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di Alessio Bini

 

Abbiamo già parlato del circuito Affari Senza Soldi qui. Ora nel nostro viaggio nella campagna toscana, troviamo un’azienda più unica che rara. Produce peperoncini e fiori commestibili. 20.000 mq di serre ad alta tecnologia, 5.000 mq di superficie non coperta e una produzione annuale di oltre 2.000.000 di piante. Sono questi i numeri dell’Azienda Agricola Marco Carmazzi, nata oltre un secolo fa e specializzata nella produzione di peperoncini e fiori commestibili. Un’estensione così vasta per produrre piccoli ingredienti che adornano la tavola dei più raffinanti: dal peperoncino habanero ai petali di rosa conditi a insalata.

La sua storia attraversa tre generazioni: dal nonno Eustachio che l’ha fondata, al figlio Marco che l’ha fatta crescere dal finire degli anni ’70 e poi il nipote Giacomo, entrato a lavorare in azienda nel 2012 a prima attività dell’azienda è stata l’agricoltura estensiva, seguita dalla produzione di fiori recisi e ortaggi “bio”, quando ancora il biologico era praticamente sconosciuto.

Durante la sua storia, Marco Carmazzi si è guadagnato il titolo di “Mr Pic” o anche detto –in italiano- “il re del peperoncino”, non soltanto perché produce 1200 varietà di peperoncini biologici e certificati, ma anche perché fa confezionare anche alimenti dove il piccante la fa da padrone: pasta, birra, biscotti, cioccolata, gelato, panettone, marmellata, salse, blend e olio piccanti, tutti prodotti con i loro peperoncini.

Poi c’è il “reparto” innovativo dei fiori commestibili. Le piante sono coltivate in modo naturale, completamente prive di prodotti fitosanitari e additivi chimici, sotto la protezione di una serra, sottratte a qualsiasi influenza esterna che potrebbe alterarne le naturali proprietà organolettiche. La raccolta e il confezionamento sono realizzate in modo manuale, fiore per fiore.

Ecco con cosa si possono decorare i piatti, andando all’azienda Agricola Carmazzi: Agerato Celestino (Ageratum houstonianum), Begonia semperflorens, Bocca di Leone (Antirrhinum majus), Borraggine (Borago offìcinalis), Calendula officinalis, Citrus Caviar, Dahlia coccinea, Fuchsia hybrida, Garofano Cinese (Dianthus sinensis), Geranio (Pelargonium sp.), Nasturzio (Tropaeolum majus), Petunia hybrida, Rosa canina, Tagete o Garofano d’India (Tagetes patula), Viola cornuta e Viola del Pensiero (Viola wittrockiana).

Da due anni, l’azienda agricola Carmazzi utilizza il nuovo metodo di pagamento di Affari Senza Soldi, ovvero uno scambio di beni e servizi senza passaggio di euro. 

Chi è in Affari Senza Soldi paga col proprio lavoro, ma non si tratta di una forma di baratto. Il baratto è uno scambio bilaterale: io do una cosa a te e tu dai una cosa a me. Nella storia, si è sviluppato durante i periodi più bui di crisi. Affari Senza Soldi è uno scambio multilaterale. In questo caso, l’azienda agricola Carmazzi fornisce i suoi prodotti ai negozi di alimentari e ai ristoranti iscritti al circuito e in cambio ottiene manutenzione agli automezzi, ma può anche ottenere servizi come pubblicità o persino assumere dipendenti.Tutti gli scambi vengono registrati su conti correnti e carte di credito non bancarie e il lavoro viene quantificato in crediti: 1 credito = 1 euro. Il circuito Affari Senza Soldi viene gestito da un’associazione no profit, che valuta l’ingresso di ciascuna azienda, secondo la sua storia e secondo l’utilità che ha nel circuito.

A oggi fanno parte del circuito Affari Senza Soldi circa 300 aziende in Toscana di vari settori, non solo della filiera alimentare. Tutte sono legate da questo nuovo tipo di pagamento, che dà loro un po’ di respiro dopo 8 anni di crisi mordente.

 Via della fontanella 
Torre del Lago – Toscana – Italy 
Tel. +39 0584 340941 – Fax: 0584-352462 
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