50 compagnie nazionali e internazionali, 400 spettacoli in 15 spazi diffusi in tutti i quartieri di Milano.
Dal 9 al 18 giugno si terrà a Milano il progetto artistico territoriale diffuso MILANO OFF FIL FESTIVAL, dieci giorni di eventi e spettacoli diffusi in tutta la città con un unico obiettivo: aumentare la Felicità Interna Lorda di tutti i partecipanti.
Enrico Bertolino, Raul Cremona, Enrico Intra, Roberto Brivio, Massimo Navone Enrico Bonavera, Giorgio Bongiovanni, Rosalina Neri e tanti altri testimonial si alterneranno la sera del 9 giugno, sul palco dell’Unicredit Pavilion in una serata a ingresso libero dal titolo “Milano creativa tra storia e attualità”.
Dall’11 al 18 giugno 14 location saranno teatro di spettacoli e incontri culturali. 50 compagnie, provenienti da tutta Italia e dall’estero, diventeranno protagoniste del festival. Un totale di 400 repliche in 8 giorni.
Milano Off, nato nell’edizione del 2016 nel quartiere Isola, cresce e trova nuove “isole” di teatro e di cultura disseminate nel mare milanese. La “mappa” di Milano Off, dunque, si definisce e nuove realtà culturali aprono le porte al Festival.
Allo spettatore la scelta della “rotta” da seguire: potrà navigare tra gli spazi più famosi e conosciuti nella geografia culturale milanese, oppure potrà perdersi alla scoperta di nuovi stimoli e suggestioni.
MILANO OFF FIL FESTIVAL, progetto artistico territoriale diffuso, è ideato da Renato Lombardo, da oltre trent’anni organizzatore di eventi legati al teatro e alla musica jazz internazionale, e organizzato dall’associazione culturale Milano Off, in partenariato con il festival internazionale Avignon Le OFF, In scena! New York Italian Theatre e Palco Off.
La direzione artistica della sezione Off è curata da Francesca Vitale.
PROGRAMMA:
MILANO IN – 9 giugno, presso PAVILION UNICREDIT – ORE 21.00 – ingresso gratuito
Milano creativa tra storia e attualità, grandi protagonisti delle arti performative
La generosa partecipazione di grandi artisti/testimonial con interviste e performance appositamente ideate, faranno di questa serata un evento unico e irripetibile. Lo scopo principale è promuovere al grande pubblico il vivaio contenuto nel mondo artistico OFF, rappresentato da tante compagnie che con sacrificio si distinguono per qualità e competenza. Importante è il legame tra questa serata e le compagnie: l’esempio che questi grandi artisti danno a tutti quei giovani che credono nell’arte e che ad essa si dedicano senza riserve e condizioni.
Un ringraziamento speciale a Unicredit Pavilion, che sin dall’edizione Zero ha creduto nella filosofia del Festival mettendo a disposizione la magnifica cornice di uno degli spazi più rappresentativi della Milano contemporanea.
Durante la serata sarà tributato un omaggio a Dario Fo con racconti, aneddoti e contributi video, tra cui la sua partecipazione al MILANO OFF 2016.
L’ingresso è gratuito, registrandosi su sito e app, con beneficio di prelazione per i titolari della FIL CARD.
I TESTIMONIAL:
RAUL CREMONA – Magia, cabaret e teatro
Nasce come prestigiatore e molto giovane si accosta al mondo night. Si avvicina al cabaret e dopo aver maturato una buona esperienza nei locali storici di Milano, come il Derby, il Cà Bianca e lo Zelig, si cimenta con la comicità e la parodia. Dalla metà degli anni ’80 partecipa a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive, a cui affianca da sempre l’attività da palcoscenico. Nel 2016 debutta la prima edizione del primo Festival della Magia, un progetto fortemente voluto da Raul Cremona che presenta sul palco del Teatro Manzoni di Milano sei dei più bravi prestigiatori italiani.
ENRICO BERTOLINO – Cabaret e instant theatre
Dopo una laurea alla Bocconi e una carriera nel settore bancario, Bertolino si dedica al cabaret iniziando dai locali off milanesi. Comico poliedrico firma libri di successo, show televisivi, programmi radiofonici, per poi arrivare al grande schermo. Indimenticabile la sua presenza a Facciamo Cabaret, Target, Mai dire gol, Quelli che il calcio, Zelig, Glob – L’osceno del villaggio… e tanti altri. Contemporaneamente continua a fare teatro, riempendo le sale con spettacoli dalla comicità irresistibile e intelligente, ricordiamo almeno Voti a perdere con la regia di Gabriele Vacis e Lampi accecanti di Ovvietà con la regia di Massimo Navone.
