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Presentato a Milano in anteprima il Testarossa 2015, la cuvée top di gamma della cantina La Versa di Santa Maria della Versa, che farà il suo ingresso ufficiale in società al Vinitaly, nei prossimi giorni a Verona, presentato dal giornalista enogastronomico Edoardo Raspelli.

La cantina La Versa ha una lunga storia, 114 anni di spumantizzazione: fondata nel 1905 dal deputato socialista Gabriele Luigi Montemartini e dall’ingegnere Cesare Gustavo Faravelli, nel febbraio 2017  è stata acquistata da Terre d’Oltrepò, cooperativa vitivinicola che raggruppa circa 800 soci, in cordata con Cavit, già leader nella produzione di vini in Trentino.

E’ proprio il presidente di Terre d’Oltrepò, Andrea Giorgi, a salutare il ritorno sul mercato del Testarossa, nell’evento stampa tenutosi venerdì mattina nel meneghino Westin Palace Hotel, con parole intrise di soddisfazione e di appassionante lavoro:

“Un prodotto che ci ha visti impegnati quotidianamente in questi due anni, l’inizio di un grande ciclo per la storica cantina La Versa e per l’Oltrepò Pavese. Dopo un periodo non facilissimo per l’azienda, siamo riusciti a mettere in sesto la cantina e successivamente ad acquistare La Versa. Oggi ritorniamo sul mercato con questo prodotto iconico: proporlo ai consumatori è per noi un grandissimo risultato, che va oltre l’idea di vino”.

E’ infatti evidente dalle sue parole e dai suoi racconti che per loro, per tutti quelli che ci lavorano, “il Testarossa 2015 non è solo lo spumante di ottima qualità contenuto nella bottiglia, ma è molto di più”. Si tratta in sostanza di un prodotto con una valenza sociale, profonda, quasi sentimentale, che permette al consumatore di partecipare direttamente ad un progetto davvero grande, rivolto ad un intero territorio.

E non sarà l’unico progetto in questo senso. Ancora Giorgi sottolinea che “Oggi è il Testarossa day, ma ci saranno altri momenti come questo per la promozione di altri grandi prodotti, a partire dal pinot nero vinificato in rosso ed il riesling. È stato fatto un grande lavoro, grazie ai tecnici e ai soci che hanno capito come il progetto in essere dimostrerà che la qualità è un traguardo raggiungibile anche in una grande famiglia come la nostra».

Il responsabile della produzione della cantina La Versa, l’enologo Andrea Rossi, durante la presentazione, ha raccontato con sentimento e competenza, le caratteristiche del pinot  nero , un “vero purosangue”: “Il pinot nero è un vitigno differente dagli altri, è molto versatile, può allo stesso modo dare basi spumante con una buona acidità e ottima struttura come può donarci grandi vini rossi equilibrati ed eleganti. Il pinot nero non conosce compromessi, il vino che ne deriva non sopporta alcuna mediocrità, deve essere di elevata qualità per non scadere nell’anonimato.

Per valorizzare al massimo le caratteristiche intrinseche di questo vitigno, così delicato, ma allo stesso tempo dalle straordinarie potenzialità, bisogna produrre uve di qualità, è questo il punto di partenza per ottenere una grande base spumante”.

E proprio sul punto di partenza da cui partire ritorna il presidente di Terre d’Oltrepò, Andrea Giorgi, evidenziando la filosofia che sta alla base di questa nuova svolta per la cantina:

“Quello che noi abbiamo voluto fare in questi mesi è imprimere la dinamicità all’azienda. Vogliamo trasmettere qualcosa che va al di là del vino e del prodotto. Crediamo nell’inclusività del territorio e la caparbietà che ci contraddistingue ci permetterà di portare avanti le nostre idee”

Del resto il fatto di rilanciare un prodotto come il Testarossa è sicuramente motivo di grande orgoglio visto che arriva da  un’azienda che era sul baratro ed oggi è sul trampolino.

Nelle foto il Testarossa, con Nadia Toppino nelle foto 5.

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