Whisky, ghiaccio e acqua naturale: sono questi gli ingredienti dell’elegante Mizuwari, uno dei cocktails estivi di ispirazione giapponese perfetto per dissetare durante le serate estive. Per degustarlo non serve andare in Giappone, ma è sufficiente provare la ragionata cocktails list estiva ispirata ai grandi classici proposta da Dream Whisky, etichetta indipendente di whisky selezionati, affinati e imbottigliati direttamente in Scozia, anche whisky club in via Pietro Colletta a Milano.
Qui il whisky, oltre ad essere protagonista di una proposta di degustazione, è al centro delle proposte della cocktails station, pensata per stupire chi lo ama già ma soprattutto per avvicinare anche i più scettici con preparazioni fresche e dissetanti come Whisky & Soda (alternativa al Gin Tonic), Whisky Fizz (al posto del Gin Fizz), Mint Julep (valida alternativa al Mojito) e una rivisitazione del Whisky Sour. Si tratta di cocktails d’ispirazione internazionale rivisitati allo scopo di accentuare la loro freschezza ed esaltare il gusto del distillato usato come base grazie all’utilizzo di frutta, fiori ed erbe aromatiche. Pensati dal bartender Antonio Lugli, i cocktails di Dream Whisky sono la nuova proposta estiva del club, disponibili fino all’autunno nel menu che cambia stagionalmente.
“La parola d’ordine quando si lavora con il whisky in miscelazione è semplicità. Questo modo di approcciare il prodotto ci permette di non andare a destrutturare un liquido già complesso e ricco di sfumature dove spesso ritroviamo già tutte le caratteristiche di cui abbiamo bisogno in un cocktail, come dolcezza, acidità, speziatura o torbatura. Il gioco è quello di abbinarvi altri spiriti che siano in risonanza con il profilo aromatico e ne completino la struttura. Quindi, suggeriamo pochi ingredienti di qualità e focus sul ghiaccio, cristallino e lavorato a mano. Le accortezze aumentano se utilizziamo per la miscelazione un whisky single cask, cioè proveniente da un’unica botte di un’unica distilleria, come nel caso degli imbottigliamenti che realizziamo noi di Dream Whisky: in questo caso la gradazione alcolica è maggiore, l’evoluzione degli aromi e la loro struttura alcolica necessitano di una tecnica perfetta, giostrata tra diluizione e raffreddamento.” spiega Antonio Lugli, barmanager Dream Whisky.
Le 5 proposte di cocktails estivi firmati Dream Whisky
Partendo dai grandi classici della miscelazione a base whisky, queste sono le rivisitazioni da poter degustare presso la Dream House, il nuovo club milanese per appassionati di whisky e sede dell’etichetta indipendente Dream Whisky.
1. Dal Giappone, l’eleganza del Mizuwari (foto 2)
É come bere un vino aromatico ma con i profumi del whisky. Questo drink di concezione giapponese prevede l’utilizzo di tre ingredienti che sono la chiave del suo successo: whisky, ghiaccio ed acqua naturale. Sulla qualità di ciascuno di essi non si può elemosinare: è bene prediligere acqua con residuo fisso bilanciato ed elevata morbidezza e un ghiaccio cristallino in cubi di grosse dimensioni. Non tutti i whisky sono adeguati per questo drink, è preferibile dunque utilizzare whisky a grado pieno poiché non diluiti, i quali permettono una migliore espressione di profumi e aromi, senza far perdere struttura al drink.
2. Al posto del solito Gin Tonic, Whisky & Soda
É la vera alternativa al Gin Tonic e la preparazione di questo cocktail è altrettanto semplice. Una scorza di agrume come guarnizione aiuta a rendere la bevuta ancora più rinfrescante. È meglio prediligere un whisky scozzese con un profilo delicato e floreale, tipico dello Speyside o delle Lowlands, oppure un blend con un bel bilanciamento tra parte affumicata e parte dolce. Anche un buon Irish whiskey con le sue note vegetali e fresche può fare al caso nostro.
3. Gin Fizz? No, Whisky Fizz (foto 3)
É la limonata per gli over 18. Questa categoria di cocktails appare già ai primi del Novecento, quando l’invenzione delle sode invade le città americane ed europee. È un drink fresco e adatto a tutti, che prevede sempre il succo fresco di agrume ed una parte dolcificante a bilanciare, con il distillato a farne da padrone. Ci si può divertire utilizzando whisky differenti per esaltarne le caratteristiche, dal più torbato al più delicato, oppure si può giocare sulla parte sodata partendo dalla più classica club soda fino ad arrivare ad aromatizzazioni più piccanti o speziate.
4. Una nuova versione per il Mojito: il Mint Julep
É il vero alter ego del Mojito in chiave statunitense e la sua storia di certo non è da meno. Nasce all’alba dei tempi quando il whisky e le erbe venivano utilizzati come medicamenti, ma deve la sua fama al Kentucky derby, celeberrima corsa ippica in cui scorrono fiumi di bourbon. L’utilizzo della Julep Mug in rame o peltro e l’abbondante menta fresca hanno fatto di questo cocktail uno dei più consumati in estate dagli statunitensi in vacanza. Qui il whiskey americano in tutte le sue sfaccettature, dal più morbido bourbon al più balsamico e speziato Rye, si esprime al meglio se diluito con ghiaccio tritato e qualche goccia di bitter.
5. La rivisitazione del Whisky Sour
É uno dei modi migliori per approcciarsi al whisky. Questo cocktail, grazie alla sua morbidezza e al gusto vellutato, è perfetto per qualsiasi occasione ed è in grado di far apprezzare il distillato nobile anche ai più scettici. L’utilizzo di qualche goccia di albume – innovazione per la prima volta apparsa nel 1922, grazie al libro “Cocktails. How to mix drink” del bartender belga Vermière – rende la bevuta delicata e quasi priva della sensazione alcolica, supportando ogni tipo di sapore, dal più dolce al più secco.