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Abbiamo partecipato alla degustazione dedicata al tema “Gavi DOCG: identità e longevità”, organizzata presso l’Enologo di Civiltà del Bere. L’evento ha messo in evidenza le diverse espressioni del Gavi DOCG, celebre bianco piemontese, con particolare attenzione alla diversità della natura del  suolo in cui dimorano i vigneti e alla capacità del vino di evolversi nel tempo.

 

Le caratteristiche del territorio del Gavi DOCG

Il disciplinare del Gavi DOCG descrive le caratteristiche uniche del territorio: “dal punto di vista geologico si divide in tre fasce Le terre rosse, un’alternanza di marne e arenarie e una terza fascia nella parte meridionale composta da marne argillose bianche”. Diversità che contribuiscono a determinare le caratteristiche dei vini.

Selezione di vini degustati

Quaranta i vini in degustazione, suddivisi per fascia geologica. Ne abbiamo selezionai sei, due per fascia.

 

Terre bianche: marne bianche le quali valorizzano-enfatizzano la complessità aromatica del vitigno

Maddalena Gavi DOCG 2023 Produttori del Gavi

La Cantina conta 80 soci che conferiscono uve cortese tutte prodotte nel comune di Gavi. Dopo la pressatura la fermentazione si svolge in 15-20 giorni a temperatura controllata; poi il vino riposa in acciaio sui lieviti per 6 mesi e affina in bottiglia per 2 mesi. Nonostante l’annata torrida ha una buona freschezza. Al naso l’impatto fruttato è molto intenso con ricordi di pesca e di albicocca, oltre a note floreali. In bocca è asciutto con ricordi minerali. E’ ben rappresentativo per caratteristiche aromatiche e gustative del Gavi di Gavi.

Ronco del Mandorlo Gavi DOCG 2023 Cascina delle Monache

Vino ottenuto da vigneti storici di cortese di 50 anni. La fermentazione avviene in parte in acciaio e in parte in barrique di rovere. Dopo 5 mesi sui lieviti in acciaio, il vino affina in bottiglia. La vendemmia 2023 è stata condizionata dal caldo torrido di agosto, mitigato da una pioggia che non ha compensato la maturazione molto precoce. Caldo che è stato fiaccante soprattutto per l’acidità che risulta contenuta. È un’annata che ha bisogno di lungo affinamento in bottiglia per esprimersi al meglio.

Terre rosse: ricche di argille e minerali ferrosi, che comunicano al vino struttura e potenza

Girossa Gavi DOCG 2023 Alvio Pestarino

Le uve cortese, di vitigni di 35-40 anni, dopo la diraspatura e la pigiatura soffice, fermentano in acciaio, quindi il vino riposa 4 mesi in acciaio sui lieviti, per poi passare in bottiglia dove affina sino alla commercializzazione. Al naso note floreali e di frutta fresca dall’albicocca alla mela; in bocca è complesso, fine e fresco.

Grifone delle Roveri Gavi DOCG 2023 Bergaglio Cinzia

Le uve cortese sono torchiate in modo soffice; il mosto fermenta lentamente in serbatoi termocondizionati. Il vino ottenuto matura sui lieviti e affina in bottiglia sino alla commercializzazione. Nel calice è  definito da intensità fruttate e da lieve quanto piacevole nota di acidità ed è persistente.

Terre miste e vecchie annate

Vigna Madonnina Gavi DOCG Riserva 2021 La Raja

Azienda a conduzione biodinamica; le uve cortese, colte leggermente surmature a fine settembre, dopo la cernita sono sottoposte a pressatura soffice. La fermentazione si svolge in 25 giorni in piccoli serbatoi d’acciaio; successivamente il vino matura in vasche anch’esse d’acciaio, dove matura sei mesi per poi affinare in bottiglia per sei mesi. Note floreali, ricchezza di sapore e persistenza sono i suoi tratti distintivi.

Vigna della Rovere Verde Gavi Docg 2020 La Mesma

Azienda a conduzione biologica; le uve cortese dopo la raccolta sono pressate e il mosto fermenta in vasche di cemento a temperatura controllata, quindi il vino matura per almeno diciotto mesi in cemento sulle fecce nobili e per altri diciotto mesi affina in bottiglia. Alla degustazione è un vino che rivela struttura, dotato di spiccata salinità e bella freschezza.

Conclusioni

La degustazione ha evidenziato l’elevata qualità e la varietà espressiva del Gavi DOCG, confermando l’importanza del territorio nella definizione dell’identità di questo grande bianco piemontese. Ogni vino racconta una storia unica legata al suolo e al clima, la versatilità, quando non la longevità del vitigno Cortese.

Foto copertina Alice Bown

Di questo Autore