La cronaca degli ultimi giorni, con improvvise alluvioni che seguono lunghi periodi di siccità, è un triste esempio di ciò che, ogni giorno di più, dobbiamo aspettarci a causa di profondi cambiamenti climatici che modificheranno irrimediabilmente il nostro pianeta. Una situazione che, intervenendo sulla natura, modificando i ritmi e i cicli vitali dei prodotti, non può non avere ripercussioni sul comportamento dell’uomo.
Siamo pronti ad affrontare questi cambiamenti, siamo abbastanza flessibili per adeguare il nostro approccio a diversi aspetti della quotidianità, in particolare al cibo?
La sonda Donatello ha voluto indagare la reazione che tutti noi abbiamo come consumatori rispetto al mutamento che interviene nei prodotti (sapori, odori, consistenze, proprietà organolettiche) e clienti di ristoranti i quali, altrettanto, sono chiamati a gestire i cambiamenti per non perdere clientela.
Le indicazioni che emergono dalle risposte sono spunti molto utili per gli operatori dell’agroalimentare sia della piccola o grande distribuzione, sia della ristorazione, commerciale o collettiva.
Bastino due dati molto significativi, un 42% di consumatori pronti a rinunciare a un prodotto che non ha più il sapore originale e una stragrande maggioranza di cittadini sensibili allo spreco, già dediti a buone pratiche per evitarlo in ogni aspetto della propria quotidianità, in particolare nell’ambito delle scelte alimentari.
L’atteggiamento è coerente anche nella distinzione di ristoranti virtuosi e non, segnale utile per gli addetti ai lavori del settore, affinché adeguino il proprio comportamento prima di perdere clienti senza neanche accorgersene. Anche qui emergono due dati significativi: il 30% dei clienti apprezza i ristoranti che rinunciano all’utilizzo di prodotti che non hanno più il sapore di una volta, con una conseguente maggiore attenzione alla stagionalità, il 54% dei consumatori nota con favore il cambiamento dei ristoranti nella direzione dei nuovi bisogni, tra questi la preferenza per prodotti locali e di origine certa.
La Sonda Donatello approfondisce in particolare 3 prodotti centrali nella nostra dispensa, l’uva (e il vino!), il caffè, il pomodoro, indagando gli effetti del cambiamento climatico su di essi. Caldo e siccità, ma anche stress idrico, eccessiva esposizione alla luce producono conseguenze sulle componenti organolettiche al punto di modificare il gusto, spesso rendendolo insipido, come nel caso del pomodoro, anche a causa dell’intervento umano intensivo nella sua produzione.
I frutti della terra si adattano alle nuove condizioni, a volte anche estinguendosi, l’uomo non può fare altro che adeguarsi. Prepariamoci, magari abituandoci al consumo di prodotti fino a poco tempo fa impensabili (carne in vitro, polvere di insetti, sempre più OGM), anche per limitare l’impatto dell’uomo sul pianeta.
Ogni Sonda dell’Osservatorio è disponibile in tre versioni con gradi diversi di approfondimento: Small, Medium, Large.
L’Osservatorio Sonda è una startup innovativa che si occupa di ricerca e consulenza nei settori F&B e Hospitality a 360° (ristorazione commerciale e collettiva, industria alimentare, trend nei consumi)
Attraverso la ricerca dei trend e l’analisi dei dati, si conosce il mercato per come si presenta oggi e nei possibili scenari futuri.
Grazie alla conoscenza del mercato, vengono individuate le azioni da compiere con l’obiettivo finale di supportare le aziende a crescere e cambiare