uniti e la Germania come riferimento, la Russia che riconosce da sempre la qualità di questo vino, pagandone il giusto prezzo e nuovi mercati asiatici fra i quali Corea, Giappone e Hong Kong”.

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