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Lingua di cane affronta un tema di tagliente attualità, il tema dei migranti. Disperso che vuol dire? Che uno è vivo oppure no? Nel mondo si vive o si muore, giusto? Ma sparire no, quello ti giuro io che è impossibile. Manco la magia ci può! Perché il mondo, quello una palla è e uno da qualche parte su sta palla deve essere!  Lingua di cane è la lingua di chi non ha voce per parlare, di chi ansima, di chi elemosina un pezzo di pane, di chi non merita un rispetto, una vita e una morte da uomo, come se uomo non lo fosse mai stato.  Lingua di cane è, in realtà, un pesce di mare della famiglia Pleuronectidae, una sogliola, che vive adagiata sui fondali sabbiosi, piatta come una lingua di cane che sta lì, invisibile, con le sue braccia aperte, come uno di quei tanti morti che in quello stesso fondale invisibili lo sono sempre stati e che, forse, sono nati per essere invisibili, per attraversare una vita come si attraversa un deserto, senza speranze, senza possibilità.  Esseri umani invisibili, senza nome, vissuti su un confine oltre cui la morte diventa un appuntamento più che una fatalità. Una fatalità destinata a chi ha creduti di volare e un istante dopo si è ritrovato sotto il mare, a chi è si è messo in cammino ma è come se non fosse partito mai.  Ed è di questi viaggi senza un approdo, di questi desideri, di queste speranze, che non sono diverse da quelle di ciascuno di noi, che vogliamo parlare. Noi, che questi viaggi e queste morti le abbiamo conosciute, provate, che le abbiamo incise nel nostro albero genealogico, che abbiamo una storia fatta di croci da onorare, in Belgio, in America, in Australia, in Africa e persino in Italia. Noi che abbiamo conosciuto il destino di chi non è niente di più che una lingua di cane, ci troviamo ora a contare altri morti che non ci appartengono, per i quali non abbiamo responsabilità, per i quali allarghiamo le braccia prima che ci venga la tentaazione di protenderle in avanti. Lingua di cane attraversa, sogni, storie, paure, amicizie, inimicizie, addii, tradimenti e speranze, dando voce a storie semplici e pensieri che non è difficile pensare me doloroso ammettere, perché non sempre la verità è scontata, non sempre la verità è una sola e semplice da raccontare, perché non sempre la verità c’è e a volte è così brutta da non volerla guardare.”

Giuseppe Cutino

Lo spettacolo è prodotto dalla Compagnia dell’ArpaCompagnia residente, Teatro Garibaldi di Enna, diretto da Mario Incudine, con il sostegno dell’Università Kore di Enna e dall’Assessorato Regionale al Turismo e allo Spettacolo. In scena gli attori Franz Cantalupo, Sara D’Angelo, Elisa Di Dio, Noa Di Venti, Mauro Lamantia e Salvatore Galati, con le musiche di Mario Incudine, Francesca Incudine e Sergio Beercock. Le scene e i costumi sono di Daniela Cernigliaro, con la collaborazione di Luca Manuli, i movimenti di scena di Maria Grazia Finocchiaro, il disegno luci di Marcello d’Agostino. Assistente alla Regia è Simona Sciarabba.

La drammaturgia dello spettacolo, assieme a tutta la sua avventura creativa, sono confluite recentemente in una pubblicazione edita dalla casa editrice palermitana il Glifo, con il titolo Lingua di cane. Dal processo creativo alla messa in scena, per la collana Ingranaggi. Il volume, curato da Filippa Ilardo che ne ha scritto anche la prefazione, con la postfazione di Tommaso Chimenti e le fotografie di Toto Clemenza e Giovanni Battaglia, è stato presentato al Teatro Massimo di Palermo durante il Festival delle Letterature migranti 2017 e verrà presentato giovedì 19 aprile alle 15.30 all’ Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano in un incontro con gli autori e gli studenti, a cui parteciperanno Laura Peja, Docente di Discipline dello Spettacolo, Roberta Carpani, Docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo, Claudia Cannella giornalista e critico teatrale e Renzo Francabandera, critico teatrale.

CONTEMPORANEA2018

Seconda edizione edizione

al Teatro Menotti

17 | 22 aprile

Compagnia dell’Arpa

presenta

LINGUA DI CANE

prima milanese

uno spettacolo di Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx

BIGLIETTERIA

TEATRO MENOTTI

PREZZI

intero 16.50 €

ridotto over 65/under 14 – 11.50 €

ORARI BIGLIETTERIA

lunedì e mercoledì 15.00 | 18.00

martedì, giovedì, venerdì 15.00 | 19.00

sabato 15.30 | 19.00

domenica 15.00 | 17.00 solo per la vendita della replica pomeridiana

Acquisti online

con carta di credito su www.teatromenotti.org

ORARI SPETTACOLI

Lunedì RIPOSO

Martedì, giovedì, venerdì ore 20.30

mercoledì e sabato ore 19.30

domenica ore 16.30

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