Skip to main content

Perché non pensiamo a un Natale più “spiritoso”? Nel senso di proporre piatti che volentieri si farebbero accompagnare da un cocktail?

Italicus

A Milano, per esempio, ci sta provando Italicus, rosolio di bergamotto, a diventare protagonista della tavola delle feste. Così, Giuseppe Gallo, che con Italicus (foto 2) ha riportato in auge l’antica categoria del rosolio – immancabile in occasione delle festività natalizie – che era quasi dimenticata, ha coinvolto due personaggi noti del panorama della ristorazione, lo chef Daniel Canzian (foto 3 a destra) e della mixology, Mattia Pastori (foto 3 a sinistra). Il primo ha ideato piatti del menù di Natale secondo la filosofia del food pairing: ogni ricetta sarà accompagnata da un cocktail a base di Italicus, creato da Pastori in modo che l’aroma fresco del bergamotto calabrese, unito al cedro di Sicilia con in più le delicate persistenze di rosa e lavanda, esaltino i piatti. Così al “risotto al limone, sugo d’arrosto e liquirizia”, è abbinato il cocktail “El Sciur” (3 cl di Italicus, 3 cl di bitter e 3 cl di vodka); con la “seppia alla veneta” si può servire “Italicus Spritz” (5 cl di rosolio, 5 cl di Prosecco e 3 olive) (foto 4); ad un piatto trasversale che unisce tutta l’Italia da Nord a Sud, il minestrone, ideale è il cocktail “Italicus Cup” (2 parti di Italicus, 1 parte di succo di pompelmo rosa, 1 parte di soda, un pizzico di sale); per concludere con “Affogato Italicus” (5 cl Italicus, 2 palline grattachecca al limone) servito con “Colosseo 2020”, praticamente una innovativa e invitante coppa “mangia e bevi”.

Schweppes

Schweppes, invece, ha pensato ad un cocktail natalizio creato da Giacomo Diamante – formatore di numerosi bartender del Nord Italia -, che lo ha chiamato “Christmas House Punch” (foto 5), per deliziare i palati di tutti i drink lovers anche durante il periodo natalizio. E, così, la “regina” delle toniche esplora i gusti speziati e decisi, regalati dal tris di aromi anice, cannella e menta che Diamante ha concentrato in questo cocktail unico, nato sulla scia dell’esperienza conviviale del punch – quale tradizione più antica in fatto di miscelazione – e il classico aperitivo americano casalingo, che consentirà di entrare subito nello spirito delle festività più attesi dell’anno.
Il “Christmas House Punch” è semplicissimo da preparare. Questi gli ingredienti per 10 persone: 1 bottiglia vermouth rosso Torino, 1 bottiglia bitter rosso da aperitivo, 10 frutti di anice stellato, 10 stecche medie cannella, 10 rametti di menta, arance e limoni a piacere, 12 bottigliette Schweppes tonica. Preparazione: posizionare le bottiglie di tonica in frigo, versare l’intero contenuto di entrambe le bottiglie all’interno della bowl, inserire anice cannella e le foglie di menta avendo cura di staccarle dai rametti (che saranno scartati), lasciar riposare in frigorifero per almeno due ore. Va servito nelle flûte (senza ghiaccio), decorate con fette di arancio e limone e l’aggiunta di Schweppes tonica.

Giardini d’Amore

A festività importanti come quelle natalizie non può mancare il tocco femminile; in questo caso assicurato da Femmes (foto 6), il nuovo liquore che Giardini d’Amore ha estratto da un solo ingrediente, il più dolce degli agrumi, il pregiato mandarino. Un liquore elegante e raffinato che rende omaggio a tutte le donne, alla loro audacia e ineguagliabile bellezza, che si può racchiudere in tre parole: vivacità, seduzione, eleganza.

A cinque donne, poi, Giardini d’Amore ha chiesto di creare eccellenti cocktail per rendere ancora più gioiose le serate di festa, non solo quelle di questi giorni, e poi in tutte quelle occasione che c’è da esaltare la bellezza, il buono e il ben fatto dell’Italia.
Le cinque barlady coinvolte sono Giulia Castellucci, Valentina Rizzi, Erica Rossi, Solomiya Grytsyshyn e Francesca Gentile (foto 7) che hanno creato 5 seducenti cocktail, 5 interpretazioni della femminilità. E, cioè, Castellucci con il prezioso e ricercato “Corallo” (dry gin, panna, zucchero, liquore al limone Giardini d’Amore, lime, Femmes, albume servito in tumbler alto guarnito di corallo di ricci di mare); Rizzi l’indomabile “Adamai” (mezcal, Femmes, purea di pesca bianca infusa in acqua di rose, thè alla menta, top di Champagne, profumo di mandarino verde, servito in flut ghiacciata guarnita di foglia d’oro); Rossi con un autentico capolavoro naturale come “Zagara” (Femmes, vermouth dry, miele salato, succo di limone, amaricante al papavero, servito in coppetta vintage); Grytsyshyn con l’omaggio alla dea della terra “Cerere” (sciroppo di sambuco, sciroppo di rosa, succo di limone, Femmes, vodka, splash di albune, servito in coppetta guarnita di strencil di mandarino alla curcuma); Gentile con una dedica al mito dell’aviazione “Amelia” (Femmes, vermouth bianco, succo di limone, shrub ai frutti rossi e sambuco, servito in tumbler basso guarnito di granelli di oro fondente).

Jameson

Jameson Irish Whiskey (foto 8), invece, per questo Natale esalta la voglia della gente di cambiare insieme la propria città. Il whiskey irlandese più famoso al mondo, infatti, ha lanciato il progetto “Jameson. Il whiskey del quartiere” che sostiene iniziative di rigenerazione urbana in 8 quartieri in tutta Italia. Come, per esempio, Centocelle nella periferia romana, NoLo, il nuovo hip-district di Milano, e il vivace Centro Storico di Napoli. Si può dire che il progetto riflette l’anima informale, laboriosa e audace di Jameson. Sine Metu, ‘senza paura’ in latino, è infatti il motto dell’Irish blended Whiskey. Un’esortazione a collaborare per migliorare insieme il quartiere che si ama. Da ottobre a giugno, per ogni drink a base Jameson in locali selezionati, una quota sarà devoluta all’iniziativa proposta dagli abitanti del quartiere coinvolto. Una scelta intelligente per sostenere la convivialità delle feste per le strade e piazze delle città. Per costruire qualcosa di concreto, per rafforzare il senso di comunità. E, con un prodotto che seleziona i migliori ingredienti locali – orzo, malto e grano – per creare un blend eccezionalmente morbido, grazie alla tripla distillazione e a 4 anni di invecchiamento in botti di ex-bourbon e ex-sherry.

Di questo Autore