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Venticinque anni come se fosse ieri. Lo Chef Ernst Knam ha celebrato ieri il quarto di secolo della Pasticceria Ernst Knam, inaugurata nel 1992 con il nome “L’Antica Arte del Dolce”, per poi rinnovarsi negli interni e non solo nel 2015. Il connubio tra “vecchio” e “nuovo”, tra tradizione e innovazione, in un continuum ideale tra le creazioni classiche, come la mousse ai tre cioccolati, e le nuove proposte presentate in questa giornata: le monoporzioni, sia dolci che salate, che celebrano la doppia anima di Knam, Chef e pasticcere, e i cioccolatini K, per non dimenticare lo spirito di mâitre chocolatier, fino alla novità assoluta, la nuova linea di macarons dai gusti sorprendenti, che saranno in vendita, come i cioccolatini, da settembre. Due momenti per esprimere appieno questi due caratteri, il primo nientemeno che con il Maestro Gualtiero Marchesi, per il quale lo Chef Knam è arrivato in Italia nel 1989. Un discorso che è partito dai primi momenti di incontro all’interno della cucina di Bonvesin de la Riva, per arrivare alla folgorante carriera in proprio di pasticcere e mâitre chocolatier dello Chef Knam, fino a toccare il rapporto, sviluppatosi negli anni, tra il Maestro e l’Allievo. Coadiuvati da Fiorella Baserga, direttrice di “Italia Squisita”, i due hanno ripercorso il loro cammino, insieme e individualmente, il quale li ha portati a diventare due figure di primo piano nel panorama del food in Italia. Il Maestro Marchesi ha colto quest’occasione per ricordare alcuni dei momenti clou del rapporto con Knam, sempre con l’ironia e l’arguzia che lo contraddistinguono, fino a sottolineare l’affetto che ancora li accompagna nei loro incontri: “Noi andiamo perfettamente d’accordo. Abbiamo un feeling, un feeling culturale”, sottolinea il Maestro. Una sintonia che è stata colta da Fiorella Baserga, moderatrice della conversazione: “Emozionante dopo così tanti anni, “sentire” l’affetto profondo che lega Ernst Knam al suo Maestro Gualtiero Marchesi e percepire, come gli insegnamenti ricevuti dal Maestro, siano stati per Ernst un valore e uno stimolo costante per raggiungere questi importanti traguardi”.

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