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Sei volontari (cioè marche che hanno messo a disposizione il proprio olio); 1.200 famiglie milanesi disponibili a degustare questi oli ed esprimere un proprio giudizio; una società di ricerca (Amagi-ForSurvey) che ha elaborato le opinioni, gli usi, le abitudini e il gradimento delle marche di olio volontari; un panel di assaggiatori ufficiali, facenti capo al laboratorio internazionale Chemiservice di Monopoli, allo scopo di misurare l’eventuale distanza tra i giudizi del pubblico dei consumatori e degli esperti. Tutto questo castello poteva costruirlo solo un uomo che sa tutto dell’olio, Luigi Caricato, oleologo di fama mondiale, nonché ideatore di Olio Officina Festival che abbiamo annunciato qui,  in programma a Milano, nel Palazzo delle Stelline, sino al 2 febbraio.

Sei marche volontarie (Lucchi & Guastalli Riviera Ligure dop con la Monocultivar Razzola; Schinosa La Peranzana con la Monocultivar Peranzana; Oliveto Spiavento con la Monocultivar Peranzana; Olio Flaminio dop Umbria Colli Assisi Spoleto con la Monocultivar Moraiolo; No Logo con un blend di oli Evo origine Ue; Fattoria del Torquato Italo Abruzzi con blend di 5 cultivar tra cui olive Dritta) che hanno messo a disposizione un set di confezioni da 250 ml delle famiglie coinvolte nell’indagine, consumato presso la propria abitazione nei momenti e nelle modalità preferite dai rispettivi nuclei familiari. “Tutti i componenti della famiglia hanno espresso opinioni, valutazioni e preferenze per ciascuna marca di cui hanno potuto fare una reale esperienza di consumo. I dati sono stati raccolti ed elaborati da Amagi-ForSurvey e, posso aggiungere – dice Caricato – che la diagnosi di mercato è basata su una tecnica unica e originale ed è stata messa in campo gratuitamente per le prime sei marche che hanno messo a disposizione l’olio”.

Indagine che poi sarà illustrata nei minimi dettagli nel corso di Olio Officina Festival ma, intanto, si sa che l’olio più apprezzato è risultato essere quello a marchio Lucchi & Guastalli (nella foto) che sfrutta le caratteristiche più apprezzate dal grande pubblico dei consumatori come la dolcezza ma, anche, la piccantezza moderata. Al semplice impatto visivo, la bottiglia di questo olio è stata apprezzata da più della metà delle famiglie intervistate. Inoltre l’etichetta è risultata di facile lettura e comprensione (dal 70% delle famiglie). I panelisti hanno assaggiato questo olio prevalentemente sul pane oppure tale e quale. Soltanto il 20% delle famiglie ha ritenuto opportuno utilizzarlo per condire l’insalata. Poi, il 66% del campione ha riscontrato un profumo abbastanza marcato per questo olio extra vergine di oliva; e, hanno assaggiato l’olio Lucchi & Guastalli come condimento a crudo (75% del panel), seguono con percentuali più basse il condimento in cottura (47%) e l’utilizzo come insaporitore (27%). Più della metà delle famiglie ritiene che la caratteristica distintiva di questo olio evo sia il suo sapore fruttato.

I dettagli della ricerca, poi, a Olio Officina Festival, un evento con un programma così vasto, comunque ben articolato, che è un po’ difficile sintetizzare in un solo articolo. Per chi vuole conoscere tutti i dettagli per programmare una visita o la partecipazione a seminari, dibattiti, momenti didattici, assaggi, spettacoli, presentazione di libri, può andare sul sito olioofficina.com. E, consigliamo di visitarlo questo particolare festival perché si ha la possibilità di scoprire tutti i segreti dell’olio e, quindi, avere la giusta informazione per acquistare l’olio migliore.

Di questo Autore