ENRICO INTRA – Jazz e Teatro
Pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra tra i più importanti nella storia del jazz europeo, ma anche organizzatore e ideatore di eventi e rassegne che hanno inciso nel tessuto socioculturale italiano, Enrico Intra, è stato tra i primi musicisti italiani ad elaborare un concetto “europeo” di jazz. Presidente di Musica Oggi e responsabile dei Civici Corsi di Jazz di Milano, è il fondatore e il direttore musicale della Civica Jazz Band, protagonista di un’importante stagione al Piccolo Teatro di Milano.
ROBERTO BRIVIO– l’ultimo milanese dei Gufi, la storia del Cabaret
Diplomato all’Accademia dei Filodrammatici nel 1959. In 56 anni di teatro ha gestito 8 compagnie, prodotto 60 spettacoli, scritto 50 pièces per Teatro, RadioRai, TV e Cabaret, organizzato grandi manifestazioni, recitato, insegnato, pubblicato 12 libri, aperto otto teatri. È stato cofondatore de I Gufi, il gruppo che ha lanciato negli anni ’60 il Cabaret in Italia. Attualmente presenta i suoi libri in forma di spettacolo e scrive su Il Giorno articoli di varietà legati all’attualità, totalmente in milanese.
MASSIMO NAVONE – Regista e direttore storico della Scuola Paolo Grassi
Regista e drammaturgo diplomato alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano nel 1982 ha diretto e creato da allora numerosi spettacoli teatrali: nelle ultime stagioni Storia di Qu, testo finora mai rappresentato di Dario Fo, La Peste Scarlatta dal racconto omonimo di Jack London, Prospero, l’isola dei suoni, concerto performance con Enrico Intra ispirato alla Tempesta di Shakespeare. Specializzato nella formazione dell’attore, è insegnante di recitazione e regia e dal 2003 al 2015 è stato Direttore della Civica Scuola d’Arte drammatica Paolo Grassi di Milano.
MILANO IN – 10 giugno, presso LA STECCA – dalle 19.00
Open Off Party aperitivo + dj-set a cura di Radio Lombardia
Un’occasione unica per conoscere le 50 compagnie partecipanti al festival. Durante l’aperitivo gli artisti, provenienti da tutta Italia e dall’estero, presenteranno i propri spettacoli in un momento di confronto e di festa, per brindare insieme all’inizio del Festival Milano OFF 2017. A seguire dj-set.
MILANO OFF – dall’11 al 18 giugno, luoghi vari
Spazi istituzionali ma anche originali e inusuali, disseminati in ogni quartiere della città, costituiscono una prima mappa unitaria e sinergica della Milano teatrale Off.
400 repliche in totale, dei 50 spettacoli selezionati dalle direzioni artistiche del Milano Off e di tutti i teatri ospitanti tra le più di 150 compagnie che hanno risposto al bando di partecipazione. Ogni giorno, dal pomeriggio alla sera, spettacoli di alto livello professionale e di diversi generi artistici, si alternano sui palchi di teatri storici e spazi culturali. Milano diventa vetrina del teatro off nazionale e nodo di una rete innovativa e virtuosa di spazi per le arti performative, polo attrattivo per un nuovo pubblico alla scoperta delle emozioni del teatro contemporaneo.
I luoghi che, oltre all’UniCredit Pavilion, compongono l’arcipelago di Milano Off: Stecca 3.0, Teatro Verdi, Isolacasateatro, Spazio Lambrate (Sala Grande, Sala Musica, Sala Prove), Teatro La Scala della Vita, Spazio DiLà, FE Fabbrica Esperienza, Corte dei Miracoli, Teatro Libero, Teatro Linguaggicreativi, Teatro del Borgo, Teatro della Memoria.
Le rotte da seguire, dato il grandissimo numero di spettacoli proposti, sono molteplici.
Iniziamo da uno spettacolo postmoderno dall’impatto visuale incredibile, Stones/Pietre del gruppo israeliano ORTO-Da, per raccontare una pagina dolorosa della nostra storia. Uno show senza parole che unisce mimo, clownerie dark, danza e arti visive.
