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Piccoli fagioli (azuki significa fagiolo piccolo) color rosso scuro, ma esistono anche meno diffuse varietà chiare e marroni sono molto utilizzati in Giappone anche dai macrobiotici. Erroneamente considerati una varietà di soia, sono reperibili essiccati. 

 

In cucina
Gli azuki secchi richiedono circa 12 ore di ammollo. Si fanno poi bollire in abbondante acqua, salandoli solo a fine cottura, per circa 40 minuti e possono sostituire i fagioli nostrani nella preparazione di zuppe e minestre; sono spesso abbinati al riso integrale. Si possono proporre anche in insalata, o per guarnire altri alimenti. Vale la pena provare a sostituirli ai fagioli nostrani nella preparazione per esempio della celebrata pasta (anche con le cotenne…), oppure bolliti e poi insaporiti in umido bianco o di pomodoro come contorno a gamberoni alla piastra o come piatto veg. Bolliti si possono condire con cipolla rossa cruda affettata sottile, olio extra vergine di oliva, sale e pepe con l’eventuale aggiunta, per i più golosi, di nervetti.

 

Proprietà
Hanno sapore pronunciato, pieno, leggermente erbaceo. Vengono apprezzati per le proprietà alimentari: ricchi di sali minerali, in particolare potassio, zinco, ferro e molbideno (utile per il fegato), contengono fibre, vitamine, soprattutto del gruppo B, e rappresentano un’ottima fonte fitoproteica. Per quest’ultimo motivo trovano impiego nelle diete macrobiotiche, vegetariane e vegane. Amici del fegato, agiscono da depurativo dell’organismo e grazie agli isoflavoni, composti chimici naturali, hanno un influsso positivo sul sistema immunitario, delle ossa e del cervello.

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