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Abbiamo degustato Viafrancia in occasione della presentazione di vini biologici Baglio di Pianetto  che si è tenuta al Mag La Pusterla di Milano. La denominazione è stata mutuata da un toponimo. Viafrancia è il nome di una strada che attraversava Baglio di Pianetto quando faceva parte di un grande feudo e si adatta perfettamente a questa etichetta prodotta con il viognier non solo perché vitigno di origine francese ma anche in quanto riprende il trait d’union che il fondatore dell’Azienda, il Conte Paolo Marzotto, aveva con la Francia e i suoi vini. Si tratta di una referenza ricca di personalità che dalla vendemmia alla vinificazione e quindi all’affinamento, segue un percorso molto caratterizzato.

La vendemmia

La raccolta delle uve avviene in tre fasi: la prima vendemmia è anticipata per garantire al vino freschezza; la seconda quando l’uva è in piena maturazione fenolica per conferire l’impronta varietale e la terza, tardiva, per comunicare note morbide e avvolgenti.

Dall’uva al vino

Alla iniziale selezione delle uve segue un seconda cernita sugli appositi nastri, quindi ha luogo prima la diraspatura, quindi la pressatura soffice. Il mosto ,dopo un primo passaggio in acciaio per la decantazione, è travasato in legno per la fermentazione alcolica. Il vino ottenuto è elevato in legno di primo e secondo passaggio dove matura sui lieviti. Dopo 9 mesi le cuvée sono raccolte in vasche di acciaio prima dell’imbottigliamento.

Note gustative

Possiede colore giallo paglierino. Al naso è intenso, con note fruttate di frutta estiva quale la pesca a polpa gialla e frutta tropicale, come il mango e l’ananas. Fanno da sfondo note speziate, in particolare di vaniglia. In bocca è armonico, di grande equilibrio con acidità molto ben integrata all’alcolicità e in perfetto equilibrio con la morbidezza. Acidità che fornisce eleganza oltre a longevità.

Abbinamenti
Pasta al sugo di pesce, pesce in umido, seppie ripiene, carpaccio di manzo, scaloppine di vitello.

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