Negli Stati Uniti c’è un concorso che seleziona i liquori che non possono mancare nei locali che occupano i primi posti nelle classifiche a loro riservate. Un concorso prestigioso anche per la composizione della stessa giuria: bartender, dirigenti dell’industria delle bevande, proprietari di ristoranti in attività negli Usa. Il concorso, molto noto negli ambienti della distillazione e dell’industria liquorista, si chiama Bartender Spirits Awards.
All’edizione di quest’anno ha brillato la Distilleria Nardini di Bassano del Grappa, che ha conquistato ben sette medaglie, con il massimo riconoscimento, la medaglia d’oro, a Virtù di Rabarbaro, lo storico liquore esotico, aromatico ed intenso, dal caratteristico colore bruno, che affianca la produzione di Grappa e che la giuria del concorso americano, per premiarlo lo descrive “aroma gradevolmente ricco di note erbacee amare. Sentori di salsapariglia, caffè ed erbe macerate con rabarbaro, genziana e cannella. Caratteri dolci e ricco finale di caramella mou. “.
Virtù di Rabarbaro, insieme ad altre 6 etichette premiate dalla giuria del Bartender Spirits awards con la medaglia d’argento (Acqua di Cedro, Amaro Nardini, Bitter Nardini, Grappa Nardini, Grappa Riserva 3 Anni, Grappa Riserva 7 Anni Selezione Bortolo Nardini), saranno inserite nella prossima edizione della Bartender Spirits TOP 100 Spirits Guide che, dice Sid Patel, fondatore e ceo di Beverage Trade Network è “un riconoscimento a quegli alcolici che si mostrano come un’ottima aggiunta a qualsiasi bar e che sono di tendenza in termini di confezione e prezzo”. Infatti, vincere questi premi non è affatto facile, visto che le medaglie vengono assegnate solo a quegli spirits che soddisfano criteri di valutazione molto specifici, con l’obiettivo di indentificare prodotti che non dovrebbero mai mancare in un bar di livello. I criteri si basano su gusto, confezione e prezzo.
E, così, Michele Viscidi, amministratore delegato di Distilleria Nardini (la più antica distilleria d’Italia, fondata nel 1779 all’imbocco del famoso Ponte Vecchio di Bassano del Grappa, e tutt’ora di proprietà della famiglia Nardini) “È un anno davvero speciale per noi. Stiamo portando a casa numerosi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale, a conferma che l’impegno e l’attenzione costante portano sempre a grandi risultati. Questi premi sono il suggello di un ottimo lavoro di squadra che coinvolge tutti i dipendenti dell’azienda”. Un team che, sempre nel 2022, ha permesso alla storica distilleria veneta di conquistare riconoscimenti anche all’International Wine & Spirit Competition, il concorso annuale che dal 1969 premia i migliori prodotti da tutto il mondo, dove la grappa bianca di Casa Nardini è l’unica di questa categoria ad aver ricevuto il massimo premio per il suo “stile classico con sapori meravigliosamente rotondi di uva dolce e un pizzico di deliziosa spezia al palato. Una grappa splendidamente integrata, piena di carattere e benedetta da un finale straordinariamente intenso e succulento. Meravigliosa”, hanno scritto gli esperti giurati dell’International Wine & Spirit Competition.
Michele Viscidi confida che “non è il primo anno che partecipiamo a questa competizione ottenendo riconoscimenti importanti, ma quest’anno è speciale, perché questa medaglia d’oro è davvero preziosissima. Grappa Nardini è l’unica grappa bianca ad aggiudicarsi la medaglia d’oro e questo ci riempie il cuore d’orgoglio perché l’abbiamo vinta con il nostro prodotto iconico, per il quale siamo conosciuti da oltre 240 anni in tutto il mondo”. E, quindi, il premio è dedicato anche alla 7° generazione dei Nardini che continuano a diffondere la cultura di un’icona italiana nel mondo.