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Si è tenuta giovedì 26 maggio una degustazione speciale di Hennessy Paradis Impérial in compagnia di Fabien Levieux, Ambassador della Maison, presso Carlo e Camilla in Segheria, a Milano. Quando si parla di distillati si pensa subito all’alambicco. Ma se vogliamo scrivere di Hennessy dobbiamo partire dal vigneto. Per un Cognac perfetto occorre costruire vini di bassa gradazione alcolica per favorire la concentrazione degli aromi. La vendemmia ha luogo in ottobre; le uve ugni blanc sono pressate, quindi il mosto fermenta unicamente grazie ai lieviti naturali. Il vino ottenuto affina sino alla fine di marzo poi avviene la doppia distillazione. L’acquavite invecchia quindi in botti di rovere. L’operazione successiva prima dell’imbottigliamento è l’assemblaggio, un momento molto importante e delicato che avviene in tre differenti fasi e che unisce distillati di diverse età. Nascono così i Cognac Hennessy.

Paradis Impérial però, creato da Yann Fillioux, settima generazione dei Maestri di Cantina Hennessy, tutti Fillioux, ha una storia diversa. Infatti nasce dall’unione di singole acquaviti di elevato pregio, che non state assemblate, ma hanno invecchiato singolarmente. Paradis un distillato Ultra Prestige che nasce dalle riserve più antiche in assoluto, caratterizzate dall’elevata qualità e dalla finezza. Produrre un distillato così concepito richiede grande precisione. All’origine la capacità sta nell’individuare l’eccezionalità di un’ acquavite subito dopo la doppia distillazione.

Successivamente occorre ancora precisione nel capire, magari dopo decenni o anche più tempo, quando l’acquavite ha raggiunto il prprio punto d’eleganza e quali acquaviti possono essere assemblate tra loro. Per capire l’esprit di questo Cognac occorre partire dalla degustazione delle singole acquaviti, ossia dagli elementi costituenti, e sentire come la pienezza di una possa armonizzare con la finezza di un’altra. Da questa tale polifonia nasce Paradis

Alla degustazione presenta colore ambrato-dorato che è una tonalità ottenuta naturalmente, ossia non dalle botti in quanto quelle utilizzate, essendo vecchie, hanno influito solo minimamente sulla coloritura finale. Al naso l’impatto è morbido e si colgono sentori di fiori bianchi e agrumati oltre a note di tabacco e di spezie. In bocca Il sapore è pulito e di grande persistenza; si riconoscono i sentori avvertiti in fase olfattiva, oltre a sfumature fumé. Hennessy Paradis Impérial è commercializzato in un decanter dalla forma sfaccettata, sormontato da un cabochon di cristallo e oro 18 carati, disegnato da una donna, la designer Stéphanie Balini.

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