Lantieri e le interpretazioni di Franciacorta Docg. Produrre Franciacorta eccellenti, rinnovando l’antica tradizione di famiglia con una visione e uno stile nuovi. Era questo il sogno, oggi realizzato, di Fabio Lantieri de Paratico, quando negli anni ‘90 ha deciso di intraprendere questo percorso. Nel corso di un incontro a Milano oltre ad approfondire la nostra conoscenza di questa cantina della Franciacorta abbiamo assaggiato le loro interpretazioni dalla più classica la Cuvée Brut, seguiti dal Saten e dal loro Rosé Brut, con anche Arcadia il loro Millesimato Extra Brut
Produrre Franciacorta eccellenti, rinnovando l’antica tradizione di famiglia con una visione e uno stile nuovi. Era questo il sogno, oggi realizzato, di Fabio Lantieri de Paratico, quando negli anni ‘90 ha deciso di intraprendere questo percorso. Nel corso di un incontro a Milano oltre ad approfondire la nostra conoscenza di questa cantina della Franciacorta abbiamo assaggiato le loro interpretazioni dalla più classica la Cuvée Brut, seguiti dal Saten e dal loro Rosé Brut, con anche Arcadia il loro Millesimato Extra Brut
Oggi gli ettari vitati dell’azienda sono 25, dislocati tra i comuni di Capriolo e Adro, interamente condotti a regime biologico certificato. Le vigne sono dedicate in prevalenza alle uve tradizionali della zona della Franciacorta, vale a dire Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco, con l’aggiunta dell’Erbamat, il vitigno autoctono riscoperto in questi ultimi anni. La tenuta è oggi articolata in una struttura storica con sia la cantina antiche ampliata oggi in una moderna, dotata di tecnologie all’avanguardia per il processo di vinificazione. Ad affiancare Fabio e Patrizia oggi ci sono anche le due giovani figlie, Gaia e Isabella, che in futuro prenderanno in mano le redini dell’azienda.
«Mio padre Giancarlo – racconta Fabio – era medico e ha iniziato per hobby e passione a produrre Franciacorta: ha ripreso la tradizione di famiglia a metà degli anni ’70 ed è lui che ha iniziato a costruire l’attuale cantina. La sua era un’iniziativa, però, prettamente amatoriale. Verso i primi anni ‘90 sono entrato io in azienda con Patrizia, mia moglie. Documentandomi ho scoperto che i miei antenati nel 1500 e 1600 fornivano alla Corte dei Gonzaga un rosso che si chiamava Rubino di Corte Franca, venduto già a quei tempi in bottiglia. Affascinato dalla lunga storia vinicola della mia famiglia ho deciso di riprendere quel solco, acquistare nuovi appezzamenti di terreno per farne vigneti e produrre Franciacorta in grado di traghettare il prestigio secolare dei Lantieri de Paratico nel nuovo Millennio. Sin da subito il mio, nostro obiettivo principale è stata l’eccellenza, verso la quale tendiamo giorno dopo giorno, cercando di innalzare sempre di più la qualità della nostra produzione. L’enologo Cesare Ferrari che seguì mio padre negli anni ‘70, ha proseguito la sua consulenza con noi da quando ho preso in mano la produzione».
La storia
La produzione vinicola dei Lantieri de Paratico, che per che qualche secolo si era identificata come una tradizione legata soltanto alla realizzazione di vini fermi, viene ripresa nei primi anni ’70 da Giancarlo Lantieri, che forte della consulenza dell’enologo Cesare Ferrari, inizia per passione a percorrere una via che lo porterà a collocarsi tra i primissimi ad intraprendere una produzione spumantistica, configurandosi tra i pionieri della moderna Franciacorta. Con Fabio, questa tradizione e passione si trasformeranno negli anni in un progetto, oggi concretizzato, in costante sviluppo e crescita, che si delineano nell’assidua ricerca di qualità e integrità dei prodotti, che viene raggiunta in virtù di una decennale esperienza e continuo studio e sperimentazione.
I 25 ettari dei vigneti Lantieri, tutti certificati biologici da oltre 10 anni, sono dislocati in parte intorno alla cantina e in parte alle pendici del Monte Alto, in un’area della Franciacorta che ricomprende composizioni di suolo diverse. Le vigne di Chardonnay hanno un’età media di 15 anni, quelle di Pinot Bianco 20 anni, di Pinot Nero 14 anni, nelle colline di Capriolo e Adro. Il clima è temperato anche dalla presenza del bacino del lago di Iseo, che contribuisce ad addolcire le temperature, consentendo eccellenti maturazioni. I suoli di origine morenica su cui crescono le viti sono caratterizzati da un’abbondante presenza di argilla, calcare e silicio, particolarmente ricchi di breccia e materia calcarea. Queste eterogeneità, oggetto di lunghi e approfonditi studi nell’ambito della zonazione viticola di questa zona, influenzano e determinano qualità, struttura e profumi dei loro Franciacorta, che riflettono con fedeltà il carattere cremoso e minerale della denominazione, facendosi inoltre apprezzare per il loro stile bilanciato e allo stesso tempo complesso.
I Franciacorta vengono prodotti esclusivamente mediante l’utilizzo delle uve raccolte manualmente provenienti dai vigneti dell’azienda, che vengono gestiti con grande cura e attenzione al fine di ottenere frutti sani, condotti a perfetta maturazione.
«Credo che sia un dovere di tutti noi imprenditori contrastare, nell’ambito della nostra attività, il fenomeno del riscaldamento globale, a prescindere della percentuale di responsabilità dell’uomo – prosegue Fabio Lantieri -. Per questa ragione abbiamo intrapreso la scelta biologica convinti che non sia il punto di arrivo, ma uno strumento per migliorare la sostenibilità nella conduzione dell’azienda».