Per grandi e piccini consigliamo gli energetici spettacoli: Revoluclown, trascinanti e irriverenti clown da Barcellona, e La giramondo della Compagnia danceOrama di Firenze, spettacolo di teatro-danza che racconta la storia di Viola, figlia della donna cannone. Di folli di William e altre sciocchezze della compagnia bresciana Filodirame racconta un mix di storie tratte dal Bardo. Abdulino va alla guerra, della compagnia Circomare Teatro di Orte, utilizza le maschere tradizionali della commedia dell’arte per raccontare la storia di un moderno Arlecchino, immigrato, lavoratore e tuttofare. Il mondo contemporaneo è al centro anche dello spettacolo del clown Tom Corradini: I fratelli Lehman, banchieri falliti che cercano di riprendersi dalla bancarotta. Una riflessione sull’alimentazione e l’importanza della natura è El Panadero della compagnia Teatro Maurei, che racconta la storia di Sante, che vuole salvare il pane (e le persone) dall’elaborazione. Ricordiamo inoltre gli spettacoli di teatro-danza Eoika, della compagnia Vicari/ Aloisio di Palermo e Fragile Fiabesk, coproduzione di Teatro del Mondo di Aosta e dei genovesi Lunaria Teatro.
Una grande attenzione alla storia e in particolar modo a personaggi storici esemplari. Gino Bartali, eroe silenzioso della Compagnia Luna e Gnac Teatro di Bergamo; la vita intensa di Rosa Balistreri, la Cantatrice del sud, viene raccontata da Tiziana Francesca Vaccaro nel suo Terra di Rosa. Altre due storie siciliane e di rivolta vengono portate in scena dalla compagnia Onirika del Sud di Siracusa: La donna di nome Franca sulla vita di Franca Viola e La voce di Peppino Impastato. Alessandro Fortarezza racconta la vera storia di Joe Petrosino, immigrato italiano nella New York di inizio ‘900, diventa detective e combatte la mafia con ogni forza. La storia del cinema attraverso la vita dei suoi inventori, i fratelli Lumiere: la genovese Compagnia dei Demoni racconta una delicata parabola sull’importanza della memoria e dell’amore ne L’invenzione senza futuro.
Il gruppo napoletano Taratatà con Nasza Klasa sceglie l’autore polacco Tadeusz Slobodzianek per raccontare la Storia, nelle vicende di dieci compagni di scuola, cinque polacchi e cinque ebrei. La crescita personale all’interno di una cornice storica più ampia è al centro anche del lavoro dei trevigiani Claudio Tomaello e Stefano Bonato, che in Conflitto nel cuore raccontano della Grande Guerra.
In Generazioni di Circomare Teatro si intrecciano tre storie di coraggio e ribellione che attraversano tre generazioni di donne. La Storia e racconti di donne si intersecano anche in Maja – Storie di donne dalla Majella al Gran Sasso di Muré Teatro da Pescara, in La guerra di Angela – 4 Donne, un’unica grande Storia dell’associazione culturale Baba Jaga e in Donne della compagnia torinese Tedacà, in cui si racconta delle conquiste della donna nel Novecento.
Storie di dive: Che fine ha fatto Betty Boop? Icona pop degli anni 50, uno spettacolo di prosa che strizza l’occhio al burlesque in chiave dark. E la vita di Maria Callas raccontata in Divina, del Teatro in Trambusto di Varese, per mezzo del teatro visuale: dalle marionette alla clownerie.
Dalla storia alla fantastoria: che succederebbe se sul soglio pontificio ci fosse un Papa donna, provano a raccontarlo i veronesi Ippogrifo Produzioni con il loro Sic Transit Gloria Mundi.
Donne tutte da ridere invece in Femminarium della compagnia romana Dupla Carga: un bestiario contemporaneo sulle donne, su cosa vogliono e cosa sentono.
Non mancano i classici moderni: Non mi ricordo più niente di Arthur Miller è portato in scena dalla compagnia romana di Emanuele Vezzoli, Lo scambio dei ventagli, di Yukio Mishima, viene messo in scena dallo spettacolo di teatro-danza dalla compagnia Aiòn del Teatrino Scala della vita di Milano. Nemico di classe di Nigel Williams parla della scuola come specchio della società e viene messo in scena dal gruppo modenese Associazione Utòpia. Tu, mio della compagnia TeatRing è una storia d’amore e di crescita, tratto dal romanzo di Erri de Luca.
Tre sull’altalena, capolavoro di comicità di Luigi Lunari, portato qui in un’inedita versione al femminile dalla compagnia Apulia Arte, Turismo e Cultura di Lucera. Un altro pilastro dell’umorismo è Coppia aperta quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame, qui portato in scena dalla compagnia Miceli/Moser. Corpi nudi, tratto da Les prenom di Matthieu Delaporte, classico dello humor francese, è portato in scena dalla Compagnia Dietro la Maschera di Caserta.
