12 Tweet Interview
1
L’errore imperdonabile nel galateo
il non fare la scarpetta! il primo valore d’educazione è il rispetto dell’ambiente: pulire il piatto risparmia tonnellate di detersivi; e rispetta anche la sacralità del cibo
il non fare la scarpetta! il primo valore d’educazione è il rispetto dell’ambiente: pulire il piatto risparmia tonnellate di detersivi; e rispetta anche la sacralità del cibo
2
L’errore imperdonabile in cucina
mettere in cucina uno come me che adora mangiare, ma non sa cucinare
mettere in cucina uno come me che adora mangiare, ma non sa cucinare
3
L’ingrediente da celebrare
l vino rosso: per sfumare gli arrosti e per stare allegri ancora prima di cominciare la cena
l vino rosso: per sfumare gli arrosti e per stare allegri ancora prima di cominciare la cena
4
La musica diffusa che ti piacerebbe in un ristorante
i concerti brandeburghesi di Bach… stanno bene con tutto e alleggeriscono tutto
i concerti brandeburghesi di Bach… stanno bene con tutto e alleggeriscono tutto
5
Il luogo più romantico a Milano in cui portare il/la partner
Largo La Foppa: nel cuore di Brera e vicino anche al parco, allo studio di mio zio pittore, a Moscatelli, all’ex Obraz cine-studio e.. altro.
Largo La Foppa: nel cuore di Brera e vicino anche al parco, allo studio di mio zio pittore, a Moscatelli, all’ex Obraz cine-studio e.. altro.
6
l personaggio milanese che inviteresti a cena
Gianni Dova, nel cui studio fin da piccolo mi incantavo fra i profumi di trementina, acqua ragia e i colori ad olio
Gianni Dova, nel cui studio fin da piccolo mi incantavo fra i profumi di trementina, acqua ragia e i colori ad olio
7
Il punto debole di Milano
Le biciclette in affitto a 36 narcoeuro annuali più vicine a casa mia sono ubicate a circa tre chilometri di distanza, un pò troppo per chi non abita in centro
Le biciclette in affitto a 36 narcoeuro annuali più vicine a casa mia sono ubicate a circa tre chilometri di distanza, un pò troppo per chi non abita in centro
8
Il punto forte di Milano
I Navigli dalla darsena fino a Gaggiano: dove sembra di ritrovare il tempo e dimensioni perdute
I Navigli dalla darsena fino a Gaggiano: dove sembra di ritrovare il tempo e dimensioni perdute
9
Il museo che a Milano ancora non c’è
Il museo d’arte dedicato solo a opere realizzate col pennello da artisti viventi, italiani e anarchici
Il museo d’arte dedicato solo a opere realizzate col pennello da artisti viventi, italiani e anarchici
10
Un suggerimento al sindaco
Incrementare a dismisura le piste ciclabili fino ad ingoiare tutte le automobili
Incrementare a dismisura le piste ciclabili fino ad ingoiare tutte le automobili
11
La tua città preferita
Barcellona: un po’ Roma, un po’ Genova, un po’ Milano, il meglio da ogni città
Barcellona: un po’ Roma, un po’ Genova, un po’ Milano, il meglio da ogni città
12
Un motto su misura per te
AAAA Amore Arte Amicizia Anarchia. Contro l’Incubismo spacciato in ogni modo per toglierci energia: venduto, affittato, comprato, pubblicizzato, propagandato, per garantire il primato del Potere
AAAA Amore Arte Amicizia Anarchia. Contro l’Incubismo spacciato in ogni modo per toglierci energia: venduto, affittato, comprato, pubblicizzato, propagandato, per garantire il primato del Potere
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Tu e Milano
Con Milano ho un rapporto di odio e amore. Per molti anni, appena potevo, lasciavo la città invernale, grigia e triste per approdare in luoghi più assolati e luminosi. Poi mi sono trasferito negli Stati Uniti: dopo sette anni nel New England – dialogando con Emily Dickinson e con gli scoiattoli, gli spiriti dei pellerossa, le foglie autunnali – ho cominciato a sentirne la mancanza. Ho scoperto adesso che Milano va vissuta in dosi “romeopatiche”, alternandola alle luci della Liguria che per fortuna è molto vicina. Nel declino degli ultimi anni ho anche scoperto riserve di semi preziosi di voglia di fare: ci sono ancora milanesi che ne spargono a piene mani. E’ così che ho avuto modo di collaborare con belle gallerie, come la Galleria Blanchaert, Nuages, lo Studio Bolzani; e avuto ispirazioni come la collezione di ritratti di scrittori famosi. Ma, soprattutto, ho tradotto il mio rapporto con Milano – o meglio il mio riaffezionamento alla città – in una serie di acquarelli dedicati a suoi luoghi che amo di più: il Castello, il Duomo, via Mercanti, Corso Monforte.. e insomma tanti posti che significano qualcosa per me. E fra i miei progetti più genuinamente milanesi metto la storia delle 10 figlie di Paolo Biffi: nientemeno che colui che nel 1852 inventò il panettone! Un escursus artistico che mi ha molto appassionato, realizzato per la galleria piacentina Biffi Arte
Con Milano ho un rapporto di odio e amore. Per molti anni, appena potevo, lasciavo la città invernale, grigia e triste per approdare in luoghi più assolati e luminosi. Poi mi sono trasferito negli Stati Uniti: dopo sette anni nel New England – dialogando con Emily Dickinson e con gli scoiattoli, gli spiriti dei pellerossa, le foglie autunnali – ho cominciato a sentirne la mancanza. Ho scoperto adesso che Milano va vissuta in dosi “romeopatiche”, alternandola alle luci della Liguria che per fortuna è molto vicina. Nel declino degli ultimi anni ho anche scoperto riserve di semi preziosi di voglia di fare: ci sono ancora milanesi che ne spargono a piene mani. E’ così che ho avuto modo di collaborare con belle gallerie, come la Galleria Blanchaert, Nuages, lo Studio Bolzani; e avuto ispirazioni come la collezione di ritratti di scrittori famosi. Ma, soprattutto, ho tradotto il mio rapporto con Milano – o meglio il mio riaffezionamento alla città – in una serie di acquarelli dedicati a suoi luoghi che amo di più: il Castello, il Duomo, via Mercanti, Corso Monforte.. e insomma tanti posti che significano qualcosa per me. E fra i miei progetti più genuinamente milanesi metto la storia delle 10 figlie di Paolo Biffi: nientemeno che colui che nel 1852 inventò il panettone! Un escursus artistico che mi ha molto appassionato, realizzato per la galleria piacentina Biffi Arte
Articolo di: Serena Omodeo