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Si è tenuta ieri 12 ottobre l’ottava edizione della Vendemmia di Montenapoleone District che ha visto affollatissima la via più modaiola della città. La Vendemmia è il momento di incontro tra l’alta moda e le collezioni enologiche del Comitato Grandi Cru d’Italia, per affermare due comparti del Made in Italy di grande prestigio. Per l’occasione le cantine espongono le proprie etichette nelle boutique più esclusive. Si tratta della celebrazione del lifestyle italiano e il format quest’anno sbarcherà per la prima volta a Roma dove la vendemmia si terrà in via Condotti il giorno 19, a una settimana esatta dall’evento milanese. A Milano, ricordiamo alcune delle realtà più rappresentative. Come ogni anno alle cantine si è unita la distilleria Nonino per proporre non solo i propri distillati, ma anche il celebrato amaro Quintessentia, nato dall’unione di un amaro di famiglia degli anni trenta e del distillato d’uva Uè affinato in piccole botti. Quest’anno da Larusmiani Concept Boutique, in via Motenapoleone 7 Nonino (foto 2-3) ha proposto Quitessentia in cocktail versione aperitivo, denominato Del Maestro: un mix dalle piacevoli note amaricanti attenuate dai toni morbidi e sentori agrumati. Da Venini, al numero 10 di Montenapoleone, Gaetana Jacono, Patronne dell’Azienda siciliana Valle dell’Acate, ha stappato per i suoi ospiti Zagra Grillo Sicilia Doc (foto 4) e Cerasuolo di Vittoria Docg (foto 5). Il primo è un vino bianco fresco, sapido, strutturato. Il Cerasuolo è prodoto con uve nero d’Avola e frappato affinato in legno per un anno, quindi 9 mesi in bottiglia. Di colore rosso ciliegia intenso in bocca è morbido, vellutato, con tannini composti. Da Damiani, allo stesso numero civico, erano in degustazione Lucente e Luce della Vite (foto 6) della Tenuta Luce della Vite di Montalcino, parte della holding Tenute di Toscana, controllata da Marchesi de’ Frescobaldi. Luce della Vite nasce da uve sangiovese e merlot, ed è affinato in barrique. In degustazione il 2014 e il 2008. Il primo è definito da ricordi di piccoli frutti, cacao, caffè e tannini levigati che conferiscono cremosità. Il 2008 alle note fruttate unisce note balsamiche e di eucalipto; in bocca esprime tutta la proptia ricchezxza senza rinunciare a una piacevole acidità . L’Azienda Zenato è stata ospitata da Alberta Ferretti, al civico 18 della stessa via. Qui abbiamo degustato il Lugana Metodo Classico Brut Zenato e il Lugana Sansonina, dalla Tenuta Costalunga nelle colline della Valpolicella Classica, quindi l’Amarone ( foto 7). I primi due, da uve trebbiano di Lugana, sono ben strutturati sapidi e minerali, mentre l’amarone, da una prevalenza di uve corvina, affina 36 mesi in botti di legno e si rivela potente, morbido, caldo con tannini  garbati; libera profumi frutta, cioccolato, rabararo. Al 26 da Corneliani, i Fratelli Lunelli hanno proposto, tra gli altri, Aliotto (foto 8), prodotto nel Pisano, vino rosso da uve sangiovese, cabernet, merlot e altre locali, affina un anno in barrique: in bocca è rotondo, strutturato e al tempo steso agile. Ziggurat Montefalco Rosso (foto 9) è prodotto con uve sangiovese, sagrantino e altre internazionali e affina in barrique e tonneau; è fruttato e complesso con note speziate. Da Chiara Boni, in via San’Andrea 6 Mionetto. In degustazione Cuvée Sergio 1887 Metodo Charmat (foto 10), con caratteristico profumo che si mescola a miele e mele selvatiche. Cuvée Sergio 1887 Rosé (foto11), dagli intensi aromi fruttati con netti ricordi di lampone.

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