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La storica  Pasticceria Castelnuovo di Milano si rinnova aggiungendo un angolo caffetteria. La pasticceria Castelnuovo è una bella storia di impresa familiare che non si incontra spesso nell’effervescente panorama gastronomico della città. Francesco è la seconda generazione alla guida dell’attività iniziata nel 1945 dai genitori Enrico e Maria. Dal 1960 la pasticceria ha aperto i battenti nella sede attuale in Via Tulipani 18, al Giambellino, nel quartiere popolare del Lorenteggio.

Da allora la qualità artigianale dei prodotti sfornati e l’atmosfera accogliente hanno fatto di questa bottega un punto di riferimento per chi abita nella prima periferia ovest, compresi quelli che sarebbero diventati futuri protagonisti del mondo dello spettacolo come Lucio Battisti, il cantante dei “Giardini di marzo”; quando entrava in negozio veniva salutato da Enrico Castelnuovo con un “tel chi el bala Linda, dulsa la vita”. Era un cliente speciale, ricordato con “Fior di pesco”, una torta creata apposta per lui.

Dopo quasi 60 anni di attività durante i quali a Francesco Castelnuovo si sono uniti la moglie e un amico, la pasticceria è stata ora rinnovata e per l’occasione un brindisi ha riunito tanti clienti affezionati, golosi ed amici, tra cui lo chef stellato Claudo Sadler che alla domanda: qual’è il suo dolce preferito, ha risposto senza esitazioni: “la meringata con i marrons-glacés”.

Oltre alle torte, più ricca del solito è la selezione di monoporzioni e pasticcini con squisite code di aragosta, il vertice dell’arte bianca napoletana: un guscio di pasta riccia e pasta bignè riempito ‘espresso’ con crema chantilly e zabaione. Assaggio imperativo per farsi un’idea del livello della casa è la pasta sfoglia utilizzata nei dolci e salati.

Francesco Castelnuovo interpreta il suo lavoro con tranquilla dedizione, continuando a preparare i classici della pasticceria seguendo le ricette tradizionali con un tocco di innovazione che per lui si gioca sugli abbinamenti di ingredienti e consistenze diverse come nella torta al croccante al cioccolato, gelatina di lamponi e mousse ai pistacchi.

E per il futuro? Maurizio e Niccolò, la terza generazione Castelnuovo, hanno già raggiunto l’impresa di famiglia.

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