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Un fine settimana che assicura una bellissima immersione nel mondo – o, forse, è meglio dire nelle forme – del formaggio, è quello che assicura Bergamo a chi vuole scoprire tutto di questo grande prodotto. Da venerdì 22 a domenica 24, infatti, a Bergamo è in programma la sesta edizione di FORME, la manifestazione dedicata al formaggio, che dopo l’edizione digitale del 2020, torna in presenza, tra antichi saperi, nuove conoscenze e patrimoni Unesco. Un ritorno, la presenza dal vivo che, possiamo dire, ha fatto “scatenare” gli organizzatore visto che non si sono risparmiati per niente per proporre un calendario ricco di appuntamenti, compreso anche alcuni appuntamenti digitali sulla piattaforma Progetto Forme, per raggiungere tutti coloro che non potranno essere presenti di persona.

La manifestazione, dedicata alla valorizzazione e promozione dell’intero comparto lattiero-caseario, prevede una serie di appuntamenti che si snoderanno in alcuni luoghi simbolo della città di Bergamo. Dall’ex Monastero di Astino con il Dairy Culture and Civilization Forum organizzato da AFIDOP, l’associazione che riunisce i più importanti consorzi di tutela caseari italiani. Il convegno, quest’anno, ha un particolare valore simbolico perché ricorrono i 70 anni dalla Convenzione di Stresa che nel 1951 ha sancito la nascita delle Denominazioni d’Origine e porterà le testimonianze dirette dei Consorzi di tutela, dei rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni di rappresentanza e affronterà le sfide e le opportunità con cui oggi devono misurarsi le produzioni casearie perché il patrimonio di formaggi dop e igp italiani è ineguagliabile per tipologia di prodotti, freschi, stagionati, morbidi, duri o semiduri, a pasta filata, cruda o cotta ma, anche, per tipologia di latte e per area geografica rappresentata.

E, poi, fare rete per creare opportunità partendo dalla straordinaria ricchezza dei prodotti e dei territori: queste sono le ragioni per cui è nato FORME. E proprio partendo dal concetto di rete torna – con la sua seconda edizione – l’International Creative Summit, a cura del Comune di Bergamo. “Remember the Future” è il titolo dell’evento di nuovo presso l’ex Monastero di Astino che con il progetto “La biodiversità dentro la città: la Val d’Astino di Bergamo” ha vinto la terza edizione del Premio Nazionale del Paesaggio ed è così diventato il candidato dell’Italia per la VII edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. Oltre alle tre città Creative Unesco per la Gastronomia, partecipano al summit la Città di Milano, per la letteratura, la svedese Östersund, la boliviana Cochabamba, l’australiana Bendigo e l’americana San Antonio, sempre per il cluster della Gastronomia.
Innovazione e valorizzazione del settore lattiero-caseario (ecco il perché del nome FORME FUTURE) saranno alla base delle diverse manifestazioni che si divideranno tra divulgazione scientifica, promozione dei prodotti e dei produttori o consorzi e dibattiti, dal vivo ma anche digitali. Un ricco calendario di appuntamenti quello di “Incontri e Racconti” condotti da professionisti ed esperti del settore, che porteranno il pubblico alla scoperta della civiltà del formaggio, tra tradizioni secolari e nuove sfide digitali, architettura e presidio del territorio, storie di luoghi, di persone e di produzioni che accompagnano l’umanità da millenni.

Presenti anche i grandi classici come i “Cheese Labs” a Palazzo Terzi – curati da maestri assaggiatori ONAF e sommelier AIS – che presenteranno le specialità casearie delle Cheese Valleys Orobiche e i più importanti formaggi dop italiani. In quest’ottica, torna Piazza Mercato del Formaggio, la spettacolare mostra-mercato, sabato 23 e domenica 24 ottobre nella Loggia porticata di Palazzo della Ragione (Bergamo Alta), dove poter degustare grandi formaggi con gli eccellenti vini lombardi selezionati da Ascovilo, l’associazione che raccoglie 13 consorzi vitivinicoli della regione.
FORME FUTURE 2021 ospiterà la terza edizione del concorso nazionale “Stupore ed emozione” in partnership con ONAF (Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio). Due le categorie in gara: “Oltre il formaggio”, premio dedicato ai migliori prodotti caseari elaborati, e “Il Casaro d’Oro”, che premierà le Denominazioni d’Origine, i prodotti storici e i produttori.

In occasione della premiazione del concorso verrà consegnata dal presidente nazionale di ONAF, Pietro Carlo Adami, al sindaco Giorgio Gori una targa per il riconoscimento di Bergamo come Città del Formaggio 2021. Anche perché, ha sottolineato Gori nel corso della presentazione della kermesse a Palazzo Lombardia, a Milano, con 9 dop, 3 presidi slow food, un’arte casearia riconosciuta in tutto il mondo, Forme Future è la celebrazione di un sapere tutto bergamasco che ha radici lontane e che ha influenzato parte del Nord Italia e la Valle del Po.

Nel frattempo continua ad arricchirsi anche il Virtual Cheese Expo, il “Museo Virtuale” visitabile sul sito www.progettoforme.eu dove conoscere i più importanti formaggi italiani e alcune specialità casearie delle Città Creative Unesco. E, poi, la partecipazione internazionale sottolineata, in digitale durante la presentazione milanese, da Ana Maria Soares Valentini, Secretària do Governo Estaduale de Agricultura de Minas Gerais, uno dei più grandi stati del Brasile, che ha una grande rilevanza nel settore della produzione di formaggio.

Spazio anche alla solidarietà perché torna l’iniziativa “Il formaggio alimenta la ricerca” in collaborazione con la Onlus ARMR (Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare). FORME organizza infatti una raccolta fondi a favore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, offrendo al pubblico una selezione delle specialità casearie in cambio di una donazione e organizzando la raccolta con l’allestimento di gazebo nelle piazze principali della Città.

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