Per questa ragione la cantina ha aderito molti anni fa a un progetto di rispetto ambientale che ha condotto alla coltivazione biologica di tutte le uve utilizzate per la produzione dei propri vini, oltre che a una consistente riduzione di emissioni di CO₂ nell’atmosfera grazie all’impiego di fonti energetiche rinnovabili. La cantina Lantieri è infatti dotata di un impianto fotovoltaico che produce circa 30% dell’energia elettrica necessaria per i processi produttivi, ma l’obiettivo è quello di arrivare al 50% del consumo complessivo. È stato inoltre installato un impianto per il recupero dell’acqua piovana, utilizzata per tutti i trattamenti antiparassitari.
Le fasi produttive dalla vinificazione, alla presa di spuma ed alla sboccatura, vengono realizzate secondo la filosofia aziendale, ispirata alla massimizzazione della qualità e all’integrità del prodotto. Il risultato costante e di assoluta eccellenza si percepisce in tutti i Franciacorta Lantieri, che si distinguono per freschezza e mineralità, esprimono i profumi e la succosità del frutto nella sua origine, per una loro degustazione in cui sono avvolgenti, eleganti, con sensazioni armoniose, complesse. La produzione è dedicata principalmente a tutta la gamma dei Franciacorta di cui vengono prodotte in media 160.000 bottiglie.
La degustazione di quattro vini della gamma
Franciacorta Cuvée Brut Docg – Il Franciacorta Cuvée Brut è prodotto da Chardonnay 80%, Pinot Bianco 10%, Pinot Nero 10%. Le uve all’arrivo in cantina vengono sottoposte a pressature soffice, con successiva fermentazione in acciaio e botti piccole. La seconda fermentazione si compie lentamente in bottiglia con affinamento prolungato sui lieviti di almeno 24 mesi.
Nel calice dopo un colore giallo paglierino, con riflessi verdolini, un perlage sottile e continuo, ha al naso note fruttate e tostate, ricordi di fiori bianchi, poi di frutta tropicale di ananas, seguito da agrumi, lievi note di crosta di pane. Al sorso ha buona struttura è teso, verticale, fresco e sapido, equilibrato, con una buona persistenza, dai ritorni aromatici agrumati e di panificazione.
Franciacorta Satèn Docg – Il Franciacorta Satèn di Lantieri de Paratico è l’etichetta che esprime, nella sua assoluta purezza, l’eleganza dello Chardonnay. Una bottiglia dedicata a chi predilige un sorso morbido, accompagnato da freschezza minerale. Le uve di Chardonnay sono pressate in modo delicato e il mosto fiore fermenta in vasche d’acciaio a temperatura controllata. Dopo sei mesi di affinamento sui lieviti, di cui tra il 15% e 20% passati in barrique, i vini base vengono assemblati. La seconda fermentazione avviene in bottiglia secondo il metodo Franciacorta con una sosta di 30 mesi.
Seduce lo sguardo con un brillante giallo paglierino dai riflessi dorati, con un perlage fine e setoso. Al naso si esprimono profumi di zagara e fiori bianchi, scorza di lime, fragranze di agrumi maturi, aromi di frutta matura a polpa bianca e sfumature di erbe officinali. Al palato ha struttura, è fresco e sapido, intenso, cremoso ed elegante, dove nel finale di buona lunghezza emerge un frutto piacevolmente intenso e cremoso.
Franciacorta Rosé Brut Docg – Il Brut Rosé Franciacorta, prodotto da Pinot Nero a 75% e Chardonnay al 25%, le cui vigne di Pinot Nero hanno un’età media di 15 anni, Chardonnay di 10 anni. In cantina le uve, dopo una pressatura soffice, vengono fermentate in contenitori d’acciaio e in piccoli botti di legno, a temperature controllate. La rifermentazione avviene in bottiglia e il vino rimane a maturare sui lieviti per un periodo di oltre 30 mesi. Alla sboccatura ha un residuo zuccherino di 6 grammi / litro
Di colore rosato leggero, al naso si avvertono piacevoli sensazioni sottili e croccanti, dove predomina la piccola frutta rossa accompagnata dalla crosta di pane. In bocca è di buon corpo, scorrevole e beverino, con un sorso sempre equilibrato, spiccatamente rinfrescante grazie alla trama minerale.
Arcadia Franciacorta Extra Brut millesimato 2019 – Il Franciacorta Extra Brut Arcadia di Lantieri de Paratico viene elaborato a partire da un assemblaggio di Chardonnay (80%), Pinot Nero (15%) e Pinot Bianco (5%). Le vigne di Chardonnay hanno un’età media di 20 anni, di Pinot Nero 15 anni, di Pinot Bianco 7 anni. Dopo la raccolta manuale le uve sono sottoposte a una soffice pressatura, seguita dalla fermentazione alcolica a temperatura controllata tra vasche di acciaio inox e piccole botti di rovere tra il 10% e il 15%, contenitori nei quali ha luogo anche la successiva fase di maturazione di qualche mese sulle fecce fini. Le masse vengono quindi assemblate per la realizzazione della base spumante, che è posta in bottiglia per la presa di spuma secondo il Metodo Classico, con almeno 36 mesi di affinamento sui lieviti in vetro prima della sboccatura e del conseguente dosaggio Extra Brut dato che il residuo è di 3 grammi/litro.
Si presenta nel calice di un colore giallo paglierino dai bagliori dorati, con un fine perlage, poi al naso ha sentori fragranti di agrumi, frutta matura, fiori gialli, vaniglia e pan brioche. All’assaggio ha una vivace freschezza, è cremoso, con intense e morbide sensazioni di frutta esotica nel lungo e armonioso finale.
Di Lantieri abbiamo scritto anche qui.
Photo @ Lantieri