Il campione dell’umorismo nero Jonathan Swift viene portato in scena dal Teatro d’Emergenza di Lugano in Cattiverie. Dramma nell’aria da Jules Verne dei napoletani B.E.A.T. teatro, racconta di un volo in mongolfiera in cui qualcosa va storto.
Due testi che parlano delle contraddizioni del mondo di oggi, delle tragedie moderne ai tempi dei social network, sono entrambi di drammaturghi inglesi. Blink di Phil Porter, produzione OffRome, è la storia d’amore tra due sconosciuti che hanno in comune molto, soprattutto la paura di affrontare il mondo esterno. Girls like that di Evan Placey è portato in scena dalla compagnia Upnos APS di Roma e parla di un episodio di bullismo digitale in un liceo. Dalla scuola al lavoro con Audizione della Compagnia Le Ore Piccole di Roma: fin dove siamo disposti a spingerci per conquistare qualcosa che ci sta a cuore? Ed ancora Rueda Teatro racconta un Pinocchio all’incontrario, Occhio Pin, per riflettere su libertà e conformismo.
Di audizioni, ma in chiave comica, si parla anche in Diotiaiuti – Le 5 leggi della Termodinamica Attoriale dell’associazione torinese Compagni di Viaggio, un monologo tragicomico sul sogno di diventare attore. Della vita dell’attore, ma questa volta a fine corsa, parla ironicamente La valigia di e con Bruno di Marcello.
Un nutrito gruppo di spettacoli parte da testi di drammaturgia contemporanea. La durata dell’inverno di Giulia Lombezzi racconta di un’amicizia nata dalla solitudine, di due prostitute che non possono far altro che diventare amiche per sopportare la durezza della propria vita (Compagnia Focus_2 di Roma). Alice nella Giungla della compagnia D’Angelo/Gattini/Rossi indaga sui sentimenti, raccontando di un innamoramento bestiale: si può amare un gorilla?
Una riflessione sull’amore e in particolare sulla coppia è in Mathilde di Veronique Olmi, prodotto da Tangiro con la regia di Roberto Cajafa.
La ricerca di risposte è alla base del testo di Antonello Antinolfi La città degli specchi (Teatro del Simposio), ambientato nella Milano della fine degli anni 80, dove tutto sembrava possibile.
La morte è al centro di due lavori: Fumo di Massimiliano Aceti (Pandora Lab di Roma) in cui un gruppo di amici deve affrontare la malattia e la morte di uno di loro, e Ocean Terminal, di Emanuele Vezzoli, tratto dall’omonimo romanzo di Piergiorgio Welby: un inno alla vita, nonostante l’imminenza della morte.
E per finire TUTTO di e con Lelio Naccari di Messina si prefigge di toglierci ogni dubbio sull’esistenza, alla fine dello spettacolo TUTTO sarà chiaro.
Gli spettacoli più votati da spettatori e giuria potranno partecipare all’edizione 2018 del Festival OFF di Avignone, di IN SCENA! Italian Theatre Festival di New York, e al cartellone 2018 del Circuito PALCO OFF.
MILANO OFF DELL’OFF
Il Festival Milano Off porta la Felicità Interna Lorda in tutti i Municipi della città, dove ogni location diventa centro di diffusione delle arti performative, al fine di favorire un’aggregazione empatica, una ricaduta commerciale e turistica sul territorio, la diffusione di una cultura innovativa e di ricerca, il coinvolgimento di un pubblico nuovo e variegato. Un Festival diffuso che pervade d’arte e creatività le piazze, gli spazi culturali e commerciali convenzionati e li mette in sinergia, nel contesto di un progetto di marketing territoriale e di sostegno al circuito teatrale off.
L’Off dell’Off è composto da
– OFF Libris dialoghi tra letteratura e teatro
– Laboratorio di Fotografia di Scena con il Maestro Mirco Magliocca
– Ponte degli Artisti Attività performative diffuse
– Audio Video Memory Experience progetto site-specific tra docufilm e performance partecipata
– Speed date tra artisti e operatori
VILLAGE OFF, il cuore del festival, informazioni, ristoro, eventi quotidiani, è il quartier generale del festival e avrà sede presso la STECCA 3.0 (vIA g. De Castillia, 26). Oltre agli spettacoli, gli spazi ospiteranno conferenze, per incontrare gli artisti dell’OFF, approfondire gli aspetti sociali e professionali dell’arte e parlare di teatro attraverso focus dedicati ai festival e alle associazioni partner.