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Si è tenuta, all’enoteca La Cieca, la prima degustazione verticale di birra Grecale, la punta di diamante del birrificio GJULIA. La particolarità della Grecale è uno dei suoi ingredienti: il mosto di uva Picolit, vitigno nobile friulano. Ed è in Friuli Venezia Giulia, infatti, che nel 2012 è nato il Birrificio GJULIA per volontà dei fratelli Marco e Massimo Zorzettig, già titolari delle aziende vitivinicole La Tunella e Alturis.

Quattro le annate degustate con Marco Zorzettig giunto a Milano per l’occasione che ha visto coinvolto un gruppo di giornalisti di settore: 2015, 2014, 2013, 2012. Un’occasione unica per apprezzare le differenze regalate dal tempo e dalla natura, visto che il Picolit è comprensibilmente diverso di anno in anno e che le stagioni della vigna influiscono anche sulla produzione di questa birra. “Dal Picolit si estrae un dolce, intenso e preziosissimo vino che – ha raccontato Maurizio Maestrelli, che con Marco Zorzettig ha guidato la degustazione – concede il suo “lusso” organolettico nella Grecale”. 

Birra a tiratura limitata, esce sul mercato una volta all’anno, nel mese di novembre. Ha 10% vol ed è capace di invecchiare ben più di qualche anno in cantina con risultati eccezionali, a detta di chi l’ha potuta assaggiare nelle sue quattro versioni. È rifermentata e affinata in bottiglia.

Birra GJULIA è stato il primo birrificio agricolo artigianale friulano. Tutte le birre vengono lavorate con metodo artigianale, senza l’uso di filtrazione e pastorizzazione. 

“Abbiamo dedicato circa 18 ettari alla coltivazione dell’orzo – ha raccontato Marco Zorzettig – e un paio al frumento. Il che significa che tutti i malti base arrivano dal nostro territorio”. Recentemente il birrificio ha anche un suo luppoleto che soddisfa il fabbisogno della produzione della Ipa e del Barley Wine”.

Informazioni complete su tutte le birre prodotte e sulle attività del birrificio le potete trovare sul sito http://birragjulia.com/.

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