Skip to main content

Sono capitata all’Osteria del Treno per caso. A Milano per impegni personali, hotel in piazza della Repubblica, non ho voglia di buttarmi nella movida festaiola del giovedì sera milanese.

Fa freddo, quasi nevica e l’insegna mi incuriosisce: “Osteria del treno, 1877 società di mutuo soccorso fra macchinisti e fuochisti della Ferrovie Alta Italia” (foto 1).

Entro e vengo subito avvolta da una piacevole atmosfera. L’Osteria del Treno nasce infatti 25 anni fa, ma ha origini ben più antiche; dall’ingresso accanto si accende alla Sala Liberty sede della casa dei ferrovieri di Milano fondata appunto nel 1887.

Un salone enorme, la cui volta è caratterizzata dal trittico del Lavoro Redento del Mentessi, in grado di ospitare fino a 250 persone e oggi teatro di eventi, serate tangueros e altro.

Ma torniamo all’Osteria: ambiente piacevole, semplice e pulito. Menù classico milanese ma con qualche variazione, cura dei dettagli e della scelta delle materie prime con particolare attenzione alle paste all’uovo, tutte preparate quotidianamente a mano. Io ho assaggiato un antipasto misto milanese e dei buonissimi tortelli di formaggio di alpeggio con mele e Vezzena. Da segnalare la vasta selezione dei formaggi (blu di capra al sapore di mandorla) con alcuni presidi Slow Food. Ottima la carta dei vini e piacevole la scoperta di un digestivo differente suggerito dalla casa: la barbera chinata, una piccola chicca.

 

Articolo di: Luisa Gulluni

Di questo Autore