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I fan di Eugenio Boer (foto 2), dalla sua uscita dalla scena ristorativa milanese dello scorso novembre dopo l’acquisizione della stella Michelin presso il ristorante Essenza, volevano sue nuove. Ma le notizie non trapelavano. Ora però lo chef è tornato ai fornelli di un locale, il suo. Si chiama, infatti, Bu:r che è la corretta trascrizione fonetica del suo cognome solitamente pronunciato all’italiana.

In una piccola traversa di Corso Italia, a pochi metri dalla Cerchia dei Navigli, ha aperto un locale di 32 coperti (foto 3-4); fanno parte della squadra Simone Dimitri, direttore di sala e già manager del bistrot del Mandarin Oriental, affiancato dal sommelier Yoel Abarbanel, precedentemente operativo alle cantine di ristoranti internazionale come Taillevent, Ledbury e Le Gavroche.

Aperto a pranzo e a cena, da Bu:r la carta (foto 5) sfugge alla logica dell’elenco dei piatti. Ciò perché la sua cucina, come la conosciamo, ossia contemporanea, creativa, innovativa, si esprimerà basandosi su un menu di suggestioni, “concetti” che varieranno periodicamente.

“Ogni concetto – spiega Eugenio Boer – racchiude una serie di piatti, di volta in volta variabile, che i commensali potranno decidere di scoprire. In totale sono otto – inizio con Nino Bergese, Waste don’t Waste, Think Green, Il Mare, I Miei Classici, Il Viaggio, La Cuisine du Marché, Taverna SantoPalato – ed esprimono la mia personale filosofia culinaria che scaturisce dal mio approccio con il mondo e con le persone”.

Per cui, niente paura, lo chef continuerà a preparare i propri piatti “classici”  come il Risotto alla Cenere, il Salmerino di montagna e le sue uova e il Piccione in 3 cotture. Per quanto riguarda i prezzi: due suggestioni 65 euro, tre 90 euro, cinque 120 euro.

Le premesse ci sono, il locale è già aperto per cui occorre solo provare… affidandosi allo chef.

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