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Elemento Indigeno, il progetto di Compagnia dei Caraibi dedicato ai vini internazionali, di cui abbiano detto qui, ha presentato il Catalogo 2024 presso lo spazio Lynk and Co a Milano. Più di 200 pagine in cui vengono presentate storie di produttori da tutto il mondo, accumunate da valori come la sostenibilità, l’autenticità, l’innovazione e dalla voglia di uscire dagli schemi. Tema di quest’anno è il pregiudizio, o meglio il liberarsi da idee convenzionali.

E per farlo, nel creare il nuovo catalogo, anziché scegliere i vini basandosi sui vitigni e sulle denominazioni, Elemento Indigeno ha focalizzato le storie e i sogni di coloro che rendono possibile il vino nei calici.

 

Le etichette del Catalogo 2024 sono fortemente radicate al proprio territorio, talvolta nascono dopo viaggi in altre parti del mondo, oppure dalla volontà di custodire le tradizioni enologiche locali.

Il catalogo si articola in 8 macrocategorie, 6 rubriche tematiche di approfondimento, 29 Paesi, 75 produttori e più di 360 referenze.

Le macrocategorie sono Wine is: Rockstar, Roots, Contaminations, Rematch, Guardian, Backpacker, Conviviality, Finished. Per approfondimenti cliccare qui ed esplorare Categorie.

All’evento, che ha visto i vini raggruppati appunto in macrocategorie, abbiamo degustato alcune etichette proposte.

Rockstar

Raggruppa i vignaioli che danno vita a vini fuori dagli schemi.

La Petite Odyssée

Rouge Fourie

La zona di produzione è il Sud Ovest della Francia. Il vino è un blend di merlot, cabernet sauvignon e aboriou, quest’ultimo vitigno autoctono, vinificati e maturati separatamente in vasche di acciaio e assemblati dopo 10 mesi.

Nel calice intensità fruttate di lampone e di ribes rosso, sorso piacevolmente fresco e vivace.

Backpacker

Produttori che hanno viaggiato prima di tornare a casa loro e avviare il proprio progetto.

Johan Vineyards

Pinot Noir “Estate” 2021

Questo vino è prodotto in Oregon unicamente con uve pinot nero. Il vitigno qui trova una grande espressione perché le basse temperature, con significative escursioni termiche, rappresentano la situazione climatica ideale, simile a quella borgognona. Di fatto questo vino si ispira proprio alle etichette di Bourgogne. La vinificazione si svolge in vasche di acciaio con il 57% delle uve a grappolo itero. Il vino è elevato in legno grande per 9-10 mesi. Alla degustazione profuma di frutta rossa matura anche scura. In bocca rivela grande finezza, eleganza e persistenza.

Martha Stoumen Wines

Nero d’Avola 2018

Produttrice giovane che ha viaggiato in Francia e in Italia. Ha lavorato da Arianna Occhipinti in Sicilia. Questa etichetta è prodotta con uve nero d’Avola 100%, un tributo rispetto a ciò che ha imparato in Italia. Si discosta dal concetto di California Napa Valley dove i vini sono molto alcolici, con lunghi passaggi in legno, in quanto vendemmia precocemente per salvaguardare l’acidità. La macerazione ha luogo a grappolo intero per circa 10 giorni in acciaio; il vino è elevato in legno grande per qualche mese. Ricorda i Nero d’Avola siciliani, ma con ben delineate note vegetali e con maggiore verticalità. È elegante, minerale, fine, ma senza rinunciare a una salda struttura.

Roots

Sono le maison di zone vitivinicole storicamente importanti, ricche di storie e tradizioni presenti da generazioni.

Domaine Alain Mathias

Chablis

Nasce da uve chardonnay in purezza. La vinificazione è in bianco con fermentazione in acciaio. Il vino matura sui lieviti fini, una parte in anfora e una parte in legno grande. Il produttore non voleva uno Chablis troppo improntato su sentori di legno e per questo ha scelto l’anfora. Dopo 9 mesi ha luogo l’assemblaggio in acciaio cui segue un lungo affinamento bottiglia. Al naso si evidenziano sentori terziari di pietra focaia e di idrocarburi; in bocca è verticale, ma anche largo, quindi riesce ad esprimersi in entrambe le direzioni

Guardian

Sono i produttori che riescono a preservare le tradizioni culturali legate al vino in una certa area.

Natenadze

Meskheti Meskhuri 2020

Siamo in Georgia, e il giovane produttore ha voluto improntare il suo progetto tutto sulla preservazione della ricchezza del patrimonio vitivinicolo georgiano, pertanto delle uve autoctone di vigne centenarie, con rese bassissime e frutto molto intenso e concentrato. Dopo la pigiatura di uve a bacca bianca, mosto e bucce macerano e affinano per 6 mesi in anfore georgiane. Il vino, grazie alla lunga macerazione, è decisamente complesso, importante con sentori erbacei e di menta fresca.

Remach

Territori che hanno un grande potenziale, che non sono ancora abbastanza conosciuti, ma che hanno voglia di affermarsi.

Fattoria Albatrella

Sangiovese Toscana IGT

È prodotto in provincia di Siena. Il giovane produttore dopo 19 vendemmie all’estero, soprattutto in Francia, ha dato vita al suo progetto che punta sull’espressività del territorio e quindi vuole discostarsi da quelle che sono le denominazioni classiche toscane. Il suo vino si ispira in parte alla Borgogna e ciò si intuisce anche dalla vinificazione del grappolo rigorosamente intero. Le uve sangiovese sono pigiate, quindi macerano in acciaio per 10 – 14 giorni; il vino matura in vasche d’acciaio mentre una piccola percentuale è elevata in barrique di più passaggi. Al naso note di frutta rossa e anche accenni di idrocarburo; la beva è fresca con mineralità che permette di avere quella scorrevolezza che hanno i vini in Borgogna.

Tenuta il Nespolo

Temperss Moscato Secco 2020

Il produttore fa parte dell’associazione Escamotage che vuole promuovere il Moscato artigianale, in contrapposizione a quello industriale e tecnologico e che si è data un regolamento che limita le rese dell’uva per ettaro e vieta l’impiego di diserbanti in vigneto. Le uve moscato sono lasciate criomacerare per 24 ore quindi il solo mosto fermenta in acciaio a temperatura controllata. Il vino matura 9 mesi ancora in vasche di acciaio con bâtonnage e poi in bottiglia dove questo millesimo ha affinato per tre anni. Data la lunga permanenza in bottiglia si sono attutiti i sentori di frutta come pesca a polpa bianca, gelsomino e più in generale i fiori banchi, mentre si evidenziano profumi terziari come gli idrocarburi. In bocca è secco, minerale e fresco.

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