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Villa San Carlo: ulivi, cipressi, bosco, daini, lavanda, orto, albicocchi, viti crescono e vivono in un’area di 22 ettari, raccolti nella valle che guarda lontano il Monte Baldo innevato in aprile e dove felice sgorga nuovo ogni anno il vino di Valpolicella. Terra delle molte valli e delle molte cantine, la Valpolicella offre i vini famosi nel mondo della denominazione Docg Amarone, Doc Valpolicella Superiore, Doc Valpolicella Ripasso.

Il Ripasso, l ‘umile, nato dalla gente che ri passando le vinacce, le bucce delle uve appassite dell’Amarone nel vino scarno che davano i vigneti per il vino di sostentamento dei contadini, ne traeva maggiore sapore e giovamento rispetto a quello abitualmente vinificato. Tracce della predilizione e imitazione per l’Amarone e per le uve che lo producono, si ritrova anche nell’Editto di Rotari che stabiliva pene molto severe per chi arrecava danno alle viti e multe salate per chi rubava i grappoli preziosi e di cui appunto venivano recuperate le bucce. Il vino era considerato al pari del denaro per pagare i diritti feudali. I primi esemplari di bottiglie di “Amarone” senza etichetta arrivarono solo nei primi anni del Novecento per un uso familiare o destinati agli amici.

Mentre la prima commercializzazione di una bottiglia di “Amarone della Valpolicella” è del 1953. L’Amarone ora famoso in tutto il mondo accoglie stili e gusti diversi del pubblico internazionale, ma l’importante obiettivo dei vignaioli è che vada preservata l’eleganza che lo contraddistingue. La bocca dell’Amarone di Villa San Carlo (foto 2) non sfronzola, è secca e decisa. Il colore è acceso, il naso è profondo e balsamico. La sostanza e l’estratto nel definiscono la rotondità e l’eleganza che protrae nel tempo il vino delle tante valli, sali e scendi tra colline e boschi, dove la gamba si allena e perpetuata dalla dolcezza del microclima, accompagna giorni, anche i più monotoni.

VInitaly 2018 ha visto protagonista il nuovo vino Campo Bianco Valpolicella doc (foto 3) da una vigna che contiene più scheletro e la terra assume un colore perlato. Produzione di 5000 bt. / anno Annata 2016 Stoffa e persistenza gustativa rendono efficace questo vino che prende il suo posto assieme al vino Valpolicella Superiore e l’Amarone e per chi vuole avvicinare il mito dell’Amarone, è presto accontentato. Video e info sui vini in diretta col produttore cliccando qui.

Il vino è disponibile in azienda, negli States, in Cina, in Polonia, in Turchia, in Belgio e in Svizzera, Germania. L’altro prodotto, la Amarone di Valpolicella docg Riserva, richiestissima in Texas, Mariland e California, Thailandia, Hong Kong Fra qualche settimana uscirà l’Amarone di Valpolicella 2013. Tutto cresce qui, con andamento ondulatorio, morbido, con qualche volo strappato ai fagiani che arrivano per un sopralluogo in questa conca in cui sta ben piazzata e assolata, la facciata di Villa San Carlo dal 1500, ora della famiglia Pavesi che accogliendo il ritmo del luogo, cerca di farlo esprimere verso il mondo internazionale del vino come forma naturale.

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