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Anche se l’inverno sembra non volersene, brindiamo alla primvera con sette rosati.

DubDubl Esse Rosato (foto 2)  Bollicine di Aglianico raccontano la grinta della Campania Dai vigneti più emozionanti dell’Irpinia, austera regione dell’entroterra campano, provengono le uve di Aglianico: il re dei vitigni autoctoni della regione non poteva che esprimersi in un delicato oro rosa e in questo metodo classico a tiratura limitata di Feudi di San Gregorio, con una grande struttura e ricchezza aromatica, dai frutti rossi fino al marzapane e allo zenzero, senza aggiunta di zuccheri, perfetto con piatti a base di carne bianca o di pesce saporito.

Mosnel  Brut Rosé (foto 3) Da tre vitigni della Franciacorta, un Metodo Classico che parla dell’eleganza di territorio Un sorso di questo vino a base di Pinot Nero, Chardonnay e Pinot Bianco e si respira subito l’atmosfera intima dei “broli”, quei giardini fioriti ad uso esclusivo delle famiglie nobili della Franciacorta. Dalle note floreali di peonia a quelle fruttate della ciliegia e dei frutti rossi appena colti, il Brut Rosè di Mosnel, con la freschezza del melograno e la croccantezza della mela rossa, rende intriganti gli antipasti di terra e fastosi i piatti di pesce.

Moser Trento  Rosé Extra Brut ( foto 4) Il Pinot Nero protagonista delle bollicine “in rosa” delle valli trentine Dai migliori vigneti di proprietà a Maso Warth, anfiteatro di vigneti posto ad un’altitudine di 350 metri che si affaccia sulle Valle dell’Adige e sul comune di Trento, questa selezione di uve Pinot Nero lavorate a mano da Moser-Trento regala un metodo classico complesso, con sentori di piccoli frutti rossi, note evolutive e leggermente tostate e un perfetto equilibrio di freschezza e sapidità che lo rende perfetto per un aperitivo ricco e saporito.

Campo alle Comete  Rosato (foto 5) Dalla costa toscana, vellutate note fruttate per un taglio bordolese “in rosa” Il mare e la costa di Bolgheri si raccontano attraverso la freschezza delle erbe aromatiche e attraverso la dolcezza dei frutti del Rosato di Campo alle Comete: qui i venti marini avvolgono i vigneti delle uve Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah, facendoci sentire tutto il sole di una vacanza sul litorale toscano. Ottimo con un risotto ai frutti di mare ma anche con il salmone affumicato e con il sushi.

Riecine  Rosé (foto 6) Direttamente dalle colline del Chianti, un Sangiovese Rosato di carattere Dai vigneti a conduzione biologica di Riecine, azienda vinicola con sede a Gaiole in Chianti, vicino a Siena, le uve di Sangiovese si esprimono con delicatezza, con un accenno citrico e le note dolci della fragola e della pesca, sostenute dalla struttura e dal tannino tipici del Sangiovese. Un vino molto equilibrato, che esalta i piatti a base di pomodoro e spezie della cucina mediterranea ma anche le specialità agrodolci della cucina asiatica.

Fattoria Le Pupille  RosaMati (foto 7) Un Syrah della Maremma per ricordare/in omaggio a una grande donna della famiglia Rosa Mati, donna forte e piena di vita, fu la prima in famiglia a credere nella potenzialità della Maremma e ad investire in quella terra fino ad allora inesplorata. Elisabetta Geppetti, oggi alla guida di Fattoria Le Pupille, ha voluto dedicarle questo Syrah rosato, con sentori di agrumi e di piccoli frutti rossi, esaltati da una nota speziata di pepe rosa, perfetto per aperitivi e primi piatti mediterranei, in particolare con i legumi tipici della cucina toscana.

Cantina Kaltern  Moscato Rosa (foto 8) Dalle montagne dell’Alto Adige, un elegante Moscato Rosa da dessert. Direttamente da alcuni vigneti selezionati che si affacciano sul suggestivo lago di Caldaro in Alto Adige, il gioiello rosso brillante della Cantina di Caldaro è un moscato rosa da dessert, che unisce la dolcezza dei frutti rossi, del litchi e dei petali di rosa alla freschezza dell’annata 2016. Ideale con lo strudel ai semi di papavero e i krapfen.

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