La Enrico Serafino è la cantina più antica del Roero; fu fondata nel 1878 dall’imprenditore Enrico Serafino a Canale d’Alba. Fu una delle prime cantine a dar vita a una produzione di spumante Metodo Classico che faceva maturare nelle proprie gallerie ottocentesche sotterranee. L’Azienda produce ora tre varietà di Metodo Classico Alta Langa, e altri vini tra i quali il Langhe Nebbiolo Picotener di cui vogliamo scrivere qui.
Picotener è un biotipo di nebbiolo dimenticato, mentre sono vinificati quasi esclusivamente i cloni lampia, michet. Picotener è stato di fatto abbandonato in quanto è un vitigno difficile, con rese basse e altrettanta bassa vigoria vegetativa. Dà però vita a un vino ricco di polifenoli, dotato di tannini morbidi, di qualità elevata. In merito la testata Nature si addentra con rigore scientifico nelle differenze genetiche esistenti tra le sottovarietà di nebbiolo rilevando come originino vini diversi tra loro.
Inoltre Nature inserisce il picotener nel campione delle 3 sottovarietà più rappresentative del nebbiolo.
Langhe Nebbiolo Picotener Enrico Serafino nasce dalla volontà del produttore di realizzare un Nebbiolo fortemente caratterizzato, con caratteristiche diverse da quelle che generalmente siamo abituati incontrare. La prima annata messa in commercio è la 2017 dopo 2 anni di sperimentazioni.
I grappoli medio piccoli vendemmiati e raccolti in piccole cassette, sono sottoposti a doppia selezione su tavoli vibranti. I grappoli selezionati vengono diraspati e pigiati. La fermentazione si svolge a temperatura controllata parte in tino e parte in acciaio; segue quindi l’assemblaggio dei vini ottenuti e l’affinamento in botte di rovere di media grandezza per una durata di12 mesi.
Nel calice riflette colore sorprendentemente intenso che va dal rubino per virare al porpora violaceo.
Al naso si colgono la viola, ben dichiarata, la rosa, l’amarena, la ciliegia e la prugna matura oltre a nuance speziate.
In bocca comunica freschezza e all’agilità iniziale si affianca una consistenza polposa, ricca: il vino diventa orizzontale, con tannini presenti molto ben intessuti, per nulla scontrosi; la persistenza è lunga.
Temperatura di servizio: 16-18 °C
Abbinamenti: guancia di Bue Grasso brasata al vino rosso
Nota emozionale: velluto rosso