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Il Merano Wine Festival si è confermato anche quest’anno l’evento delle eccellenze italiane vinicole e gastronomiche. L’edizione 2018 ha dato grande attenzione ai vini biologici, biodinamici e PIWI con gli eventi Naturae et Purae, Wild Cooking e Bio&dynamica durante le prime giornate.

I vini

Numerose le aziende presenti che hanno puntato sulla sostenibilità, sull’importanza del lavoro in vigna e sul rispetto della naturalità della vite. I risultati, come si può immaginare, sono notevoli, eccone alcune realtà che ci hanno favorevolmente colpiti:

Piemonte
Cascina Albano, a Barbaresco, una realtà storica a conduzione familiare sapientemente trasformata dalla creatività del giovane enologo in cantina eco sostenibile. Abbiamo assaggiato, tre annate del vino Langhe DOC Freisa (foto 2), da una vigna storica di 60 anni, nella zona di Barbaresco, affinato un anno in botte grande: l’annata 2015 in anteprima ( sarà disponibile sul mercato da giugno ), molto interessante, al naso ha sentori di fragola, violetta e una piacevolissima speziatura in cui spicca il chiodo di garofano, l’annata 2014 degna di nota, molto piacevole al palato, presenta un ottimo equilibrio tra tannino e retrogusto di frutta rossa matura, infine l’annata 2013 con un tannino più vigoroso.  E’ seguita una Barbera d’ Alba DOC 2014 (foto 3) affinata un anno in barrique, al naso sentori di frutta rossa matura, cacao, cannella e una leggera nota vanigliata, completa alla beva un bel retrogusto di frutti di bosco.

Tenuta Rocca, una realtà in espansione a Monforte d’Alba ha presentato il Barolo DOCG 2013 (foto 4) del Comune di Serralunga d’Alba, vinificato con uve provenienti dal Sorì Baudana, riposa due anni in botti grandi ed ha un bouquet olfattivo degno di nota: un sottofondo di ciliegia matura con sfumature floreali di rosa appassita e viola e un delicato finale di tabacco biondo, al palato è avvolgente con un piacevole retrogusto di liquirizia. Anche il Barolo DOCG Bussia 2014 (foto 5) si conferma di qualità con dei bei sentori di violetta e ciliegia e un tannino non troppo robusto.

Réva, azienda di Monforte d’ Alba, ha fatto dell’attenta cura del vigneto, del rispetto delle caratteristiche di ciascun vitigno e della valorizzazione delle varietà tipiche del territorio la propria filosofia produttiva. Ha presentato il Barolo DOCG Ravera 2013 (foto 6 ), un vino con sentori profondi ed intensi che spaziano dai frutti rossi maturi a numerose spezie elegantemente bilanciate, in bocca la frutta rossa matura è avvolgente e i tannini seppur giovani promettono una bella evoluzione nel tempo. Interessante anche la Barbera d’Alba Superiore DOC 2016 da vigne di 35 e 55 anni (foto 7).

Toscana

Scendendo in Toscana:

Fattoria Dianella, azienda che risale ai tempi medicei, ha presentato Dianella Chianti Riserva DOCG 2015 (foto 8), un vino molto elegante in cui si bilanciano perfettamente sentori di ciliegia matura, spezie e una leggera nota di vaniglia, l’IGT Toscana Il Matto delle Giuncaie 2015 (foto 9), vino anch’esso strutturato e dai tannini vellutati ha un ricco bouquet che spazia dalla mora, al tabacco biondo fino ad una piacevole nota di liquirizia.

Castello Monterinaldi di Radda in Chianti, il cui motto è “senza fretta ma senza sosta” ci ha conquistati con il suo buonissimo Vin Santo del Chianti Classico Occhio di Pernice 2012 (foto 10), ottenuto da uve appassite naturalmente che fermenta e invecchia pazientemente nei caratelli almeno 5 anni. Al naso ha un bouquet intenso di frutta candita, fichi secchi, datteri, miele e vaniglia su cui spicca una bellissima nota di confettura di mela cotogna, in bocca è ampio e avvolgente ed ha una dolcezza molto bilanciata.

I prodotti gastronomici
Dal lato gastronomico la Gourmet Arena anche quest’anno ha presentato prodotti di qualità selezionati e premiati da WineHunter:

Frantoio Bianco, azienda biologica dal 1991 che in Liguria produce olio ed altre bontà tipiche liguri é stata premiata per il suo Olio extra vergine di oliva 100% da monocultivar Taggiasca (foto 11).

La Bottega di Adò, produttori di salumi a Montignoso in Toscana, ha presentato il suo Lardo di Colonnata IGP (foto 12) selezionato e stagionato almeno 6 mesi in conche di marmo.

Antica Corte Pallavicina, azienda della Bassa Parmense produttrice da 150 anni del miglior Culatello di Zibello DOP, che serve la casa reale inglese, quella monegasca e i migliori chef stellati del mondo, ha proposto un prodotto eccezionale: il Culatello di Zibello DOP “Oro Spigaroli“ (foto 13), stagionato dai 18 ai 30 mesi in cantine storiche del 1300 e prodotto solo nei mesi invernali. Seguivano il “Gran Culatello Riserva Nero Spigaroli” (foto14), prodotto da suini neri pesanti di razza antica, allevati in azienda con stagionatura fino a 40 mesi e lo “Spigarolino” (foto 11), un golosissimo strolghino (salame con stagionatura di 20 giorni ottenuto dalle rifilature del culatello).

Calvisius, che rappresenta l’eccellenza nella qualità del caviale prodotto in Italia, ne ha offerte varie tipologie: Siberian Royal da storione siberiano, Tradition Royal da storione bianco, Beluga dal prezioso storione Huso huso originario del Mar Nero e il Tradition Prestige (foto 15) risultato di un’accurata selezione di storione siberiano, ottimo anche il Salmone Red King originario delle coste del Pacifico.

Loison, produttori artigianali di panettone da tre generazioni di Costabissara in Veneto, hanno proposto un buonissimo Panettone farcito alla crema di rosa (foto  16) dal gusto molto delicato.

SZ Tartufi, oltre ad una notevole collezione di tartufi bianchi e neri, ha sorpreso con la novità delle praline profumate al tartufo bianco.

I distillati

Infine le Distillerie Nonino, oltre alla new entry dell’anno: The Secret Distillate il primo distillato di puro zenzero, ha stupito con la preziosa Grappa Nonino Riserva 24 anni “Smoky Scent” (foto 17), invecchiata 24 anni in piccole botti da Sherry, molto persistente e con un bel finale di note di fumo.

Il prossimo appuntamento con le eccellenze selezionate da Wine Hunter sarà a Siena il 26 e 27 gennaio 2019 con Wine Siena Capolavori del gusto.

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