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Se l’evento è organizzato per presentare una guida che riesce ad elencare quelli che sono ritenuti i migliori bar d’Italia, è quasi impossibile dimenticare la storica scena del grande Eduardo De FilippoIo, per esempio, a tutto rinuncerei, tranne a questa tazzina di caffè, presa tranquillamente qua, fuori al balcone, dopo quell’oretta di sonno che uno si è fatto dopo mangiato”. Stiamo ricordando qualcosa che risale e otto decenni addietro e, nel frattempo, la passione degli italiani per il caffè è più viva che mai. Tant’è vero che il 97% degli italiani lo beve più volte al giorno e, contestualmente, aumentano gli stranieri che impazziscono per il nostro espresso e le sue infinite variazioni sul tema.

Tutto questo amore per il caffè è sintetizzato in 525 pagine dell’agile libro (in formato più piccolo rispetto al classico volume) de la Guida Bar d’Italia del Gambero Rosso 2024 (costo 9,90 €), realizzata in collaborazione con illycaffè (e presentato a Milano presso il Teatro Manzoni), dove sono elencati e raccontati 1.090 locali che come la tradizione si sposa sempre più all’innovazione con una moltiplicazione dell’offerta davvero encomiabile. Ad ogni locale, poi, è assegnato il chicco, la tazzina o entrambi per indicare il caffè buono, quello ottimo e, infine, l’eccellenza mentre con la tazzina è sintetizzato il giudizio complessivo sul locale. Il giudizio, avverta l’editore, scaturisce dall’esame di vari fattori: l’offerta (prima colazione, spuntino per il pranzo, aperitivi, cocktail), il servizio, l’ambiente, l’igiene. Poi ci sono 45 locali che hanno conquistato sia le Tre Tazzine, sia i Tre Chicchi 2024. Fra questi c’è Paolo Griffa Al Caffè Nazionale di Aosta che apre la guida con il suo palmares a pieno punteggio, aggiudicandosi anche il Premio illy Bar dell’Anno 2024, grazie alla sostenibilità che è il suo filo conduttore: “energia elettrica interamente ottenuta da fonti rinnovabili, packaging riciclabili al 97%, attenzione agli sprechi, selezione dei fornitori con valori condivisi, garantendo qualità del prodotto e delle condizioni di vita di chi lavora lungo la filiera, valorizzando i prodotti di piccole realtà valdostane e le erbe spontanee impiegate nelle preparazioni, raccolte un orto sinergico a pochi passi. Una somma di piccoli gesti quotidiani, non urlati ma intesi come “normalità”. In finale, per questo titolo, sono arrivati e, cioè, Paolo Griffa, Colzani di Cassago Brianza (LC), 300Mila di Lecce, Caffè Sicilia di Noto (SR) e La Pasqualina di Almenno San Bartolomeo (BG).

C’è da dire, comunque, che sono molti i bar che in ogni regione danno il meglio di sé. A brillare, come sempre, il Piemonte, dove la storica tradizione del caffè assicura a ben due insegne il massimo delle stelle per 20 anni consecutivi, come Baratti & Milano a Torino e Converso a Bra, a cui si uniscono Biasetto a Padova, Tuttobene a Campi Bisenzio (FI) e Antico Caffè Spinnato a Palermo. Tant’è che “Anno dopo anno, la nostra Guida non smette di stupire – commenta Laura Mantovano, Direttore editoriale delle Guide -. Un trend su tutti è quello delle caffetterie specialty, che stanno riscuotendo un successo crescente con il loro nuovo posizionamento nel mercato, così come l’investimento da parte di grandi gruppi e fondi nelle caffetterie storiche d’Italia, nuovi locali che affiancano musei e luoghi d’arte e molto altro da scoprire. Ma anche per il mondo dei bar c’è la medesima nota dolente che affligge la ristorazione in senso lato: la mancanza di personale adeguatamente formato. Un handicap che insieme agli elevati costi gestione continua a far registrare anche qui un pesante turn over tra aperture e chiusure a cui è importante dare attenzione, per continuare a sostenere al meglio un segmento così strategico”.

Mentre per Cristina Scocchia, amministratrice delegata di illycaffè “I nostri bar e ristoranti sono luoghi capaci di rappresentare la massima espressione dello stile di vita italiano l’attenzione al bello, al buono e al ben fatto e la cura dei dettagli. Ed è proprio per questo che illycaffè ha scelto di supportare gli esercenti più esigenti, non solo con prodotti di qualità superiore sostenibile, ma anche offrendo una formazione professionale al personale, per garantire la perfetta esperienza del caffè italiano”.

E, quindi, ha fatto bene Andrea Illy, presidente dell’omonima azienda, ad evidenziare nella sua introduzione alla Guida, che un caffè può essere un’esperienza ed è proprio per questo che la sua azienda ha compreso la necessità di supportare gli esercenti più esigenti, non solo fornendo un prodotto di assoluta eccellenza, riconosciuto in tutto il mondo, ma anche offrendo formazione professionale al personale di servizio, garantendo così una perfetta esperienza del caffè italiano.

Tre tazzine e tre chicchi
Valle d’Aosta
Aosta: paolo griffa al caffè nazionale
Piemonte
Bra [cn]: converso
Torino: baratti & milano, caffè san carlo, bar zucca
Liguria
Genova: douce, murena suite
Lombardia
Almenno San Bartolomeo [bg]: la pasqualina
Bergamo: caffè cavour 1880
Brescia: bedussi
Carobbio degli Angeli [bg]: in croissanteria lab
Cassago Brianza [lc]: colzani
Erba [co]: pasticceria sartori
Milano: l’ ile douce, pavé
Treviglio [bg]: marelet
Zanica [bg]: morlacchi
Veneto
Arzignano [vi]: olivieri 1882
Lonigo [vi]: il chiosco
Padova: biasetto
Venezia: amo, grancaffè quadri
Friuli Venezia Giulia
Palmanova [ud]: caffetteria torinese
Trieste: antico caffè san marco, caffè vatta
Emilia Romagna
Bologna: gino fabbri pasticcere
Cattolica [rn]: staccoli caffè
Novellara [re]: bar roma
Pianoro [bo]: gabriele spinelli – dolce salato
Rimini: rinaldini
San Secondo Parmense [pr]: nuova pasticceria lady
Toscana
Campi bisenzio [fi]: tuttobene
Firenze: ditta artigianale, gilli, paszkowski
Marche
Loreto [an]: picchio
Umbria
Magione [pg]: bar molino centumbrie
Lazio
Roma: spazio bar e cucina
Abruzzo
Pescara: caprice
Campania
Minori [sa]: sal de riso costa d’amalfi
Napoli: gran caffè la caffettiera
Puglia
Lecce: 300mila
Sicilia
Noto [sr]: caffè sicilia
Palermo: sciampagna, antico caffè spinnato

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